Corriere della Sera, 27 giugno 2023
In Italia il record di longevità
ROMA Siamo i più anziani d’Europa, secondi nel mondo solo al Giappone. Abbiamo 187 anziani ogni 100 giovani, quello che in statistica viene definito la piramide rovesciata. Ma abbiamo anche un altro record europeo: siamo il Paese con la più alta aspettativa di vita alla nascita. È la fotografia del rapporto «Noi Italia» dell’Istat.
Nel 2022, la speranza di vita alla nascita della popolazione residente italiana è di 80,5 anni per i maschi e di 84,8 per le femmine. Si vive mediamente più a lungo al Centro-Nord, con un picco nella provincia autonoma di Trento, dove la speranza di vita è di 81,9 anni per i maschi e 86,3 per le femmine. Il valore minimo della speranza di vita si ha in Campania, sia per i maschi (78,8 anni), sia per le femmine (83,1 anni).
I neet e gli abbandoni
Un altro dato salta agli occhi: in Italia più di uno studente su dieci tra i 15 e i 19 anni, oltre l’11%, abbandona gli studi superiori. L’altro numero, subito dopo, è che quasi un giovane su cinque tra i 18 e i 24 anni (il 19%) appartiene alla categoria dei cosiddetti neet, ovvero ragazzi che non studiano e non lavorano. Aggiungiamo: nel 2022 la quota di adulti tra i 25 e 64 anni con al massimo la licenza media è di quasi il 40% (37,4%). E sono di più gli uomini (40,1%) che le donne (34,8%). L’investimento nell’istruzione rispetto al prodotto interno lordo è sotto la media europa: 4,1%, il nostro, contro una media del 4,9%
I treni e le auto
Un triste primato, quello dell’Italia, che coinvolge i nostri ragazzi e che mette in luce un Paese che in generale fatica a mettersi al passo dell’Europa. Un indicatore infrastrutturale per capire: soltanto il 6% della nostra rete ferroviaria è ad alta velocità. E, di conseguenza, siamo il Paese più motorizzato d’Europa, con 675 vetture ogni mille abitanti. Non deve stupire perciò che l’anidride carbonica aumenti di anno in anno.
I cittadini stranieri
All’inizio del 2022, in Italia, risiedevano circa 5 milioni di cittadini stranieri (141 mila in meno rispetto all’anno precedente), comunitari e non comunitari, che rappresentano l’8,5% del totale dei residenti. L’83,8% dei cittadini stranieri residenti in Italia si concentra nel Centro-Nord e lo si vede dai permessi di soggiorno dei cittadini non comunitari: circa l’85% è stato rilasciato o rinnovato nel Centro-Nord, soprattutto in Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto. L’incremento dei nuovi flussi di ingresso ha riguardato, invece, soprattutto il Sud e le isole.
L’acqua perduta
È uno scandalo che si perpetua ormai da anni: le nostre reti idriche sono un colabrodo. Perdiamo il 42% dell’acqua. Lo 0,1% della popolazione residente (quasi 65 mila abitanti) abita in 15 Comuni in cui è, addirittura, completamente assente il servizio pubblico di distribuzione dell’acqua potabile.
I femminicidi
Lo sappiamo da tempo: le donne che vengono uccise, nella maggior parte dei casi perdono la vita per mano del partner o dell’ex. L’Istat ce lo conferma: sono il 58,8%. Il 25,2% viene ucciso da un parente, nel 5% dei casi da un conoscente. Solamente nell’11% dei casi non c’era alcun legame con la vittima.