Estratto dell’articolo di Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it, 7 luglio 2023
DAL FRONTE AL FORTE: LA STRANA STORIA DELLA VILLA DEI PRIGOZHIN IN ITALIA – LA CASETTA SI CHIAMA “VILLA ARINA”, 400 METRI QUADRATI CON PISCINA E 16 ETTARI DI GIARDINO, E VALE 3,5 MILIONI DI EURO. SI TROVA A FORTE DEI MARMI, UNA DELLE CITTÀ PIÙ RUSSE D’ITALIA. COME È POSSIBILE, VISTO CHE PRIGOZHIN E FAMIGLIA SONO SANZIONATI IN UE? SEMPLICE, È TUTTO INTESTATO ALLA NUORA, EKATERINA INKINA, MOGLIE DEL FIGLIO PAVEL… -
La famiglia allargata di Prigozhin possiede una villa in Italia. Più precisamente a Forte dei Marmi, una delle città più russe d’Italia, dove secondo alcune cifre fornite nel mercato immobiliare, 2500 di circa 7000 magioni di lusso o extralusso sono possedute da russi, spesso attraverso società di comodo offshore.
Di questa villa ora, grazie alla fondazione Fbk e a Georgy Alburov, possiamo raccontare alcuni dettagli. La Stampa è […] in grado di rivelare che in Italia è passata, anche a guerra iniziata, la nuora di Prigozhin, Ekaterina Inkina (che ne è proprietaria) moglie di Pavel Prigozhin, il figlio del capo di Wagner.
Inkina è entrata e uscita più volte, è stata al Forte, non è sottoposta a sanzioni, ma certo la circostanza potrebbe risultare imbarazzante per le autorità italiane. Pavel, il figlio di Prigozhin, è stato almeno una volta in Italia negli ultimi anni. Più volte le sue due sorelle, le figlie di Prigozhin Polina e Veronica, che sono spessissimo in Germania, Francia, e anche in Italia (partecipano serenamente a concorsi equestri, una delle loro passioni). Senonché, tutti i figli di Prigozhin sono sanzionati in Ue, e non potrebbero al momento mettere piede nei paesi dell’Unione europea.
Diverso è il problema della villa, che essendo intestata alla nuora per ora non è ricaduta nel perimetro dei sequestri e dei congelamenti operati dallo stato italiano […]. La villa dei Prigozhin a Forte dei Marmi si chiama “Villa Arina”, è una graziosa costruzione a due piani in stile finto neoclassico di 400 metri quadrati con piscina e 16 ettari di giardino, costo che potrebbe oscillare tra i 3,5 e i 4 milioni di euro.
I genitori di Ekaterina Inkina sono nello stesso business di partenza di Prigozhin (il quale, come si sa, ha poi fatto tante altre cose), la ristorazione a San Pietroburgo, e anche loro hanno lavorato soprattutto con commesse pubbliche e contratti con grosse entità del capitalismo di stato, per esempio organizzando i banchetti di Gazprom.
La villa al Forte fu comprata nel 2017 dal padre di Inkina, Sergei. Ma è chiaro che l’impero dei Prigozhin raramente ha beni intestati a Evgheny, per evitare che cadano sotto sequestro.
Intanto le aziende di Pavel, il figlio di Prigozhin, che fa l’immobiliarista principalmente a San Pietroburgo, nell’anno dell’aggressione all’Ucraina hanno avuto guadagni record, 900 milioni di rubli (9 milioni di euro), e il suo patrimonio complessivo è stimato dalla Fondazione Fbk in 3 miliardi di rubli.
Nell’anno di guerra solo le società di catering di Prigozhin hanno avuto contratti dallo stato per una somma record di quasi 100 miliardi di rubli. Pavel, appena 24 anni, è anche proprietario del centro d’affari di Sinop (solo il terreno dell’edificio vale oltre 1,2 miliardi di rubli – 15 milioni di euro).
Resta molto difficile stimare il patrimonio complessivo di Evgheny Prigozhin, che però secondo diversi collettivi giornalistici indipendenti russi è attorno ai 20 miliardi di dollari. Il 2 luglio il propagandista di stato Dmitry Kiselyov, sulla tv di stato russa, ha comunicato che Prigozhin ha ricevuto in tutto circa 20 miliardi dollari dal Cremlino (10 per Wagner, e 10 per la società di approvvigionamento, Concord). Un tempo, al Cremlino dicevano che Prigozhin neanche esisteva. Panta rei. […]