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 2023  luglio 16 Domenica calendario

Salvini insiste sulla pace fiscale

Non si fa in tempo a portare a termine un condono, che subito Matteo Salvini ne propone un altro, più bello e più corposo. Il ministro dei Trasporti è tornato sul tema proponendo “una grande e definitiva pace fiscale”. Il capo della Lega l’ha specificata così: “Gli evasori totali per me possono andare in galera e buttare la chiave, ma se qualcuno ha un problema fino a 30mila euro che si trascina da anni, chiudiamola. Gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto”. L’obiettivo a cui ambisce Salvini è “liberare milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle entrate”.
È l’ennesimo messaggio spericolato che la maggioranza di governo consegna a una specifica parte del suo elettorato, quella particolarmente sensibile al lassismo fiscale (resta negli annali della legislatura l’uscita della premier Giorgia Meloni dello scorso maggio a Catania, quando aveva definito certe tasse un “pizzo di Stato”).
La spericolata dichiarazione di Salvini è stata contestata da tutti i partiti di opposizione (esclusa Italia Viva). Per Francesco Boccia, presidente dei senatori Pd, “Salvini e la destra inneggiano all’evasione”. Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, è ancora più netto: “Sono messaggi devastanti, frutto di una tossica subcultura di governo. Meloni e la sua cricca si stanno dimostrando incapaci di fronteggiare il carovita e cercano capri espiatori”. Per Carlo Calenda la dichiarazione del leghista fa parte “del continuo carosello di rumori fastidiosi” che provengono dalla maggioranza di centrodestra. Secondo Anglo Bonelli di Avs, la destra “fa la guerra ai poveri e premia gli evasori”, per il suo alleato Nicola Fratoianni “è incredibile che i ministri facciano a gara a lisciare il pelo ai furbi”.