Il Fatto Quotidiano, 5 luglio 2023
Una ragazza sarda di 27 anni è finita in manette, su mandato internazionale, per non aver pagato 2.000 euro di rate di una macchina usata comprata in Germania
Se sei un ministro italiano puoi non pagare i Tfr ai tuoi ex dipendenti; le tasse; girare in Maserati fregandotene delle multe; incassare la Cig per lavoratori che dovrebbero stare a casa, mentre sono al lavoro e pretendere che nessuno dica nulla. Se sei una cameriera sarda, invece, finisci in carcere, se non saldi 2.000 euro di rate di un’auto comprata in Germania, in forza di un mandato di cattura europeo. È l’incredibile vicenda vissuta da una 27enne di Alghero, che la settimana scorsa, come racconta La Nuova Sardegna, si è vista mettere le manette ai polsi da 4 poliziotti nel suo ristorante. Alla richiesta di spiegazioni, gli agenti hanno risposto che stavano eseguendo un mandato di cattura internazionale tedesco, per il reato di truffa. La sua colpa? Non aver pagato le rate mancanti (circa 2.000 euro) di una Mini acquistata in Germania attraverso una finanziaria. Costo dell’auto di seconda mano: 11mila euro. Da qui, l’accusa di truffa, il mandato internazionale, l’attivazione delle forze dell’ordine italiane, l’arresto sul posto di lavoro.
A nulla sono valse le spiegazioni della ragazza, cioè che l’auto l’aveva acquistata col fidanzato presentando tutti i documenti richiesti (quindi senza mentire). Che aveva dovuto lasciare la Germania per ragioni di famiglia e che aveva ceduto l’auto a un collega italiano che si era impegnato a versare le rate rimanenti (affermazioni suffragate da mail e messaggi whatsapp tra i due) e che se non l’aveva fatto, era lui quello da perseguire; che lei di quell’auto non aveva saputo più nulla. È finita nel carcere di Bancali, ma scarcerata quasi subito, con l’obbligo di firma, ma dovrà tornare in Germania – scortata da 4 agenti – e comparire davanti al giudice, perché il diritto tedesco non ammette la contumacia. Dovrà anche passare almeno una notte in carcere, il tutto a spese dello Stato: “Dalla Germania hanno attivato un meccanismo gigantesco, il mandato di cattura europeo, che si usa per i narcos – dice l’avvocato della ragazza, Danilo Mattana – per una sciocchezza, che in Italia non sarebbe neanche reato penale, al limite civile”.
Altro aspetto inquietante è che la finanziaria tedesca non ha fatto nulla per avvertire la ragazza dei mancati pagamenti né l’ha mai cercata. Con rigore tedesco, ha registrato i mancati pagamenti, ha sporto denuncia e la magistratura si è attivata per assicurare la criminale alla giustizia. Del resto, è una cameriera, mica un ministro.