ItaliaOggi, 13 luglio 2023
L’esercito Usa è a corto di reclute
Quei film con i marine muscolosi e lo sguardo da duri sembrano non impressionare più i giovani statunitensi. Se un tempo arruolarsi nell’esercito era una pratica molto americana (patria, bandiera, eroismo), ora i corpi specializzati sono a corto di reclute. Tanto che negli Stati Uniti è stata registrata la peggiore crisi di arruolamento degli ultimi 50 anni.
L’esercito americano ha bisogno di truppe intelligenti per utilizzare armi sofisticate e di giovani adatti a combattere, ma con un mercato del lavoro in piena espansione sempre meno ragazzi e ragazze considerano la carriera militare come un impiego a tempo pieno. La crisi di reclutamento ha spinto l’esercito a spendere 90 milioni di euro per formare le reclute che non sono all’altezza degli standard di forma fisica e mentale.
Il progetto pilota a Fort Jackson, nella Carolina del Sud, è stato ampliato a gennaio. E a giugno 6.800 reclute sono passate all’addestramento di base. Nel 2022 l’esercito degli Usa ha arruolato 45 mila persone,15 mila in meno rispetto alle stime. I problemi di reclutamento militare coincidono con una bassa disoccupazione, dato che i giovani scelgono lavori nel settore privato o frequentano il college. Per il Pentagono, che può contare sui soli volontari, è un problema.
Gli studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra i punteggi più alti dei test dell’esame di ammissione e l’esecuzione corretta di compiti militari. Le reclute che hanno ottenuto punteggi più alti nei test attitudinali militari hanno maggiori probabilità di uccidere bersagli con il sistema antiaereo Patriot rispetto a quelle con punteggi più bassi. Non è una cosa da poco, dato che un intercettore Patriot costa 3,5 milioni di euro.
Rendendosi conto di aver bisogno di truppe intelligenti, il Pentagono, nel 1993, ha fissato parametri di riferimento per la qualità del reclutamento. Il Dipartimento della difesa vuole che il 90% delle reclute abbia un diploma di scuola superiore e almeno il 60% deve ottenere un punteggio superiore alla media nel test di qualificazione delle forze armate.
Ci sono giovani reclute che si presentano al corso di Fort Jackson senza i requisiti fisici necessari, che li portano a dover perdere anche 25 chilogrammi grazie a un programma specializzato. Il segretario dell’esercito americano, Christine Wormuth, ha detto al Congresso che l’esercito intende raggiungere l’obiettivo di 65 mila nuove reclute entro il 2023. E ha affermato che i diplomati del corso preparatorio hanno ottenuto buoni risultati nella formazione di base, con un tasso di abbandono inferiore alla media.
Per arruolarsi serve una certa caparbietà. C’è chi, come la recluta Patricia Limbaga, 23 anni, originaria della Virginia, ha fallito l’esame di ammissione militare otto volte e non ha soddisfatto gli standard di altezza e peso. Ma non ha mollato. Gli istruttori l’hanno preparata mentalmente e fisicamente e alla fine è riuscita ad arruolarsi. Non tutti, però, hanno la stessa perseveranza. Molti, nonostante i film sui marine, non ci provano neppure. E preferiscono la divisa del college o altre carriere professionali rispetto alla tuta mimetica.