Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  giugno 28 Mercoledì calendario

È di Klimt l’opera più cara d’Europa

Gli ultimi saranno i primi. L’ultimo ritratto dipinto da Gustav Klimt nel corso della sua vita, la Dama con ventaglio (Dame mit Fächer), è stato venduto ieri all’asta da Sotheby’s a Londra per la cifra (record in Europa) di 85,3 milioni di sterline, vale a dire la bellezza di 99,20 milioni di euro. Si tratta di un capolavoro che, in qualche modo, ha coronato un’intera esistenza: il quadro era ancora sul cavalletto, nel suo atelier di Vienna, quando il maestro morì, il 6 febbraio del 1918. Klimt aveva appena 55 anni ed era all’apice del suo splendore. Secondo Helena Newman, responsabile mondiale di Sotheby’s per l’arte impressionista e moderna, in questo quadro l’artista aveva cercato di forzare ulteriormente la mano, in «un tour de force tecnico pieno di sperimentazioni che superano i limiti», per «un’accorata ode alla bellezza assoluta». L’identità della donna ritratta, in un tripudio di decorazioni orientali, è rimasta ignota agli studiosi. Rimane un mistero anche l’identità dell’acquirente, un collezionista di Hong Kong che ha usato un’intermediaria professionista, Patti Wong.

IL RIVALE
È stato quindi battuto il primato della scultura Walking Man I di Alberto Giacometti, che nel febbraio 2010 era stata venduta a 65 milioni di sterline (75,63 milioni di euro) sempre da Sotheby’s. L’Empire des Lumieres di René Magritte ha invece toccato presso la stessa casa d’aste quota 59,4 milioni di sterline (69,11 milioni di euro). Il primato assoluto, e quindi mondiale, spetta però di diritto a Leonardo da Vinci, e al suo Salvator mundi, venduto da Christie’s a New York nel novembre 2017 per l’equivalente di 410 milioni di euro. Anche il Ritratto di Adele Bloch-Bauer II, del maestro viennese, era passato di mano per circa 80 milioni di euro da Christie’s a New York nel 2006. Ma nel mondo dell’arte gira voce che altri due ritratti di Klimt siano stati ceduti tra privati per oltre 91 milioni di euro ciascuno.Nel corso dell’asta di ieri nella capitale britannica sono stati battuti molti capolavori assoluti, come un ritratto di Madame Lili Grenier di Henri de Toulouse-Lautrec, una Femme à la robe jaune della grande Tamara de Lempicka. E ancora: quadri di Pierre-Auguste Renoir, René Magritte, Wassily Kandinsky, Camille Pissarro, Claude Monet.C’era persino una celeberrima Onda di Katsushika Hokusai, e un’opera senza titolo di Jean-Michel Basquiat, artista sempre molto in voga, un dipinto di Pablo Picasso, Deux musiciens. Ma – a parte Klimt – l’artista che ha fruttato la maggiore quotazione è Lucian Freud, artista britannico nipote del fondatore della psicanalisi, sempre molto ammirato e non solo a Londra. Il suo Interno notte è stato battuto per 11 milioni di euro. Sempre bene anche Alberto Giacometti: il suo Buste de Diego au col roulé è passato di mano per 6,40 milioni di euro.