14 giugno 2023
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Biografia di Mohamed Salah
Mohamed Salah, nato il 15 giugno 1992 a Nagrig, Gharbia, in Egitto (31). Calciatore. Attaccante del Liverpool e della nazionale egiziana, di cui è capitano. Ha giocato con Basilea, Chelsea, Fiorentina e Roma. Soprannomi: Momo, Messi d’Egitto, Il Faraone, il Creatore di felicità.
Titoli di testa «È l’incarnazione del successo: la dimostrazione di come si possa cominciare da zero e diventare il numero uno al mondo» (Amr Adib, giornalista egiziano).
Vita Cresce a Nagrig, un paese sulla strada che collega Il Cairo ad Alessandria. Inizia a giocare a calcio a sette anni. Una passione che condivide con il fratello Nasr e il padre Ghaly. La madre preferirebbe che il figlio spendesse tutta quell’energia sui libri. Nella testa di Momo però c’è solo il pallone • I suoi idoli sono Zinedine Zidane («Si capiva che giocava a calcio perché lo amava»), Francesco Totti («La sua tecnica di tiro e la sua visione del gioco erano uniche») • Racconta Bassyouni, suo amico d’infanzia: «Ricordo ancora il suo piede sinistro! Era così veloce, così intelligente. Giocavamo tutti insieme, ma nessuno riusciva a togliergli il pallone. Sapevamo che sarebbe arrivato lontano» • Ha iniziato la sua carriera con la squadra giovanile del club egiziano El Mokawloon al Cairo. Racconta Nooh, suo primo allenatore: «Momo era disposto a sacrificare tutto. Gli dicevo di usare anche il piede destro e lui mi rispondeva sempre “Ok, signore”. Era molto educato. Il mattino dopo era lì a fare pratica. Gli dissi che per diventare un campione si sarebbe dovuto allenare sempre e così ha fatto. Dissi al padre che avrebbe dovuto controllare gli orari di Salah e lui ha vissuto in maniera regolare: pregava e poi andava a dormire presto» • La squadra ha sede a Nasr City, un sobborgo del Cairo, 130 chilometri più a sud di dove abitava lui. Per potersi allenare con la squadra, Mohamed andava a scuola tutte le mattine alle sette e usciva due ore dopo (perché il club gli aveva fatto avere un permesso speciale). Faceva un paio di chilometri a piedi in una distesa di gelsomini e raggiungeva la fermata di un bus. Lì, saliva a bordo di una specie di camper, con tre file di sedili tutti occupati, che lo portava a Basyoum, dove prendeva un altro mezzo per Tanta. Da qui, altro bus fino alla brulicante Ramses Square, al Cairo, dove finalmente saliva sulla quarta e ultima coincidenza che arrivava al campo d’allenamento di Nasr City. «Mezz’ora, un’ora, poi due ore e per finire un altro tratto da un’ora e tre quarti» dice Salah». Tutto per due ore di allenamento • Guadagna 125 sterline egiziane – più o meno una ventina di dollari – che non bastano neanche per le spese di viaggio di una settimana. Ci pensa suo padre, attivo nel commercio dei gelsomini, a dargli quello che manca • Da ragazzo viene schierato come terzino ma un episodio convince il suo allenatore ad avanzarlo in attacco: la sua squadra aveva vinto un importante scontro diretto per 4-0, ma Salah piuttosto che esultare era addirittura in lacrime per non aver segnato. Il tecnico comprese così la sua straordinaria passione per il gol e la assecondò, dando una svolta alla sua carriera • «Aveva la rara capacità di tormentare le difese avversarie prendendo la palla a centro campo e portandola fino all’area di rigore» (Il suo allenatore Saidel-Shishini) • Nel 2010 entra nella squadra senior del club nella Premier League egiziana. Prima rete nel dicembre dello stesso anno • Nel 2011-12 è titolare nel club, ma con la morte di 74 tifosi nella strage dello stadio di Port Said il campionato nazionale viene sospeso e, dopo aver segnato 12 reti, va al FC Basilea: «Faceva freddo, e io non sapevo né l’inglese né il tedesco che si parla lì. Nessuno, tra la gente della squadra, parlava l’arabo. È