Corriere della Sera, 3 luglio 2023
Leao in versione rapper
«In ogni verso c’è la mia vita». Parole (e musica) di Rafael Leao, o meglio di WAY45, che è poi il nome d’arte dell’ attaccante portoghese del Milan quando si mette davanti al microfono. Gol e rap, calcio e canzoni: la vita del formidabile numero 10 rossonero si divide così, fra due grandi pas-sioni, appunto il pallone e il canto. Sui suoi dribbling a San Siro, c’è poco da aggiungere: talento purissimo, Rafa è l’oro del Diavolo, con una valutazione da oltre 100 milioni di euro che ne fa uno dei giocatori più ambiti al mondo. Il ragazzo però non si sente solo un calciatore. L’amore per la musica lo ha portato a incidere due album, a soli 24 anni. Nel 2021 il primo da solista, Beginning, L’inizio: 7 tracce che si dividono tra inglese e portoghese, fra rap, trap e drill, che raccon-tano la sua storia, dai sacrifici fino al succes-so. Ora il secondo, uscito in questi giorni, dal titolo My life in each verse, cioè La mia vita in ogni verso, che contiene 17 tracce. «Mi pia-ce molto rappare, penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello nella vita – dice —. Per ora è un passatempo e basta, parlo soprattutto della mia vita e dei sacrifici fatti per arrivare fin qui». Con la mu-sica supera la timidezza. Chi lo conosce assi-cura che per lui è più facile parlare con le canzoni che nelle interviste: «Non mostro mai le mie emozioni e i miei sentimenti, ma attraverso la musica posso farlo». La passione per le note arriva da papà Antonio («faceva musica quando era giovane») e inizialmente è stato un hobby domestico: «Ho creato un mini studio in casa, ho cominciato a impara-re e provare, chi era vicino a me mi ha detto che era una passione da portare avanti». Una storia che ricorda un po’ la parabola esisten-ziale di Blanco, il vincitore di Sanremo 2022: giocava nelle giovanili della Feralpisalò oggi in serie B, poi durante il lockdown iniziò a cantare nella sua cameretta e alla fine ha scelto di lasciare il calcio. In ogni canzone di Leao ci sono riferimenti alle origini, all’infanzia e all’adolescenza fra i palazzoni popolari di Bairro da Jamaica, nella periferia a sud di Lisbona, oltre il fiume Tago. Il numero 45 del suo nome d’arte è il codice postale. «Nel cammino che stai facendo, non dimenticare da dove sei venuto» scrive nelle sue canzoni l’attacante, che non ha mai nascosto di essere cresciuto in un contesto rischioso e di essere stato salvato dal calcio. Il suo singolo Escolhas, in portoghese Scelte, racconta appunto il percorso fino al grande calcio: «Ovunque vado ho gli occhi sempre aperti/ Non vado in chiesa / nel mic io mi confesso/ Miglior amico detenuto, rivolta dentro». La legge del ghetto, i sacrifici per uscirne. Appena può torna dagli amici del quartiere, che aiuta in maniera concreta. La sua vita però ora è a Milano. Qui ha trovato il sorriso, suo marchio di fabbrica in campo e fuori. Viene da dire che Rafa gioca come can-ta e canta come gioca. Milano oggi è casa sua e anche per questo ha scelto di prolungare il contratto con il Milan fino al 2027 a 5 milioni all’anno più premi. Una metropoli che ama, racconta chi gli sta accanto, anche perché è il posto ideale per coltivare entrambi i suoi sogni. «È molto bravo come musicista, i suoi pezzi suonano bene anche se capisco poco i testi perché sono in portoghese» racconta Lazza, il rapper milanese (e milanista) di Cenere. In realtà la novità dell’album in uscita è proprio che Leao canta una traccia in italiano. Titolo: Fede. La sua è doppia.