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 2023  luglio 15 Sabato calendario

Biografia di Rosalba Carriera

n una data sconosciuta del 1712, durante il suo lungo gran tour italiano, Federico Augusto II di Sassonia, che sarà poi anche re di Polonia con il nome di Augusto III, fa fermare la sua gondola davanti a Ca’ Biondetti, sul Canal Grande. Ha saputo, il principe tedesco, che in quella casa vive una giovane ma già affermata pittrice, Rosalba Carriera: davanti al suo cavalletto, oltre alle più belle donne di Venezia, va a sedersi la meglio nobiltà d’Europa. Cresciuta in una famiglia modesta e avviata fin da bambina alla professione di merlettaia, Rosalba è invece presto passata alla miniatura, diventandone così maestra da meritare l’ingresso nella romana Accademia di San Luca nel 1705, poi si è data con successo al disegno a pastello.I ritratti di questa veneziana garbata e decisa, che per aver le mani libere sulla pittura ha scelto di non prender marito, sono diventati, anche grazie alle amicizie con mercanti e diplomatici, uno status symbol per i veneziani abbienti e il più ambito souvenir per chi arriva da lontano, attirato dalla fama del Carnevale e dalla dolce vita sulla Laguna.Il pastello, che Rosalba usa preferibilmente su carta blu ma anche su tela, è il mezzo perfetto per restituire e al tempo stesso creare l’estetica di un’epoca esangue come quella rococò: sete e merletti, perle e brillanti, nastri e parruccheNella “Venezia sull’Elba” la mostra sull’artista che incantò l’Ancien Régime I suoi incredibili ritratti a pastello illuminano le sale della Gemäldegalerie allo Zwingerdi cui uomini e donne si adornano, il suo tratto morbido li fa vivi come i volti incipriati di chi si mette in posa per lei. Federico Augusto si fa ritrarre, ovviamente, ma soprattutto si innamora di quello stile. Come suo padre Augusto il Forte, anche lui considera Dresda, la sua capitale, come la Venezia sull’Elba: una città d’arte e buone maniere. Quando è ancora principe elettore comincia a comprare le opere di Carriera fino a possedere 157 pastelli e 17 miniature, e con i lavori di Rosalba, e di altri maestri (il meraviglioso Liotard dellaCioccolataia, il suo pittore di corte Mengs) crea una volta diventato re una stanza unica nelle collezioni europee, il Gabinetto dei pastelli, fiore all’occhiello di una pinacoteca dove l’arte italiana avrà sempre un posto d’onore.Protagonista di un grande progetto di restauro conclusosi poco prima della pandemia, quella stessa pinacoteca, la Gemäldegalerie Alte Meister, celebra quest’anno le artiste con un focus intitolatoOut of the Shadows, ma soprattutto con una grande mostra su Rosalba nel 350esimo anniversario della nascita: Perfection in Pastel, in corso fino al 24 settembre.Il nucleo sono proprio i pastelli dell’antico Gabinetto (dopo vendite e dispersioni sono oggi 73, la più grande raccolta di Carriera al mondo) ma non mancano prestiti prestigiosi, dagli Uffizi di Firenze al Rijksmuseum di Amsterdam. Del resto, a testimonianza del rinnovato interesse per Rosalba, al di là dell’oceano la Frick CollectionGemäldegalerie Alte Meister, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Foto: Elke Estel/ Hans- Peter Klutdi New York espone in questi mesi il suoRitratto di uomo in costume da pellegrino ( 1730) accostandolo a due pastelli dell’artista contemporaneo svizzero Nicolas Party a lei ispirati.Curata da Roland Enke e con un bel catalogo che include un saggio di Bernardina Sani, la maggior specialista di Carriera, la mostra di Dresda ha un impianto più tradizionale, ma ideale per inquadrare la sua vicenda all’interno di un periodo d’oro dell’arte veneta che la vede contemporanea di Tiepolo, Guardi, Canaletto. Si apre proprio con alcune vedute veneziane di Canaletto, a raccontare la temperie artistica della città che Rosalba non abbandonò mai, nonostante alcuni viaggi di gran successo all’estero: a Parigi, dove ritrasse Luigi XIV, e a Vienna dove per lei posarono gli Asburgo, ma mai, per paradosso, a Dresda.A Venezia Rosalba creò un suo atelier al femminile, aiutata dalla sorella Giovanna e dalla brava allieva Felicità Sartori, anche protagonista di uno dei suoi quadri più belli. Lo snodarsi delle sale, allestite nei colori dei suoi quadri e delle tappezzerie veneziane del Settecento, raccontano la sua singolare avventura d’artista, abile promotrice di se stessa, poliglotta, pratica e scaramantica – sul retro delle cornici sono stati ritrovati i santini che lei stessa incollava per far viaggiare le sue opere all’estero con una protezione divina – e sempre più, negli anni, consapevole del suo valore.Lo dimostra il singolare autoritratto in cui, ormai quasi sessantenne, si disegna come personificazione dell’Inverno, vestita d’ermellino come i suoi nobili clienti, con l’inusitata fierezza di una donna anziana che non ha mai rinunciato a guidare la sua vita.I motivi delle sue miniature, dipinti su scatoline e tabacchiere, saranno così popolari da essere raccolti, lei ancora in vita, in appositi volumi. E questa stessa mostra è in fondo come una squisita, raffinata tabacchiera nascosta in uno scrigno più grande, la Gemäldega-lerie, a sua volta rinchiusa in un quel forziere di tesori che è il palazzo reale Zwinger.Lasciata Rosalba, altre meraviglie attendono il visitatore della pinacoteca nel suo nuovo allestimento: laMadonna Sistina di Raffaello, laVenere dormiente di Giorgione, ilSan Sebastiano di Antonello da Messina, la Madonna della Rosa di Parmigianino, solo per limitarsi agli italiani, e ancora uno dei Veermer più strabilianti, laDonna che legge una lettera davanti alla finestra, rientrato dalla grande mostra di Amsterdam, ilTrittico di Dresda di Jan van Eyck, laSaskia col fiore rosso di Rembrandt.Le collezioni reali, dalle armature ai gioielli, occupano il resto dello Zwinger, dove è stata ultimata la ricostruzione meticolosa che ha curato le ferite profonde dei bombardamenti del 1945. Oggi sull’Elba di nuovo splende il sogno dei re di Sassonia, di portare le raffinatezze del mondo nel grande nord.© Gemäldegalerie Alte Meister, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Foto: Elke Estel/ Hans- Peter KlutAlta societàDa sinistra in senso orario, quattro ritratti di Rosalba Carriera: una giovane Arciduchessa Maria Teresa (1730);Giovane uomo con giacca marrone e ricami d’oro (1720-1725);Dama con il pappagallo oAllegoria dell’eloquenza (1725-1730);Giovane uomo in blu. Sopra, una delle sale della mostra