stato difficilissimo, ma la scelta era netta: o mi adattavo o tornavo a casa. Non c’erano altre opzioni» • Nel 2012-13 vince da protagonista il campionato con il Basilea, viene eletto miglior giocatore della Superleague svizzera e vince il premio di Swiss Golden Player • Polemiche durante le qualificazioni alla Champions League. Gli svizzeri giocano il doppio confronto contro gli israeliani del Maccabi Tel Aviv e Salah invece di stringere la mano agli avversari li saluta con un pugnetto. Un po’ come si fa tra gruppi di ragazzi, quando ci si ritrova la sera. I giornali lo attaccano, lui risponde sempre nello stesso modo. Respingendo le accuse di antisemitismo: “Non è vero niente. È tutto falso”» [Dovellini, Rep] • Ai giochi Olimpici di Londra segna tre reti: una a partita nel girone eliminatorio, contro Brasile, Nuova Zelanda e Bielorussia • Ogni volta che Salah va a segno, prega. Anche prima di entrare in campo • Nel gennaio del 2014 si trasferisce al Chelsea di José Mourinho. Mette a segno la sua prima rete in campionato il 22 marzo contro l’Arsenal (6-0) • Ai mondiali del 2014 con la Nazionale egiziana segna in quasi tutte le partite • Nel luglio del 2014 Salah ha rischiato di dover interrompere momentaneamente la sua carriera per effettuare il servizio militare obbligatorio nel suo Paese. Per risolvere la situazione c’è stato bisogno di un incontro tra il primo ministro, il ministro dell’istruzione e il commissario tecnico della nazionale, che hanno convenuto di tutelare un patrimonio del calcio egiziano • Nel Chelsea non trova spazio e viene trasferito alla Fiorentina rientrando nell’affare che porta Cuadrado al Chelsea. Mourinho: «Sono stato io a dire al Chelsea di prendere Salah, fu una mia decisione. Lui quando arrivò da noi era però giovanissimo, fisicamente non era pronto e da un punto di vista sociale e culturale era perso. Per lui era tutto molto difficile. Abbiamo deciso di mandarlo in prestito per farlo maturare e alla Fiorentina è iniziato a crescere» • Sceglie il numero 74, un omaggio alle vittime della strage di Port Said • «“Siam venuti fin qua, siam venuti fin qua per vedere segnare Salah”. Firenze ha il suo nuovo idolo. E domenica sera, dopo il gol che ha permesso alla Fiorentina di sbancare San Siro nerazzurra dopo ben 15 anni, il coro tutto personalizzato non si è arrestato un attimo. E i tifosi hanno accolto come una star Mohamed, 23 anni ancora da compiere, quando la squadra è tornata da Milano nella notte fiorentina. Sciarpe al collo, selfie e soprattutto quella canzoncina che è entrata nelle orecchie del popolo viola. Forte è stato l’impatto con questo talismano: da quando è arrivato, a gennaio, ha già segnato quattro gol tra campionato ed Europa League (le stesse reti di Cuadrado nell’ultima stagione viola)» [Dovellini, Rep 2/3/2015] • Il suo impatto con il calcio italiano è molto positivo con 9 gol in 26 partite complessive. Spicca in particolare la doppietta con la quale i viola espugnano la Juve nella semifinale di andata di Coppa Italia • I primi di luglio scoppia il caso. La Fiorentina accusa l’Inter di aver contattato Salah fuori dal periodo consentito. I viola offrono a Salah 3 milioni più bonus per 4 anni. Il calciatore rifiuta. Spiega il suo avvocato Rami Abbas: «La situazione è molto chiara: esiste un documento che attesta che Salah può decidere il proprio futuro. Il contratto con i viola è scaduto il 30 giugno, adesso il ragazzo tornerà al Chelsea in attesa di offerte. Sicuramente non resterà a Firenze». Ma non andrà all’Inter. Sceglie la Roma con un contratto da 2,7 milioni a stagione (bonus esclusi) • Esordisce in giallorosso il 22 agosto e realizza la prima rete contro il Sassuolo. La sua prima rete in Champions League arriva il 4 novembre contro il Leverkusen. È il goal più veloce in Champions realizzato dalla