Estratto dell’articolo di Fra. Bec. per “il Messaggero”, 11 luglio 2023
WAR MEDITERRANEO - LA NUOVA GUERRA FREDDA TRA RUSSIA E NATO SI COMBATTE IN FONDO AL "MARE NOSTRUM", DOVE CI SONO INFRASTRUTTURE FONDAMENTALI COME GASDOTTI E CAVI SOTTOMARINI CHE COLLEGANO L’ITALIA AL NORD AFRICA – L'ALLEANZA ATLANTICA È IN ALLERTA PER IL CONTINUO PASSAGGIO DI NAVI E SOMMERGIBILI RUSSI– QUATTRO I GASDOTTI SORVEGLIATI SPECIALI: “TRANSMED”, “GREENSTREAM”, “TAP” E “SOUTH2 CORRIDOR” -
La Nato scende in campo per le infrastrutture subacquee italiane. Cavi sottomarini, condotti di gas e di idrogeno. Il "piano Mattei" di Giorgia Meloni - la roadmap diplomatica del governo conservatore per fare dell'Italia un hub energetico tra Africa e Nord Europa - richiede un surplus di sicurezza per i gasdotti e le reti che scorrono sotto il Mediterraneo. Per questo dal 20 al 22 luglio, a una settimana dal summit dell'Alleanza a Vilnius, Palazzo Chigi riceverà a Roma una delegazione di alto livello della Nato.
A guidarla il generale tedesco Hans-Werner Wiermann, già capo dello staff militare Nato, oggi al comando della Cellula Nato per la protezione delle infrastrutture critiche sottomarine, la task-force messa in piedi lo scorso febbraio dal segretario generale Jens Stoltenberg. […]
L'allerta è ancora ai massimi livelli da quando lo scorso settembre una violenta esplosione - di cui ancora non è noto con certezza il responsabile - ha distrutto il Nord Stream, l'imponente gasdotto russo nel Mar Baltico. Un disastro economico ed ecologico senza precedenti. Da allora anche l'Italia ha alzato l'allerta. Mobilitando in autunno circa 500 uomini della Marina, sottomarini, aerei ed elicotteri, forze speciali del Comsubin per mettere sotto sorveglianza i principali snodi energetici sotto il Mediterraneo.
Tra questi il gasdotto Transmed, che dall'Algeria arriva in Tunisia e dunque in Europa, così come il Greenstream che invece collega la Libia, ma i riflettori sono puntati anche sul Tap (Trans-adriatic pipeline), il gasdotto nell'Adriatico che collega la Puglia all'Azerbaijan e l'Italia ora vuole raddoppiare. Tra le infrastrutture "osservate speciali" all'attenzione anche della task-force Nato c'è il SoutH2 Corridor, il corridoio dell'idrogeno che dalla Tunisia attraversa l'Italia e arriva in Austria.
A Roma Werner incontrerà i vertici di Palazzo Chigi e dell'intelligence insieme ai dirigenti della Difesa e del Viminale. È un segnale d'attenzione verso un Paese che è sempre più esposto a minacce da Sud dirette all'alleanza. Non per ultime, le provocazioni della Marina Russa - più di diciotto le navi di Mosca transitate nei nostri mari dall'inizio della guerra - che hanno più volte fatto suonare un campanello d'allarme a Roma. […]