La Stampa, 11 luglio 2023
Vacanze con truffa
Vacanze fai da te ma attenzione alla truffa. Nell’ultimo anno, quasi un milione di italiani ne è stato vittima o ha subito un tentativo di frode mentre prenotava online. Da qualche anno a questa parte, infatti, molte famiglie hanno optato per organizzare le proprie ferie in autonomia, lontano da agenzie di viaggi e tour operator. Ma anche dai tradizionali alberghi, preferendo case vacanze affittate da privati. Obiettivo: risparmiare. Ma il rischio di essere truffati è dietro l’angolo.Secondo un’indagine di Bva Doxa, la rete è il metodo utilizzato dal 56% dei turisti italiani per esaminare le possibili mete e modalità di viaggio. Il 59% sceglie di prenotare l’alloggio via internet. Facendo leva su questa tendenza, negli ultimi mesi sono spuntati numerosi nuovi siti dedicati alle vacanze: secondo il Check point research (Cpr) – centro studi dedicato alla minacce online – solo a maggio 2023 ne sono stati registrati quasi 30 mila. Di questi, oltre 350 risultati ingannevoli o fake. Assieme alla popolarità delle case vacanza online, dunque, aumenta anche il rischio di incappare in tentativi di truffa ai danni di utenti poco esperti. Secondo il Censis, due italiani su tre – circa il 65% – sono stati presi di mira da tentativi di frode via e-mail. Secondo un’indagine condotta da Facile.it, i truffati hanno perso in media 314 euro a testa, per un valore complessivo stimato che sfiora i 100 milioni.
Per ovviare a questo fenomeno, la Polizia postale e Airbnb hanno creato un decalogo così da aiutare gli utenti nel mirino dei truffatori. Il primo consiglio degli esperti per non rimanere vittime di truffe è verificare sempre il sito sul quale si naviga controllando, per esempio, l’indirizzo scritto sulla barra del browser: se il dominio non ha nulla a che fare con il sito che si sta cercando, allora è meglio starne alla larga. Diffidare anche da nomi somiglianti. L’altro suggerimento è quello di verificare che ci sia il simbolo di un lucchetto chiuso accanto alla barra dell’indirizzo: vorrà dire che la connessione è protetta.
Inevitabilmente, Airbnb che è la piattaforma più conosciuta e utilizzata per affittare case vacanza è anche quella più bersagliata da malintenzionati nonostante le frodi effettivamente messe a segno siano piuttosto rare, come spiega l’azienda. Anche su un sito sicuro e certificato, infatti, è possibile incappare in qualche sorpresa. La più classica è quella della “casa che non esiste": il finto host (colui che mette in affitto l’alloggio) utilizza foto ritoccate o completamente fasulle. Per far sì che la truffa vada in porto, chiederà all’utente un acconto per “bloccare” la prenotazione. All’arrivo a destinazione, non ci sarà né la casa né chi ha intascato i soldi. Ad accorgersi di questa truffa prima di finalizzare la prenotazione sono stati circa 330 mila viaggiatori, come raccontano i sondaggi, oltre 133.000 lo hanno scoperto dopo aver pagato e ben 55.000 hanno avuto l’amara sorpresa una volta arrivati a destinazione.«Abbiamo scelto di trattenere i pagamenti per l’host fino a check-in avvenuto e gli utenti comunicano con gli host solamente attraverso la piattaforma. In questo modo, gli ospiti sono tutelati lungo tutto il percorso di prenotazione», spiega Giacomo Trovato di Airbnb Italia. «Bastano pochi accorgimenti per prenotare le proprie vacanze in sicurezza», aggiunge. Bisogna prestare attenzione ai seguenti “avvisi": «Proprietario all’estero. I truffatori, sia italiani che stranieri, tendono a dichiarare di non vivere nelle vicinanze. Per questo chiederanno un bonifico internazionale», spiegano da Airbnb. Facile incappare in qualcuno che ha “problemi informatici”. Anche in questo caso, il finto host proporrà di continuare la conversazione su un altro sistema di messaggistica – lontano dagli occhi di Airbnb – per proporre l’affitto con altre modalità. L’avvertimento di Airbnb è chiarissimo: diffidare da «qualsiasi tentativo di farvi lasciare». Attenzione anche ad annunci troppo allettanti o a link poco sicuri sui quali viene chiesto di effettuare i pagamenti.