Corriere della Sera, 17 luglio 2023
Cosa prevede l’accordo tra Ue e Tunisia
Un «pacchetto forte» tra Ue e Tunisia. Lo ha definito così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo intervento al termine della firma del Memorandum d’intesa con Tunisi. Un partenariato «reciprocamente vantaggioso» era stato definito dal Consiglio europeo nelle conclusioni del 30 giugno. Un accordo basato su cinque pilastri: stabilità macroeconomica, commercio e investimenti, transizione verso l’energia verde, contatti interpersonali e migrazione.
E non è un caso se la migrazione — che è l’aspetto che più interessa all’Ue e all’Italia — è messa in fondo all’elenco. Il presidente tunisino Kaïs Saïed era stato molto chiaro l’11 giugno scorso, in occasione della precedente visita del Team Europe formato anche allora dalla presidente von der Leyen con i due premier italiana e olandese Giorgia Meloni e Mark Rutte. Prima dell’incontro aveva detto chiaramente che la Tunisia «non farà la guardia di frontiera per gli altri Paesi». C’è voluto un mese di negoziati e una seconda missione di von der Leyen, Meloni e Rutte per arrivare alla firma del Memorandum d’intesa.
1 PROGETTO ERASMUS
Il primo pilastro elencato dalla presidente von der Leyen è quello delle «connessioni interpersonali». L’Ue aprirà ai tunisini una finestra nel programma Erasmus+, del valore di 10 milioni di euro, per potenziare lo scambio di studenti. Sarà poi lanciata la «Talent Partnerships» per offrire ai giovani tunisini l’opportunità di studiare, lavorare o formarsi nell’Ue. Inoltre 65 milioni di euro andranno a 80 scuole per prepararsi alla transizione digitale e verde.
2IMMIGRAZIONE
Questo è l’ultimo pilastro citato dalla presidente della Commissione Ue ma quello su cui si concentra il maggiore interesse a causa dei flussi in grande crescita. L’Ue mette a disposizione 105 milioni di euro. «Abbiamo bisogno più che mai di una cooperazione efficace», ha ammesso von der Leyen. L’Ue lavorerà con la Tunisia a un partenariato operativo contro i trafficanti di esseri umani e sarà aumentato il coordinamento sulle operazioni di ricerca e salvataggio e di rimpatrio «nel pieno rispetto del diritto internazionale», ha sottolineato la presidente. Saïed è al centro di polemiche per il mancato rispetto dei diritti umani verso i migranti sfollati sul suo territorio. L’Ue punta poi a facilitare la migrazione legale.
Rinnovabili
Tra i capisaldi il cavo sottomarino Elmed che porterà in Italia corrente continua
3 SVILUPPO ECONOMICO
L’Ue ha promesso 900 milioni di euro di assistenza macro-finanziaria, che però è legata al piano da 1,9 miliardi di euro tra Tunisia e Fmi, che prevede l’impegno a introdurre un certo numero di riforme. Nel frattempo Bruxelles mette a disposizione del governo tunisino 150 milioni come sostegno immediato al budget.
4 INVESTIMENTI
L’Ue è già il più grande investitore straniero e partner commerciale della Tunisia. In autunno sarà organizzato un forum sugli investimenti, che riunirà investitori e istituzioni finanziarie internazionali. Sarà esaminato un accordo globale sul trasporto aereo per aiutare il turismo. Il cavo sottomarino Medusa per la trasmissione di dati, che dal 2025 collegherà la Tunisia con l’Ue, riceverà 150 milioni. Saranno generati investimenti per la gestione dell’acqua e l’agricoltura sostenibile.
5 ENERGIE RINNOVABILI
È già in cantiere il cavo elettrico sottomarino Elmed, che collega la Tunisia all’Italia, sui cui l’Ue sta investendo oltre 300 milioni. Sarà inoltre concluso un partenariato strategico sull’energia.