Il Messaggero, 13 luglio 2023
Anche stregoneria e skateboard nel Pnrr
Campi da golf e da softball. Ma pure uno «skate-park» a Modena, un presepe vivente in Calabria, un «museo del prosciutto» vicino a Parma e uno della grappa in Val di Susa. Fino ciliegina sulla torta al «convegno internazionale sulla stregoneria» che verrà sovvenzionato in un piccolo borgo dell’entroterra ligure. Chissà se a Bruxelles avevano messo in conto la fantasia di qualche sindaco italiano, quando è arrivato l’ok al nostro Pnrr. Eppure, a spulciare tra le migliaia di progetti per i quali è previsto un finanziamento europeo coi fondi del Recovery, di iniziative stravaganti se ne trovano eccome.
Si tratta, in molti casi, di quei micro-interventi ai quali il ministro Raffaele Fitto ha dichiarato guerra, perché rischiano di inceppare con decine e decine di appalti la macchina amministrativa dei Comuni. Frammentando la spesa e mettendo a rischio, almeno secondo il governo, anche i progetti più seri. Molte delle voci di spesa più singolari fanno parte del capitolo del Piano sulla «attrattività dei borghi»: un investimento complessivo da un miliardo e 200mila euro che in teoria dovrebbero servire a «orientare il turismo verso luoghi meno conosciuti» e «sostenere lo sviluppo economico e sociale dei tanti piccoli borghi italiani», che «offrono un enorme potenziale grazie al patrimonio culturale, alla storia e alle tradizioni che li caratterizzano».
IL CONVEGNO SULLE STREGHE
E se nessuno mette in dubbio la necessità di valorizzare luoghi poco conosciuti e di grande fascino, c’è da immaginarsi la faccia che potrebbe fare qualche burocrate della Commissione, nel sapere che i fondi del Pnrr finiranno per finanziare anche un «convegno internazionale sulla stregoneria». L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Triora, minuscolo borgo di 369 abitanti sulle montagne dell’entroterra ligure, in provincia di Imperia. E verrà sostenuta con 65mila euro di fondi Ue, dal momento che l’incontro rientra negli interventi volti a «tutelare e valorizzare il patrimonio della cultura immateriale». E passi che il piccolo borgo medievale è noto come il «paese delle streghe» (è lì che nel 1587 si tenne un processo contro duecento donne accusate di eresia): nel leggere nero su bianco quella cifra, c’è chi si è comunque chiesto se valga la pena investire tanto in un semplice convegno.
DALLO SKATE ALL’IPPICA
Ma l’evento di Triora non è l’unica voce del Pnrr che ha fatto alzare qualche sopracciglio. Anzi. Il comune di Cavriglia, in Toscana, ha previsto di destinare 4 milioni di euro di fondi del Recovery alla «rigenerazione» di un campo da golf da 18 buche. A Orgasuolo (Nuoro), invece, dovrebbero andare 500mila euro per un campo da softball, uno sport simile al baseball. E se a Modena vengono destinati 7,5 milioni per uno skate-park «tra i più innovativi d’Italia», a Marsala, in Sicilia, si punta sull’ippica, con un investimento previsto da 800mila euro per portare a termine la costruzione di un ippodromo cominciata tre decenni fa. E poi il padel, lo sport del momento: da Vigo di Cadore (Belluno) a Cariati (Cosenza), sono otto i campi che verranno realizzati o ristrutturati proprio grazie alle risorse del Piano di ripresa e resilienza Alcuni dei quali con costi che toccano i 395mila euro.
Dallo sport alla tavola: a Exilles, in Val di Susa (240 anime), nascerà presto un museo della grappa, grazie a un finanziamento Ue da 199mila euro. Mentre a Langhirano, in provincia di Parma, si prevede di stanziare 620mila euro per completare il «museo del Prosciutto». Rientra nella voce "Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità" anche l’«enomuseo» con mediateca che dovrebbe sorgere a Roccanova, in provincia di Potenza, destinatario di 300mila euro di fondi Ue.
Nella stessa graduatoria, stilata dall’Agenzia per la Coesione territoriale, spuntano poi 175mila euro per l’ampliamento del cimitero di San Sebastiano Curone: evidentemente troppo piccolo, per le necessità dei 571 abitanti del borgo in provincia di Alessandria. Mentre a Panettieri, in Calabria, si impiegheranno 125 mila euro per il presepe vivente.
Completano l’elenco i progetti dedicati alla cura degli animali e alla «pet therapy». Come il canile e il gattile alimentati a energia eolica che dovranno nascere a Foligno. Perché un po’ di Pnrr non si nega a nessuno. Nemmeno agli amici a quattro zampe.