il Giornale, 3 luglio 2023
Il re degli Zulu si è sentito male ma non è stato avvelenato
Il re degli Zulu, il sovrano consuetudinario più potente del Sudafrica, è stato sottoposto a esami medici «approfonditi» dopo la morte improvvisa di uno stretto consigliere, e -ha assicurato un suo portavoce- è «in perfetta salute». Messe a tacere dunque le voci che potesse essere stato avvelenato. Misuzulu Zulu, 48 anni, noto anche come Misuzulu kaZwelithini, è «in perfetta salute e al momento non è ricoverato in nessun ospedale» ha aggiunto il portavoce, il quale ha anche denunciato «l’orchestrato tentativo» di far circolare informazioni «infondate» sulla salute di Sua Maestà. Poche ore prima, nella notte, l’influente primo ministro tradizionale zulu, Mangosuthu Buthelezi, aveva reso noto di essere stato informato che Misuzulu Zulu era stato ricoverato in ospedale perchè si era «ammalato» ad inizio giornata; e secondo l’esponente della famiglia reale Zulu, il re riteneva possibile che fosse stato avvelenato dopo la morte improvvisa e misteriosa, sabato, del suo stretto consigliere. Douglas Xaba «è morto improvvisamente e si sospetta che sia stato avvelenato», aveva spiegato Buthelezi. «Quando Sua Maestà ha cominciato a non sentirsi bene, ha sospettato che anche lui fosse stato avvelenato». La vicenda è ancora più bizzarra considerato che il re ha preferito farsi curare in Eswatini piuttosto che in Sud Africa dove -ha spiegato il portavoce- entrambi i suoi genitori «sono stati curati e sono morti». Secondo diverse fonti, in effetti, dinanzi a una clinica privata di Ezulwini, a pochi chilometri dalla residenza del re a Eswatini, c’era un importante dispiegamento di polizia. Il portavoce del re, che oggi si sarebbe recato in Eswatini, si è rifiutato di parlare delle possibili cause della morte del consigliere; nè ha rivelato quando Misuzulu Zulu dovrebbe tornare in Sud Africa. Nel Paese, sovrani e capi tradizionali sono riconosciuti dalla Costituzione. Misuzulu Zulu è un monarca senza poteri esecutivi, ma esercita una profonda autorità morale ed è venerato dal suo popolo, circa 11 milioni di zulu, ovvero quasi un sudafricano su cinque.