Corriere della Sera, 25 giugno 2023
Oligarchi in fuga da Mosca
L’insurrezione militare contro l’esercito russo e la marcia (poi fermata) verso Mosca del gruppo paramilitare Wagner hanno portato ieri a un insolito aumento dei voli con i jet privati da Mosca verso l’estero, in particolare Turchia e Azerbaigian.
Il sabato è tradizionalmente una giornata «tranquilla» per l’aviazione business, con le attività lavorative ferme e le famiglie dei miliardari già nelle località di vacanza. Questo, a leggere i trend storici, anche in Russia. Ma dalla mattina fino al tardo pomeriggio di ieri almeno quindici jet privati hanno lasciato l’aeroporto di Vnukovo, uno degli scali di riferimento della capitale russa, per dirigersi fuori dai confini nazionali, verso Istanbul, Bodrum, Baku, Tel Aviv e Dubai. Lo confermano i tracciati delle piattaforme specializzate, a partire da FlightRadar24.
Tra questi, come hanno segnalato diversi osservatori, il Bombardier BD-700 Global Express di proprietà dell’oligarca Arkady Rotenberg, fondatore della più grande società di realizzazione di gasdotti del Paese, che è poi atterrato a Baku. Da Vnukovo – con destinazione Istanbul – è partito anche un Gulfstream G650 che viene attribuito a Vladimir Potanin, altro miliardario vicino al presidente russo Vladimir Putin. Mentre un Embraer Legacy 600 ha raggiunto Bodrum, sud-est della Turchia. Anche se gli osservatori hanno parlato sui social di «fuga» degli oligarchi russi al momento non è possibile confermare chi ci fosse a bordo: se gli stessi miliardari o soltanto i loro familiari. L’eventuale ritorno alla base potrebbe fornire un’indicazione sulla natura del viaggio.
Da quando l’esercito di Mosca ha invaso l’Ucraina gli spazi per muoversi dei russi si sono ristretti: c’è il divieto dei voli diretti con l’Europa e gli Stati Uniti, mentre Sud America e Asia vengono ritenute non sufficientemente affidabili. Per questo da sedici mesi gli oligarchi e i loro cari si muovono con gli aerei business verso la Turchia, verso Israele, verso gli Emirati Arabi Uniti. Oppure sfruttano Belgrado per poter visitare l’Europa prenotando voli di linea: la Serbia è l’unico Paese del continente europeo ad avere ancora i collegamenti diretti con la Federazione.
Le piattaforme specializzate nel tracciamento ieri non mostravano anomalie nelle attività delle compagnie russe e degli aeroporti. Mentre variazioni sensibili si notavano sui prezzi dei voli di linea da Mosca e San Pietroburgo verso l’estero per i prossimi due giorni: su alcune tratte i biglietti sono più che raddoppiati in poche ore e questo di solito avviene in conseguenza di un picco delle prenotazioni.