Corriere della Sera, 12 luglio 2023
I conti in tasca ai fratelli B
L’ eredità di Silvio Berlusconi raddoppierà il patrimonio di Barbara, Eleonora e Luigi a circa un miliardo a testa ma quadruplicherà quello di Marina e Pier Silvio: 1,6 miliardi ciascuno. Abbiamo fatto i conti in tasca ai cinque fratelli, immobili personali compresi, anche quelli meno noti come la casa da 70 vani di Barbara Berlusconi in zona Pagano a Milano o l’abitazione che si è comprato Pier Silvio ad Arcore, le società francesi Sci Billy e Sci Cardigan di Marina. E poi la villa a Milano di Luigi: è la ex Villa Borletti, luogo simbolo dell’epopea berlusconiana.
I cinque Berlusconi, che vivono la loro ricchezza senza ostentarla, hanno tutti gran parte del loro patrimonio identificabile con la partecipazione in Fininvest che prima della morte del fondatore valeva 340 milioni a testa per Marina e Pier Silvio e 320 ciascuno per Barbara, Eleonora e Luigi. Ma i tre più giovani hanno sviluppato anche attività proprie per un valore complessivo di 400 milioni. L’eredità Berlusconi non è solo Fininvest: sarà assegnato un consistente capitale immobiliare oltre a tutti i beni personali del Cavaliere. In totale 4 miliardi facendo calcoli di massima, non essendoci visibilità su tutto il perimetro.
Ma partiamo dalle case dei cinque fratelli, quelle a oggi di loro esclusiva proprietà.
Marina
Le proprietà in Costa Azzurra della primogenita fanno capo a società immobiliari francesi dove hanno piccole quote il marito Maurizio Vanadia (Sci Cardigan) e la madre Carla Dall’Oglio (Sci Billy). Di grande valore la villa di Châteauneuf de Grasse, uno dei villaggi più belli dell’entroterra francese, a mezz’ora d’auto dal mare della Costa Azzurra. In Italia la numero uno di Fininvest ha solo un piccolo appartamento in zona Bande Nere a Milano e due piani per 22 vani complessivi di un bel palazzotto in Corso Venezia, nel centro della città.
Pier Silvio
Dal portafoglio immobiliare di Pier Silvio spunta la villa di Arcore junior, a un quarto d’ora a piedi dalla senior, Villa San Martino, che il padre ha abitato fino agli ultimi giorni. È una residenza di lusso da 33,5 vani con parco. Proprietario esclusivo Pier Silvio che ha anche un paio di appartamenti a Segrate. L’anno scorso era emerso l’acquisto (per 20 milioni secondo indiscrezioni) della splendida Villa San Sebastiano a Portofino, 1.300 metri quadrati.
Barbara
Pagano, due passi dal centro di Milano e da City Life, è in una delle zone più ricercate e care di Milano. Qui gli appartamenti di pregio si vendono a 10 mila euro al metro quadrato. E qui Barbara Berlusconi in un bel palazzo della «vecchia Milano» ha la sua reggia e il suo unico immobile di proprietà: 70 vani più 250 metri quadrati tra box auto e cantine. Considerato che per il catasto un vano è tra gli 8 e i 20 metri quadrati si intuisce che gli spazi non mancano per la numerosa famiglia (Barbara ha cinque figli da uno a 15 anni, tutti maschi).
Eleonora
Un appartamento quasi normale (2-300 metri quadri) in centro storico non lontano dalla Basilica di San Nazaro e uno, più piccolo, a poca distanza. Nient’altro per la più riservata tra i figli del Cavaliere.
Luigi
Un grande appartamento signorile a tre minuti a piedi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie e dal Cenacolo Vinciano. E poi la sorpresa: la ex villa Borletti a Milano, luogo storico della vita di Berlusconi che qui si trasferì negli anni Settanta. Si sapeva che Luigi ne era affascinato, non che l’avesse comprata. Con i suoi 46 vani in una delle zone più prestigiose di Milano oggi ha un valore altissimo.
Ma Luigi ha acquistato o è stata una donazione del padre? E gli immobili degli altri fratelli? La questione tocca il patrimonio ereditario: la donazione fatta a legittimari del donante, infatti, è considerata dalla legge un anticipo di eredità e dunque dovrà essere imputata alla quota legittima.
Ai loro beni i cinque fratelli aggiungeranno quelli del padre in base alla ripartizione dell’eredità. Finché c’era Silvio Berlusconi le quote di patrimonio netto Fininvest (4,5 miliardi a fine 2022) di Marina e Pier Silvio valevano, come detto, circa 340 milioni a testa. Quelle degli altri tre circa 320 ciascuno. Ma i tre più giovani sommano i 400 milioni di attività proprie della loro H14 e salgono a 453 milioni ciascuno. Dopo la morte del Cavaliere e la sua decisione di lasciare la quota disponibile dell’eredità (un terzo) solo a Marina e Pier Silvio si rimescolano le carte. La Fininvest (di cui l’ex premier aveva il 61%) vedrà i due figli già alla guida del gruppo salire dal 15 al 53% e gli altri dal 21 al 47%. Nel portafoglio dei cinque entrano complessivamente 2,74 miliardi di valore Fininvest (patrimonio netto) cioè il 61% ex Berlusconi senior. E poi le grandi ville (Certosa, San Martino, Macherio ecc) e le altre proprietà immobiliari stimabili in 6-700 milioni.
Altri 6-700 milioni, secondo valutazioni approssimative, emergerebbero da tutti gli altri beni (opere d’arte, liquidità e investimenti personali, polizze, mobili e arredi ecc.). Da qui si arriva ai 4 miliardi dell’eredità di cui «solo» 2,74 miliardi è, appunto, quota Fininvest e il resto si divide 60% (Marina e Pier Silvio) 40% (Barbara & C).
Risultato (al netto di donazioni in vita): Marina e Pier Silvio avranno un patrimonio da 1,6 miliardi a testa, i tre fratelli poco più di un miliardo ciascuno.