La Stampa, 8 luglio 2023
Intervista a Myrta Merlino
Come al solito c’è chi vuole buttarla sull’antagonismo tra donne: Myrta Merlino che arriva a Pomeriggio 5, Barbara D’Urso che se ne va. Ma questa è una storia diversa, come sono diverse loro, come è diversa la nuova Mediaset che Piersilvio Berlusconi vuole costruire.
Lei atterra a sorpresa nella rete ammiraglia di Mediaset in una trasmissione molto popolare che la porterà oltre il tracciato della politica e dell’economia. Pronta?
«Continuerò a raccontare agli italiani il grande romanzo della realtà, ma lo farò in una chiave più larga e popolare. Mi sono molto riconosciuta nelle parole di Piersilvio Berlusconi durante la presentazione dei palinsesti riferite ad un programma giornalistico che punti decisamente sulla cronaca e sull’attualità. Quello che lui ha definito "un giornalismo popolare di qualità". E poi faccia fare a me una domanda: Che cosa è la politica, quella vera, se non occuparsi della vita delle persone? Da quando ha abdicato a questo ruolo la politica è entrata in profonda crisi".
Insomma meno gossip…
«La parola gossip non mi appartiene. Mi piace di più la parola "scoop", condividere con il pubblico notizie esclusive anche su temi da tabloid, certamente. Penso che le cosiddette soft news, siano in realtà una cosa molto seria e che vadano trattate con attenzione e rigore. Lo faremo, con personaggi di spettacolo, temi e fatti di costume, il racconto anche del bello che c’è nel mondo. Una sfida che mi appassiona. Il nostro sarà un rotocalco con tante sfaccettature e tutti i colori della vita. La realtà è un prisma complesso e occorre leggere tutti i riflessi della luce e renderli comprensibili».
Lei rappresenta, insieme alla Berlinguer, quasi una rivoluzione in casa Mediaset, finora patria dei reality e della cronaca raccontata di pancia. Si è domandata il perché di questo grande cambiamento?
«I vertici Mediaset hanno intercettato il vento di una nuova epoca, c’è stato un tempo in cui la tv generalista era innanzitutto svago, sogno, fuga, mentre oggi in un mondo così difficile da capire, con un senso di incertezza e fragilità crescente, l’informazione deve essere semplice e chiara, per tutti, ma deve dare strumenti e consapevolezza per orientarsi. Una bussola».
E le casalinghe del pomeriggio?
«Credo che la casalinga di Voghera non esista più. Sono donne e madri come me e hanno le mie stesse curiosità e le mie stesse paure. Mi avvicino con umiltà e empatia a un grande pubblico che è sempre più sfaccettato e non vedo l’ora di iniziare a chiacchierare con loro»
E’ preparata sulla cronaca?
«La cronaca ci racconta il mondo e costruisce la storia, giorno per giorno. Da molto tempo ho scelto la zattera delle emozioni per navigare dentro le notizie. Biagi diceva che c’è chi ama le grandi teorie e chi invece, come lui, le storie quotidiane che compongono la nostra vita. E da sempre la mia curiosità e la mia passione si accendono così…. Sono madre di tre ragazzi e resto impietrita ogni giorno davanti a storie terribili che riguardano loro coetanei, come vittime e come carnefici, che ci chiamano in causa come adulti. È importante avvicinarsi a queste vicende con serietà, sensibilità e voglia di comprendere, senza spettacolarizzazione».
Sulla stessa linea di Piersilvio Berlusconi che non vuole più mischiare cronaca e gossip?
«Esatto, è questa la linea editoriale che mi ha convinto a cambiare piani e vita. Credo che ragione e sentimento possono stare nello stesso programma».
Sarà ancora una volta impegnata tutti i giorni, ma non voleva, appunto, cambiare vita, passare a un impegno settimanale?
«Ho lasciato la mia casa professionale dopo ben 12 anni pensando ad un settimanale, questo è certo, poi però la vita ha più fantasia di noi e a questa proposta era difficile dire di no. Mi sono sentita molto corteggiata e molto rassicurata sull’impostazione informativa che sarà la protagonista di una nuova fase storica per Mediaset. Essere parte di questo grande cambiamento mi è sembrata un’avventura estremamente affascinante e ringrazio Piersilvio Berlusconi della fiducia che mi sta dimostrando».
Anche Bianca Berlinguer ha detto di essere stata convinta dalla forza con cui la hanno voluta a Mediaset, visto che in Rai non si sentiva appoggiata. E’ stato così anche per lei, non si sentiva più a casa?
«Il mio caso è diverso, ho chiuso un ciclo meraviglioso. L’Aria che Tira per me è stato un quarto figlio, sento di aver raccontato un pezzo di storia, dal Bataclan alle dimissioni del Papa, dal Covid alla guerra, all’incoronazione di Carlo d’Inghilterra, fino all’arrivo nel nostro paese della prima donna premier. Sono stati anni belli e di grande libertà professionale, ma oggi mi sento pronta per una nuova esperienza».
E che dice Marco Tardelli, il suo compagno?
«Voleva che lavorassi meno, ma chi mi conosce e sa che non riesco a rinunciare alle nuove sfide».
Quindi, mi scusi se faccio gossip, il matrimonio a Pantelleria è rimandato?
«Tardelli è paziente, almeno spero…».