la Repubblica, 21 giugno 2023
Biografia di Arda Guler
Scettro. È il significato di Arda, nome di battesimo di Güler, il trequartista turco del Fenerbahçe scelto dal Milan per rimpiazzare De Ketelaere e Brahim Diaz, rientrato al Real dopo il prestito. Allo scettro, simbolo di potere, Arda preferisce il pallone, con cui vuole regalarsi un futuro da protagonista nel calcio che conta. Ha chiuso il campionato al secondo posto, con 4 gol e altrettanti assist in 20 partite. Mica male per il teenager che a 18 anni ha già scritto la storia della sua nazionale: gli sono bastate giusto 4 presenze per diventare il più giovane marcatore della Turchia. Il gol capolavoro (tiro a giro all’incrocio) del 2-0 contro il Galles – valido per le qualificazioni a Euro 2024 – non ha fattoaltro che alimentare in patria il mito del baby fenomeno che ricorda Messi (“Arda Güler, the turkish Messi”, si legge nello striscione esposto lo scorso anno da un tifoso nel derby di Istanbul contro il Galatasaray). Mancino, abile in fase d’impostazione e rapido nel dribbling, si esalta sulla trequarti, soprattutto sulla destra, da dove spesso rientra sul piede forte per poi calciare.I primi passi da giocatore ad Ankara, insieme a papà Umit – orasuo procuratore – che lo allenava in casa facendogli calciare i palloncini. A nove anni l’inizio della carriera, al Genclerbirligi, una delle squadre della capitale. Poi la chiamata del Fenerbahçe, che nel 2019 lo ha inserito nelle giovanili. Due anni dopo era in prima squadra. Nel 2021 l’esordio in una sfida europea, nella gara dei play off di Europa League vinta 1-0 contro l’Helsinki. Al debutto nella massima serie turca, contro l’Antalyaspor, si è presentato sfornando un assist. Nel marzo del 2022, appena diciassettenne, è diventato il marcatore più giovane della storia della Super Lig, prima di ereditare da Mesut Özil la maglia numero 10, molto cara ai tifosi del club, in passato appartenuta alla leggenda brasiliana Alex de Souza. Ha chiuso la stagione da uomo partita nella gara di Coppa nazionale vinta 2-0 contro l’Istanbul Basaksehir. Neanche il tempo di ambientarsi tra i professionisti (in due stagioni si è preso le chiavi della manovra offensiva del club di Istanbul) che sono piombati su di lui i top club da tutta Europa: è testa a testa tra i rossoneri e il Barcellona, che in Güler ha rivisto le movenze di chi la storia, dalla cantera ai Mondiali in Qatar, l’ha già scritta. Ora tocca a lui, da capire se in Italia o in Spagna, senza dimenticare l’Inghilterra, dove piace ad Arsenal e Liverpool. Il nodo da sciogliere è il contratto: scadenza nel 2025 e 17,5 milioni di clausola rescissoria, dietro alla quale si nascondono gli altissimi costi di commissione imposti dalla famiglia che lo rappresenta. Un groviglio in cui Geoffrey Moncada, il capo osservatori del Milan, e Giorgio Furlani, l’ad, vogliono battere la concorrenza per allontanare lo spettro di un facile rimpianto.