Roma. «Salah ha affittato una casa in città e ha costruito sul retro un campetto privato per poter continuare a esercitarsi nel tiro anche al di fuori degli allenamenti con la squadra. Ha anche cominciato a lavorare sul suo approccio mentale. Pratica ogni giorno la meditazione e la visualizzazione, esaminando nel dettaglio la partita da giocare, pensando sia a quello che vorrebbe veder succedere – perché ha scoperto che anche Michael Phelps lo fa – sia quello che potrebbe andare storto. “Certe situazioni bisogna affrontarle prima che si verifichino, perché poi, nel momento cruciale, è come averne già fatto esperienza” dice Salah. Ha cominciato questo tipo di lavoro mentale durante la sua seconda stagione alla Roma (2016-17), che è coincisa con i migliori risultati della sua carriera fino a quel momento: 15 gol segnati e 11 assist che hanno contribuito al secondo posto finale della squadra in Serie A» [Oliver Franklin-Wallis, Gq]• Dopo due stagioni, 65 presenze e 29 goal, passa al Liverpool per 42 milioni di euro • Il 12 agosto esordisce in campionato con la nuova maglia e realizza il suo primo goal con i reds. Salah ha festeggiato la sua prima stagione al Liverpool (2017-18) stabilendo il record di gol (32) segnati in un campionato da 38 partite • Durante la finale di Champions League contro il Real Madrid arriva l’infortunio: «Quella partita avrebbe dovuto segnare il culmine della prima eccezionale stagione di Salah al Liverpool. Invece, dopo venticinque minuti di gioco, Sergio Ramos, difensore del Real Madrid noto per la sua combattività, ha trascinato a terra Salah con una presa al braccio che gli ha slogato la spalla. Salah ha lasciato il terreno di gioco in lacrime. Il Liverpool, visibilmente demoralizzato, ha poi finito per perdere 3-1. (A risultato acquisito, un avvocato ha persino minacciato di denunciare Ramos, chiedendo un indennizzo di un miliardo di dollari, per i «danni fisici e psicologici» causati a Salah e alla nazione egiziana.) Oltretutto, l’infortunio ha costretto Salah a saltare la partita inaugurale della Coppa del Mondo 2018. Era soltanto la terza volta che l’Egitto partecipava alla fase finale di un campionato mondiale, la prima in ventotto anni, e Salah aveva segnato il gol che era valso alla sua nazionale la qualificazione, su rigore, nei minuti di recupero di una partita con il Congo. Al fischio d’inizio della prima partita contro l’Uruguay, Salah non era ancora pronto. «Ho pianto sul pullman, poi sono andato in bagno, prima della partita, e ho pianto di nuovo, per la tristezza di non poter giocare» dice. L’Egitto ha perso 2-0. Poi, Salah, ha giocato le due partite successive, segnando due gol, ma non ha potuto evitare l’eliminazione dell’Egitto (senza vittorie) nella fase a gironi [Franklin-Wallis, cit.] • La stagione 2018-2019 ha guidato la squadra alla sua sesta vittoria nella Champions League; e nel 2019-20, con lui, il club ha vinto il titolo nella Premier League dopo un digiuno di trent’anni. Nella stagione 2020-21, la squadra è stata colpita da una lunghissima e incredibile serie di infortuni ed è rimasta a secco di titoli (arrivando terza in campionato). Nelle ultime due stagioni è arrivata seconda e quinta • Nel 2021: «Vedendo giocare Salah di questi tempi si prova la rara ed emozionante sensazione offerta dallo spettacolo di un atleta al top della forma, come una cima alpina nella nebbia che progressivamente si dissolve. Jürgen Klopp, l’allenatore del Liverpool, mi ha detto via e-mail: “In questo momento, credo che Mo possa legittimamente considerarsi il miglior calciatore del pianeta”» [Franklin-Wallis, cit.] • «Una delle ragioni fondamentali sta nella bellezza dei gol che segna, e gli highlights sono per gli atleti professionisti come gli inni per i missionari. Si prenda, ad esempio, quello segnato a ottobre 2021 