la Repubblica, 29 giugno 2023
La vita di Rosellina Archinto in 53 pagine
«Finalmente gli dissi, o io o lei, e lui scelse lei. Siamo rimasti amici e lui ha patito molto». Come la “bagatella” del suo lungo amore: «Nessuno mi ha voluto bene come me ne ha voluto lui». Lui è stato Leopoldo Pirelli, lo schivo grande industriale che tentò di cambiare i rapporti tra lavoratori e imprese, naturalmente senza riuscirci. Rosellina, nella sua scarna autobiografia famigliare non dice di sé una cosa fondamentale: Rosellina è molto bella, lo era, bionda, a seconda di chi ne ricorda il tempo della giovinezza edella maturità, e anche dell’età che continua, bella e completa: alta, bionda, occhi chiari, aristocratica, sempre sorridente. Con una Topolino rossa rumorosissima con cui ha girato il mondo, forse un po’ fracassona. Con una magnifica casa in via Santa Valeria, silenziosa e piena di cose belle, in cui mai vidi qualcuno che non fosse un simpatico e illustre ospite, diventata poi uno spazio eccessivo, venduta senza rimorsi e sostituita con la bella casa più piccola e nuova di zecca nel centro antico di Milano.
Pare un po’ strano, ma lei a novant’anni, continua a lavorare, e ha ricomprato il marchio Archinto dalla Rcs. E di sé dice quel che diceva sino all’ultimo, la regina d’Inghilterra II: «I am still alive. Il fatto di essere viva mi entusiasma» con la sola Francesca che sta continuando il suo lavoro. Lei di libri ne ha una valanga, chissà se le viene in mente di badare ai suoi vecchi libri, tanto ne sta immaginando altri, anche se ormai chi è più in grado di scrivere le meraviglie, per esempio, delle lettere d’amore, ciò che abbiamo forse per sempre perduto e che potrebbero essere le ultime. Delle lettere recuperate lei ha fatto la forza del suo catalogo.
Mi rifiuto di rispondere di Dashiell Hammett, lettere alla commissione per le attività antiamericane; Jean Cocteau: Lettere a Jean Marais; Anna Maria Ortese: Bellezza, addio. Lettere a Dario Bellezza 1972-1992; Erich Maria Remarque, Marlene Dietrich: Dimmi che mi ami; Cosima Wagner, Friederich Nietzsche: Un’amicizia, forse. E poi tutti gli altri scovati con passione e pazienza, poi Truman Capote, Paul Celan, Antonin Artaud, Guillaume Apollinaire… Uno dei tanti rami della passione editoriale di Rosellina Archinto, dall’infanzia al saggio, dalla poesia ai viaggi.
Continua a lavorare e di sé dice: “Il solo fatto di essere viva mi entusiasma”
Cavaliere
Rosellina Archinto, 90 anni oggi, è stata nominata nel 2015 Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore