ItaliaOggi, 30 giugno 2023
Gli ominidi si mangiavano a vicenda
Gli ominidi si mangiavano a vicenda. Un osso di gamba fossilizzato, recante segni di tagli eseguiti con strumenti di pietra, potrebbe rappresentare la prima prova di cannibalismo tra gli antichi esseri umani. Tuttavia, poiché la specie di appartenenza della tibia è ancora sconosciuta, non è possibile confermare se questi segni siano effettivamente indicativi di cannibalismo. Secondo un articolo pubblicato su Nature il 26 giugno, l’osso di ominide, datato a circa 1,45 milioni di anni fa, presenta tagli simili a quelli trovati su ossa di animali macellati risalenti a periodi approssimativamente simili. Tali segni sono situati in posizioni strategiche per la rimozione dei muscoli, suggerendo che siano stati eseguiti con l’intento di sminuzzare la carcassa per il consumo alimentare.
«La conclusione più plausibile è che, come gli altri animali, anche questi ominidi siano stati macellati per essere mangiati», ha commentato Briana Pobiner, coautrice dello studio e paleoantropologa presso lo Smithsonian Institution di Washington. Pobiner ha individuato i segni durante l’esame di una collezione di fossili presso i Musei Nazionali del Kenya a Nairobi, mentre era alla ricerca di tracce di morsi di animali. I segni lineari, lunghi pochi millimetri, sono stati rinvenuti su una tibia appartenente a una specie di ominide non identificata. Dopo aver escluso che si trattasse di morsi animali, Pobiner ha notato somiglianze con segni di taglio associati all’utilizzo di strumenti di pietra. Successivamente, le caratteristiche degli incisioni sono state confrontate con un database contenente circa 900 segni realizzati su ossa moderne, utilizzando una varietà di metodi, preparati da colleghi di Pobiner. Da tale analisi, è emerso che 2 dei 11 segni provenivano da morsi di leone, mentre gli altri 9 sembravano essere stati causati da strumenti di pietra, suggerendo che un ominide potrebbe aver macellato un altro. Gli autori dello studio hanno escluso altre possibili spiegazioni per i segni di taglio, come l’usura o le imperfezioni causate dalla manipolazione dell’osso dopo la sua scoperta.