Corriere della Sera, 15 luglio 2023
Intervista a Rita Ora
«È il mio diario degli ultimi anni». Rita Ora descrive così «You & I», il nuovo disco che la vede per la prima volta coinvolta in tutte le fasi della lavorazione. La 32enne britannica, popstar, attrice, volto televisivo e della moda, celebra la sua carriera fin qui, oltre che l’amore con il regista Taika Waititi, sposato ad agosto scorso.
Da dove è partita per costruire l’album?
«Ho iniziato proprio a tenere dei diari: la mia vita è molto cambiata negli ultimi anni e volevo catturare dei momenti per fermarli nel tempo. Poi questi pensieri sono diventati canzoni ed è stata una bella sfida come cantautrice. Ho trovato il coraggio di mettermi in gioco in ogni aspetto».
In «Shape of me» canta che sta trovando se stessa. Che artista è oggi?
«Mi sento realizzata. Sono nell’ambiente da oltre 10 anni, ho imparato, visto e fatto tanto. Nel disco volevo ripresentarmi con le mie parole e le mie storie. Credo davvero che gli artisti che durano siano quelli sinceri con se stessi».
La sua musica è soprattutto dance: in cosa le piace?
«Il mio amore per la musica nasce da lì. Da teenager andavo a ballare nei club underground ed è stata la comunità Lgbtqia+ a introdurmi a questo mondo di dance ed elettronica: mi sentivo benvenuta, accettata e protetta».
Di recente si è esibita anche al Pride di Londra.
«Certo, io faccio tutto per i gay e le queen, se mi chiamano arrivo. Hanno combattuto una lunga battaglia e sono stati loro i miei amici. Mi hanno insegnato ciò che so sulla bellezza, la moda, il make up, i film e con loro ho capito cos’è una comunità».
Tanti brani del suo disco parlano d’amore: sono riferimenti alla sua relazione?
«Ho sempre cantato l’amore, ma adesso c’è anche la mia esperienza e il trovarmi a viverlo per la prima volta davvero. Volevo condividere i miei sentimenti con i fan».
È vero che il giorno dopo il matrimonio era in studio?
«Sì, ed è nata la title track “You & I”. Avevamo deciso di sposarci senza grande pianificazione e poi mi sono accorta che il giorno successivo avevo una sessione per il disco. Non mi andava di cancellarla, quindi ho detto al produttore “senti, sono molto in hangover perché ieri mi sono sposata, non so bene cosa succederà”. Alla fine è nata una “canzone nuziale” e penso che i postumi della sbornia abbiano aiutato».
Con Waititi ha presentato gli Mtv Vmas lo scorso anno, poi lui ha diretto un suo videoclip: c’è anche una connessione artistica?
«Lui fa film e io faccio musica, ma ci sono tante somiglianze creative, quindi ci aiutiamo molto bene a vicenda, ci sosteniamo e rispettiamo. Siamo stati amici a lungo prima di stare insieme, abbiamo lo stesso umorismo e quando siamo insieme sul palcoscenico viene fuori proprio quel che siamo anche nella vita di tutti i giorni. Ha senso per noi collaborare ogni tanto e speriamo di poterlo fare di nuovo, se ci saranno i progetti giusti».
Il disco è una celebrazione del vostro amore?
«Un po’ lo è, ma celebra anche me che scrivo le mie canzoni e ho il controllo del mio lavoro, la mia voglia di raccontare la mia storia in musica senza metafore, la mia sfida personale».
Lei canta, recita, lavora in tv e nella moda. Punta a rimanere multitasking?
«Assolutamente, mi sono sempre considerata un’artista a 360 gradi. Le mie ispirazioni sono Jennifer Lopez, Tina Turner, Madonna, star che hanno fatto benissimo molte cose».
Quanto sono importanti le sue origini kosovare?
«Non manco mai di ricordarle: sono immigrata nel Regno Unito a un anno e ora è bellissimo vedere che ci sono altre popstar che vengono dagli stessi luoghi, penso a Dua Lipa, Bebe Rexha o Ava Max. È la dimostrazione che questi paesi che sono stati dilaniati dai conflitti sono pieni di talenti che se ne hanno la possibilità possono avere una carriera meravigliosa».