ItaliaOggi, 22 giugno 2023
Nel Michigan, se un obeso non riesce più a fare il suo lavoro perché troppo grosso non può essere licenziato
Fino a tempi relativamente recenti, il merito doveva essere, almeno in teoria, la primaria considerazione in materia di assunzioni e di promozioni aziendali. Poi, per riparare ad alcuni torti storici, sono state create, specialmente nei paesi anglosassoni, alcune «protected categories» che dovevano essere favorite nell’assunzione e protette dal licenziamento.
Il fenomeno, nato inizialmente per questioni razziali, è più evidente negli Stati Uniti, nel Canada e nella Gran Bretagna. L’Unione europea, forse per via della sua composizione disomogenea, è stata meno attiva nel campo.
C’è stato poi un vero boom di queste iniziative. A livello politico sono piaciute, anche perché, forse cinicamente, da una parte dimostrano «attivismo sociale» e dall’altra sono un utile meccanismo per ampliare il bacino elettorale.
Così, ormai le categorie soggette a questo tipo di protezioni speciali comprendono, in Canada, per esempio, i casi di discriminazione sulla base di: razza o colore, origine nazionale o etnica, religione, età, gender, stato civile, caratteristiche genetiche, capacità fisica e, in alcune circostanze, precedenti condanne criminali.
La situazione è ancora più complicata negli Stati Uniti, dove una sorta di limitata sovranità dei singoli Stati permette a questi ultimi di legiferare in materia. Infatti, alcuni anni fa lo stato del Michigan, nel centro-nord del Paese, ha introdotto estese protezioni per la categoria degli «overweight», le persone in sovrappeso, eliminando la possibilità per un datore di lavoro di discriminare la categoria, per esempio, licenziando un dipendente per aver raggiunto un grado di obesità tale da interferire con la sua capacità di condurre il lavoro.
Ora, siccome i dati del governo Usa indicano che la proporzione di adulti americani overweight, o francamente obesi, supera ampiamente il 70%, non sorprende che cresca l’interesse per la legislazione in merito.
Simili leggi sono state adottate in una serie di importanti città, comprese Washington D.C. e San Francisco. Perfino New York City, poche settimane fa ha approvato una legge locale che crea la categoria protetta degli overweight.
La mossa del consiglio comunale newyorkese ha gettato nel panico molte industrie della città in cui la silhouette dei dipendenti è un aspetto importante, come quelle della moda e dello spettacolo o anche gli operatori di palestre e di fitness center, nonché le stesse cliniche che trattano i problemi dell’obesità. Per non parlare, ovviamente, delle aziende che lavano i vetri dei grattacieli…