contro il Manchester City. Salah riceve la palla fuori dall’area di rigore del City, circondato da tre avversari. Ne scarta uno, supera gli altri due facendo scorrere il pallone con un tocco di suola e irrompe in area. A quel punto, tutti probabilmente immaginano che si regolerà come d’abitudine, cioè tirando in porta di sinistro… e invece, scartando bruscamente verso il fondo, taglia fuori il difensore centrale in maglia celeste e batte con il destro da una posizione così decentrata che la palla deve per forza colpire il palo più lontano prima di infilarsi in rete» • Nell’estate del 2022 rinnova il suo contratto con il Liverpool fino al 2025 • Ad aprile 2023, dopo i due gol segnati al Leeds e che hanno sancito la vittoria per 6-1 del Liverpool, ha stabilito un nuovo e clamoroso record. Il calciatore egiziano, con le reti segnate è diventato il giocatore ad averne fatte di più di sinistro nella storia della Premier League, ben 107 [Corriere dello Sport] • «È il giocatore africano con più gol nella storia della Premier League; è arrivato ai cento gol con la maglia del Liverpool più rapidamente di chiunque altro. Nonostante questo, non è mai arrivato neanche fra i primi tre nella votazione che ogni anno assegna il Pallone d’oro, il premio individuale più importante per un calciatore. In parte, ciò dipende dal fatto di avere tra i suoi contemporanei due dei giocatori più grandi di tutti i tempi. Resta però la sensazione che Salah non abbia ancora ottenuto tutti i riconoscimenti che merita» [Franklin-Wallis, cit.].
Fisico Alto un metro e settantacinque, pesa settantadue chili. «Ha un sorriso da un milione di lumen; la combinazione barba più afro; un’immagine da uomo di famiglia, integro, che lavora sodo» [Franklin-Wallis, cit.] • Gli addominali di Mohammed sembrano panini appena sfornati.
Curiosità Dal marzo 2018 è testimonial Vodafone in Egitto. La società regalò ai propri clienti residenti in Egitto 11 minuti di chiamate gratis per ogni gol segnato del calciatore fino alla fine del campionato. Ha un accordo di sponsorizzazione con Adidas, fornitore di abbigliamento sportivo e attrezzature • Nel gennaio 2019 una nuova specie di formica è stata nominata Meranoplus Mosalahi, in omaggio al calciatore del Liverpool. L’idea è venuta a Mostafa Sharaf, professore alla King Saud University in Arabia Saudita, che ha scoperto l’insetto durante una spedizione in Oman [Undici] • «A casa sua, Salah si è costruito una struttura comprensiva di bagno crioterapico e camera iperbarica: cose che di norma si trovano solo negli ambulatori più sofisticati o in centri di cura specializzati. “A casa ho tutto. È un ospedale” dice Salah» [Franklin-Wallis, cit.] • «Sono costantemente alla ricerca di nuovi macchinari per migliorare la mia condizione fisica. Li uso almeno tre o quattro volte a settimana. Ascolto il mio corpo. Se mi sento stanco, per esempio, faccio la crioterapia. Mi adeguo in base alle mie sensazioni, alla frequenza delle partite… Monitoro da vicino il mio indice di massa grassa, i miei muscoli devono essere molto asciutti. I benefici li vivo sul campo. (…) Mia moglie dice che trascorro più tempo con i macchinari che con lei» [France Football] • «Secondo i ricercatori della Stanford University, l’arrivo di Salah a Liverpool nel 2017 è correlato a una diminuzione del 18,9 per cento dei reati motivati da odio razziale, etnico, nazionale o religioso; in Egitto, dopo il suo coinvolgimento in una campagna del governo contro la droga, le chiamate ai centri di assistenza sono quadruplicate. Di conseguenza, potrebbe anche non sorprendere il fatto che alle ultime elezioni presidenziali egiziane, nel 2018, si sia avuta notizia di un gran numero di schede nulle perché gli elettori avevano «votato» Salah, anche se, evidentemente, non figurava tra i candidati» [Franklin-Wallis, cit.]
