la Repubblica, 26 giugno 2023
Intervista a Levante
La aspettano fuori dall’albergo, a Roma il sole è a picco. Selfie, abbracci. Giubbotto gigante sulla mini, gambe lunghe, sorriso da bambina, i capelli tornati castani scuri tirati su, Levante è bellissima.
Nel video del nuovo singolo Canzone d’estate,arriva in Rolls Royce nella villa con piscina e finisce per diventare lei il pranzo: nuda, è sdraiata su un tavolo, con le foglie di radicchio dove non dovrebbero stare. «L’ha pensato Giacomo Triglia, fa ridere», racconta la cantante siciliana, «si è ispirato al film di Greenaway Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante, ma il brano parla di un amore finito, ha un gusto retrò, potrebbe essere la canzone di un film degli anni 60. L’ho scritta con Edwyn Roberts e Andrea Bonomo, era lì in un cassetto e non è finita nelle mani di nessuno perché piaceva di più a me». L’aspetta un tour con le canzoni dell’album Opera futura che parte il 9 luglio da Matera, (tra le date Roma il 22 luglio, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica). Culminerà con il concerto evento il 27 settembre all’Arena di Verona. Il passaggio dal blorange (il biondo aranciato che ha fatto notizia a Sanremo) al castano scuro della Levante classica, è stato preceduto da un video ironico pieno di amici (Amadeus: «Ma proprio al mio festival dovevi farti bionda?», Colapesce Dimartino, Fiorello, Linus, Paola e Chiara, Pilar Fogliati e Valerio Lundini). Levante, all’anagrafe Claudia Lagona, 36 anni, sorride: «Non ero andata dal parrucchiere per farmi bionda, ma per scaldare un po’ il mio colore. Poi ci siamo fatte prendere la mano». E mostra il video del ritorno a casa, mentre saluta il compagno Pietro, sbalordito, che dice: «Tu sei totalmente pazza».
Al netto del colpo di testa, le è dispiaciuto delle critiche sui social?
«Più che altro ero stupita. Perché dopo dieci anni di duro lavoro, si stavano concentrando solo su questo? Poi ho capito, avevo abituato le persone a volermi bene con quella immagine. Mettiamoci la canzone Io vivo,sul desiderio del desiderio… Sapevo che mi sarei messa nei guai a svelare un pensiero così complesso, e tutto al quadrato: la depressione post partum e il sogno erotico».
Più i capelli: ma si piaceva?
«Volevo cambiare... A dicembre a Sanremo alla serata dei titoli delle canzoni saluto Gianni Morandi, che conosco benissimo. Non mi riconosce. Mi sono detta: sarà una tragedia. Se neanche lui, che si scrive con mia madre, capisce che sono io, la gente a casa che dirà?».
Facile: “Meglio mora”. Cosa rappresenta il tour?
«Mi rimette in equilibrio con la psiche e il corpo, il palco è il luogo dove ho sempre sognato di stare. Per me è una grande felicità, poi partirò per quello autunnale, non mi voglio fermare. Ho bisogno di esprimermi».
Sempre stata così inquieta?
«Coltivo la creatività, in qualunque modo, per esempio ho sempre cucito. E poi c’è la scrittura, tanti hanno letto i miei libri (Se non ti vedo non esisti, Questa è l’ultima volta che ti dimentico) senza sapere che canto».
Aveva un modello femminile?
«Tralasciando quelli di casa, Carmen Consoli, fonte di ispirazione. Lei era la siciliana che ce l’aveva fatta, da isolana pensi che tutte le fortune siano oltre lo stretto di Messina.
Nell’era digitale raggiungi l’altra parte del mondo, ma lei, prima, e col talento, era la cantautrice arrivata».
Da ragazzina come si sentiva?
«Avevo accumulato esperienze, la morte di papà mi ha segnato. Poi il trasferimento: arrivavo da Palagonia, paesino di 17mila anime, a Torino,città dove perdersi. Mi sono sentita diversa e poco capita, le compagne di scuola avevano altre ambizioni, non saprei quali… La discoteca».
E lei?
«Leggevo. Pensavo a suonare, studiare, scrivere. Avrei voluto essere più leggera. Gli ultimi dieci anni sono stati una grande rivincita, sono diventata quella che sono anche grazie ai pesi che mi porto. Mia mamma ha un bellissimo equilibro tra l’essere sensibile e leggera, è deiPesci, sa vivere bene».
Nel video di “Canzone d’estate” fa la diva: è a suo agio col corpo?
«Per tantissimi anni ho rifiutato la mia femminilità, non so per quale motivo, magari mettevo i tacchi con i calzettoni, era un modo mio di sbattere in faccia le gambe e il corpo… Essere belle e intelligenti cozzava un po’, non ti prendevano sul serio. Oggi me ne frego».
L’esperienza in giuria a “X factor”?
«Formativa. Ho capito che non puoi essere te stessa. Mi commuovo, sono emotiva, non sarò mai litigiosa. Se lo dovessi rifare prima parlerei con gli autori. Diciamo che è stato bello e quando è finito è stato bellissimo».
Col suo compagno Pietro Palumbo com’è andata?
«L’ho incontrato a una festa dove non dovevo andare. Stava scrivendo, alza lo sguardo, mi presento. Resto secca.
Bello come pochi, ho pensato: sarà femminaro. E invece la cosa più bella è che è profondo, serio, non giudicante. Ho pensato: se farò un figlio, lo faccio con lui».
Ed è nata Alma Futura. Che pensa delle posizioni del governo sulle famiglie Arcobaleno?
«In certe cose sono come i bambini, fatico a capire le cose brutte del mondo. Forse sono un’utopista, ma sarebbe tutto semplice: perché non dobbiamo avere gli stessi diritti? Se gli altri vivono la propria vita onestamente cosa vi tolgono? Fatico a capire restrizioni e pregiudizi».
Cosa le fa più paura?
«Perdere la mia libertà».