il Fatto Quotidiano, 21 luglio 2023
Biografia di Franco Rodano
Per lui, venne coniata una definizione che fu, al tempo stesso, un insulto ma anche, molto più semplicemente, un ossimoro capace di mettere assieme due diverse vie di speranza umana: il catto-comunismo. Franco Rodano, uno dei fondatori del Partito della Sinistra Cristiana, poi confluito nel Pci di Palmiro Togliatti, moriva quarant’anni fa, il 21 luglio 1983, un anno prima di quell’Enri – co Berlinguer al quale, con il “com – promesso storico”, aveva suggerito la strategia di un’alleanza con i cattolici intesa non come un espediente tattico, ma come una svolta democratica. Romano, cresciuto nell ’antifascismo sommerso dell ’Azione Cattolica, Rodano fu tra gli animatori di un progetto all ’apparenza impossibile che si compì proprio nei mesi della Resistenza: mettere assieme il Vangelo e Carlo Marx. Accanto al suo, nomi come quelli di Adriano Ossicini, Felice Balbo, Tonino Tatò, Luciano Barca, Giorgio Ceriani Sebregondi. E anche la sua fidanzata e poi moglie, Marisa Cinciari, che oggi ha 102 anni: prima vicepresidente donna della Camera. Dopo la Liberazione, e sulla scia delle posizioni di Togliatti rispetto al voto dell’articolo 7 della Costituzione su Stato e Chiesa, sarà ancora una volta Rodano a ispirare la confluenza nel Pci. Nel quale svolgerà, sino alla morte, il ruolo di funzionario: in realtà di pensatore di un dialogo continuo (e spesso riservato) con la Chiesa, la sinistra Dc e l’area del Psi che aveva messo da parte l’anticlericalismo delle origini. Qualcosa che segnerà, e molto, la “via italiana”del Pci. Sino alla scelta del “compromesso storico”, poi travolto dalla tragedia di Aldo Moro, dalle rigidità finali dell’ultimo Berlinguer e, soprattutto, dall’av – vento del Caf di Craxi, Andreotti e Forlani. Un tramonto che farà in tempo a vedere: deluso, ma fedele al suo atteggiamento di rigore e austerità. E a quella scelta che non aveva mai rinnegato, sino a esorcizzare un insulto e a trasformarlo in un ideale di salvezza comune.