la Repubblica, 6 luglio 2023
La sfida dei talk che non chiudono neanche per ferie
Gli ascolti li fanno Temptation Island o la musica con lo stesso show itinerante di tormentoni che vaga da un canale all’altro con gli stessi artisti. Ma i talk-show non demordono, ci sono stati anni in cui (a parte La7) ci si chiedeva perché mettere in piedi il racconto quotidiano della politica se poi non appena arrivava un pezzetto d’estate sparivano tutti.
In Rai, complice l’agitazione massima del periodo e l’affaire Bianca, si sono ricreduti: e adesso il martedì va in scena una sfida light con La7, pari a quelle in piena stagione. È infatti partito Filorosso, condotto da Manuela Moreno.
Nella stessa serata ha debuttato in versione lunga In Onda Estate, con Luca Telese e Marianna Aprile (a Rete 4 hanno pensato di nonesagerare e hanno mandato Delitti ai Caraibi). Quindi il talk c’è, a Filorosso si è anche intravisto in collegamento Rudy Giuliani in una intemerata a favore di Donald Trump che avrà commosso l’attuale ministro Sangiuliano ed ex plenipotenziario a Rai 2. La novità è stata apprezzata il giusto, gli ascolti un po’ scarsi, la sfida l’ha vintaIn Onda ma il senso è che il totale nello share è lo stesso di sempre, un otto-nove per cento di pubblico che senza la dose serale di politici ospiti e discussioni potenti non riesce a stare.
Qualunque sarà il cambiamento innescato dall’autunno in avanti con l’arrivo della Berlinguer a Mediaset (è probabile che quella fetta di pubblico invece di dividersela in due se la spartirannoin tre) il guaio è che non si vede all’orizzonte una mezza novità che sia una. Quella dei talk diventerà una guerra di posizione e ognuno se la giocherà a suo modo, più istituzionale, meno istituzionale, più Mauro Corona e così via. Da anni si attende qualcuno che arrivi in prima serata e dica: adesso vi raccontiamo le cose in un altro modo e vi sorprenderemo.