Corriere della Sera, 23 giugno 2023
Il figlio di Bob Kennedy è una grana per Biden
Sostiene che i vaccini anti Covid sono una tragica truffa orchestrata da Bill Gates e Anthony Fauci per arricchirsi. Paragona l’obbligo vaccinale al Terzo Reich e la vaccinazione dei bimbi all’Olocausto. Per la guerra in Europa assolve Putin (che avrebbe proposto due volte accordi non accettati da Kiev) mentre accusa Zelensky per l’invasione russa del suo Paese, avendo forse dimenticato di aver premiato meno di due anni fa, con la sua fondazione, il presidente ucraino. Tra le teorie cospirative che sostiene, ci sono quelle sugli assassini di suo zio, il presidente JFK ucciso a Dallas nel 1963 e di suo padre, Robert Kennedy, morto cinque anni dopo a Los Angeles per mano del killer Sirhan Sirhan: omicidi secondo lui decisi dalla Cia (il primo certamente, il secondo probabilmente).
Con questo pedigree di teorie cospirative, accuse sconclusionate e posizioni contraddittorie (oggi è filorusso mentre nel 2016, fan di Hillary Clinton, fu tra i più violenti accusatori di Putin per il Russiagate), la candidatura alla Casa Bianca annunciata ad aprile da Robert Kennedy Jr (uno degli 11 figli di RFK) sembrava irrilevante: il gesto di risentimento per il disinteresse del partito democratico nei suoi confronti, una figura della famiglia Kennedy isolata anche dagli stessi membri del clan, quasi tutti schierati con Biden e lontani dalla cultura dei complotti del congiunto.
Gli ultimi sondaggi, però, dicono che, anche se il presidente democratico è nettamente in testa nelle rilevazioni, RFK Jr riesce comunque a raccogliere il consenso di una fetta rilevante dell’elettorato democratico, dal 16 al 20 percento. Di più: il livello di gradimento nazionale del personaggio (sganciato dalle intenzioni di voto) è addirittura più elevato di quello di Biden e di Trump.
Effetto delle sue posizioni in parte gradite ai conservatori e del fatto che i trumpiani, consapevoli della debolezza di Donald, hanno molto corteggiato questo strano Kennedy no vax che è diventato improvvisamente un beniamino dell’ultradestra, da Steve Bannon ad Alex Jones, passando per Roger Stone. Cercano tutti di dimenticare che su alcuni temi (dall’aborto all’ambiente) Kennedy Jr. ha posizioni progressiste, preferendo concentrarsi su ciò che condividono: dall’antiglobalismo, alle visioni simili al cospirazionismo QAnon non solo sulla pandemia, ma anche sul cosiddetto deep state: la Cia che «andrebbe frantumata in migliaia di pezzi sparpagliati al vento».
Star di televisioni e siti conservatori che lo sostengono per aumentare la confusione in campo democratico e far emergere la fragilità di Biden, RFK Jr è stato addirittura costretto a smentire l’ipotesi di un suo ticket bipartisan come vice di Trump. Appoggiato (e finanziato) anche da molti leader della Silicon Valley, da Jack Dorsey a Elon Musk che gli ha aperto le porte del suo megafono Twitter, il 69enne Robert Jr, elegante, occhi azzurri profondi e un nome che ancora suscita emozione in molti americani, sta ottenendo consensi anche da ambienti democratici che non condividono le sue posizioni, ma vorrebbero liberarsi di Biden.
Per un presidente comunque fragile e che probabilmente verrà sfidato da Trump in un incerto testa a testa, un fattore di disturbo da non sottovalutare: soprattutto se, come ha già fatto Cornel West, anche RFK Jr, una volta sconfitto alle primarie democratiche, si presenterà comunque, come indipendente, alle presidenziali.