Filantropia Nel marzo del 2018 ha donato 560.000 euro all’ospedale pediatrico 57357 de Il Cairo, per aiutare i bambini malati di cancro al midollo osseo • Altri 450.000 dollari sono stati donati al villaggio di Nagrig, per costruire un impianto di potabilizzazione dell’acqua e un sistema di irrigazione per i campi. A Nagrig torna spesso. Racconta il suo amico d’infanzia Bassyouni: «Ritorna qui in occasione di ogni Ramadan per dare regali ai bambini locali. Viene qui, gioca a ping-pong e va in piscina. Quando torna, firma ogni autografo». A Nagrig ha anche comprato attrezzature per la palestra che ora porta il suo nome, un campo da calcio nella scuola in cui ha studiato. Offre soldi alle coppie che decidono di sposarsi. La fondazione da lui creata distribuisce ogni mese cibo e denaro ai più poveri • «Quella volta che alcuni imbecilli stavano tormentando un senzatetto, in un’area di servizio, a Liverpool, e Salah, arrivando a bordo della sua Bentley, ha risolto la situazione, per poi dare alla vittima delle angherie i soldi per trovarsi un posto dove stare» [Franklin-Wallis, cit.] • «La volta che un tizio ha rubato 30.000 sterline egiziane – equivalenti a 1.900 dollari (2.000 euro circa) – dall’auto del padre di Salah, e Mohamed, quando la polizia ha fermato il colpevole, ha convinto il padre a non sporgere denuncia, per poi regalare al ladro i soldi necessari a cambiar vita: “Credo che rubare sia sbagliato. Sono sicuro, però, che quell’uomo rubava per cause di forza maggiore. Mi è sembrato che avesse i suoi motivi. Quando mio padre ha chiesto informazioni alla polizia, gli hanno detto che era un uomo poverissimo, uno che non aveva niente. Per questo gli ho consigliato di aiutarlo e di lasciarlo in pace”» [Franklin-Wallis, cit.].
Amori Si è sposato nel 2013 a Ngrig con Magi Sadiq. I due s’erano conosciuti alle elementari. La coppia ha due figlie, Makka, nata nel 2014 – Il nome della figlia è, chiaramente, in onore della città santa di La Mecca – Kayan, nata a Liverpool nel febbraio 2020. «“Makka è davvero competitiva” dice Salah, ridendo. “Ogni tanto mi dice: ‘Comunque, pa’, io sono più famosa di te, perché quando usciamo la gente preferisce farsi la foto con me’”. Per le sue figlie, la fama di Salah è un fatto normale, una costante. Ero nel suo box riservato la sera in cui il Liverpool ha battuto 4-0 l’Arsenal, e le bambine non guardavano neanche la partita: Makka se n’è andata a giocare nell’area riservata ai piccoli; Kayan, invece, era seduta nel seggiolone e se la rideva felice, buttando in giro frutta, mentre cinquantamila tifosi invocavano il nome del loro papà» [Franklin-Wallis, cit.].
Titoli di coda «Volevo arrivare dove sono oggi»