ItaliaOggi, 1 luglio 2023
Gli extra dei deputati tedeschi
Quanto guadagnano i deputati a Berlino con le attività private? Non è vietato, ma devono denunciare al Bundestag, il Parlamento, ogni introito, spiegano nei dettagli come e da chi lo abbiano ottenuto. Non è una novità in assoluto, ma prima dovevano solo comunicare i guadagni oltre una certa cifra.
Con l’ultima legislatura, dal 2021, invece non importa quanto, bisogna rivelare tutto, anche se si tratta di pochi euro. Devono riempire un questionario di 23 pagine, e i controllori hanno esaminato in totale 17mila pagine consegnate dai 736 parlamentari. Dal primo luglio del 2022, la loro paga base è di 10323 euro e 29 cent, a cui si aggiungono 4583,39 euro per le spese.
Un Abgeordneter, come viene chiamato un parlamentare, può tenere conferenze a pagamento, se esagera ci si può chiedere quando abbia tempo di svolgere il suo lavoro da deputato, pagato con i soldi pubblici. E se viene invitato sempre da una società, c’è il sospetto che finisca per tutelare gli interessi economici di chi lo paga per farlo parlare a un’assemblea degli azionisti. Matteo Renzi ha ragione di sostenere di essere libero di fare quel che gli pare, ma in Germania non sarebbe lecito per un politico ricevere compensi da un paese straniero.
Durante la pandemia, si sono avuti diversi scandali politici: alcuni deputati si erano dati da fare per far comprare all’estero mascherine e vaccini, incassando la percentuale fissata per legge come mediatori. Sempre lecito, ma moralmente inaccettabile che guadagnassero milioni di euro mentre si moriva per il Covid. E furono costretti a dimettersi. Carriera finita.
Gerhard Schröder, sconfitto da Angela Merkel nel 2005, tornò a fare l’avvocato, ma si dimise da ogni carica, anche da deputato. Come il suo ministro degli Esteri, il verde Joschka Fischer, che aprì una società di consulenza internazionale insieme con Madeleine Albright, ex ministra degli Esteri di Bill Clinton.
Tutto normale? Gerhard e Joschka, furono accusati anche dai compagni di partito, di sfruttare i rapporti avuti durante l’attività politica. Schröder ottenne un milione di euro all’anno dalla russa Gazprom, controllata da Putin. E Fischer aveva seguito le scelte della Albright quando si decise di bombardare nel 1999 la Serbia di Milosevic.
Oggi Schröder non viene perdonato, a torto o a ragione, i socialdemocratici vogliono espellerlo dal partito, e gli hanno tolto l’ufficio e i collaboratori a cui avrebbe diritto come ex Cancelliere. L?ex ministro degli Interni, Otto Schily, oggi novantenne, decise di chiudere il suo studio legale, perché era costretto a comunicare le parcelle, senza i nomi dei clienti: ma sono pochi, spiegò, ed è facile capire chi sono, devo proteggere la loro privacy. Poi decise di chiudere con la politica attiva.
I primi dati sugli extra degli Abgeordente vengono pubblicati dalla Süddeutsche Zeitung, e i nomi di chi guadagna di più diranno poco agli italiani. Al primo posto troviamo il cristianosociale bavarese Sebastian Brehm con 3,5 milioni di euro. È tesoriere del suo partito, la Csu, e continua a dirigere lo studio di commercialista. Ha denunciato le parcelle dei 314 clienti, e non vede alcun conflitto di interesse: lo studio è quello di mio padre e di mio nonno, perché dovrei chiuderlo? Anzi, aggiunge, la mia attività privata mi aiuta nel lavoro da deputato, perché conosco la realtà economica e finanziaria del paese.
A sorpresa, al secondo posto, si trova la verde Ophelia Nick, sottosegretaria al ministero dell’Agricoltura, con un milione e 700mila euro che sono frutto di un?eredità: è la nipote di Hanns Voith, fondatore dell’omonima società che produce motori d’aereo e di navi. Frau Ophelia assicura di non prendere parte alle decisioni della società, si limita a incassare i dividendi.
Al terzo posto, ancora una signora, Sahra Wagenkencht, la discussa leader della Linke, il partito dell?estrema sinistra. Ha guadagnato 792 mila 961 euro, con i diritti d’autore dei suoi libri, e con le conferenze. È molto richiesta in Svizzera, e la sua parcella è di 10mila euro per un intervento. Il partito la vuole espellere, perché Sahra non sarebbe politicamente corretta, e arriva a ammettere che a volte ha ragione la destra. Per questo i suoi libri sono dei bestseller.