Il Messaggero, 20 giugno 2023
Gli esami di maturità
ROMA Gabriele D’Annunzio e Italo Svevo, la guerra in Ucraina e l’intelligenza artificiale: sono soprattutto questi gli argomenti su cui i maturandi hanno trascorso le ultime settimane, durante il ripasso in vista dell’esame di Stato. Ora il tempo è scaduto, si fa sul serio: domani si parte con la prova scritta di italiano, su cui il toto-tracce nelle ultime ore si sta scatenando per individuare l’autore o il tema di attualità più quotato. Quest’anno saranno complessivamente 536.008 i candidati, 521.015 interni e 14.993 esterni, per circa 27.895 classi coinvolte, che dovranno vedersela con 14000 commissioni. Si inizia con lo scritto di italiano e il giorno dopo si va avanti con il secondo scritto, quello di indirizzo, vale a dire ad esempio la versione di latino al liceo classico e il compito di matematica allo scientifico. Ogni indirizzo avrà la sua prova che, dopo il Covid, torna ad essere nazionale, ma differente da indirizzo a indirizzo: i candidati liceali sono 267.758, quelli degli istituti tecnici sono 173.892 e nei professionali sono 94.358. Una volta superate le prove, le commissioni procederanno con la correzione e poi inizieranno gli orali. Si tratta di un ritorno al passato visto che, dal 2020, l’esame di maturità è stato modificato diverse volte: prima con una sola prova, quella orale, e poi con l’aggiunta di un solo scritto e infine con la seconda prova preparata dai docenti interni alla scuola. E le commissioni di esame erano composte solo da professori interni alla classe, ad esclusione del presidente sempre esterno. Quest’anno anche le commissioni tornano al passato: per metà esterne e per metà interne. Un aspetto non trascurabile per i maturandi visto che il docente esterno non conosce gli studenti e per loro rappresenta un’incognita.IL TOTO-TEMAPer contenere le ansie, si gioca con il toto-tema cercando di indovinare la traccia d’esame e che, anche se dovesse deludere le aspettative, comunque sarà servito a ripassare gli argomenti principali. Per l’analisi del testo, nell’ambito della prosa del periodo compreso tra l’800 e il 900, secondo un sondaggio di skuola.net, i ragazzi scommettono al 52% su Gabriele D’Annunzio, seguono Giovanni Verga e Alessandro Manzoni, entrambi indicati da uno studente su 5. Italo Svevo, tra gli autori novecenteschi, è dato per favorito da oltre 4 maturandi su 10 a cui seguono Luigi Pirandello, con il 23% dei consensi, e Italo Calvino con il 16%. Se invece il Ministero dovesse proporre l’analisi di una poesia, il più indicato dai maturandi è Giuseppe Ungaretti con il 21% di voti, seguono Eugenio Montale con il 18% e Giovanni Pascoli con il 15%. Per più di un ragazzo su 3 resta comunque forte la paura che possa uscire un autore contemporaneo o in qualche modo sconosciuto alla maggior parte dei ragazzi, perché poco affrontato in classe. Tra i maturandi risuona ancora, infatti, il nome di Claudio Magris che, sconosciuto tra i banchi di scuola, nel 2013 venne proposto con “L’Infinito viaggiare”. Stesso timore suscitano i “Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni: era il 2017 quando all’esame di Stato venne proposto l’autore che scatenò polemiche tra favorevoli e contrari. Solo un candidato su 5 invece considera possibile la presenza nel carnet degli autori presenti nelle tracce di un nome femminile: sarebbe la prima volta. Tra le altre tipologie di scritti ci sono anche i temi di argomento, per la parte storica i candidati hanno analizzato tutte le ricorrenze e gli anniversari: uno su 3 punta tutto sugli 80 anni dalla caduta del Fascismo. Oltre 1 su 5 indica invece i 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione Italiana: è stata studiata nelle scuole con diversi approfondimenti e potrebbe rappresentare una buona occasione per scrivere un tema per argomentato. Qualora fosse presente nelle proposte del ministero di viale Trastevere, potrebbe rappresentare quindi una delle tracce più scelte tra gli studenti. Attesa, anche se con meno convinzione, una traccia sugli 80 anni dalla Campagna di Russia, nella Seconda Guerra Mondiale, o sui 60 anni dal famoso discorso di Martin Luther King, che risale all’agosto del 1963, in cui venne pronunciata la celebre frase “I have a dream": entrambe le ipotesi raccolgono il 10% dei voti. Tra le ricorrenze legate invece ai personaggi famosi ci sono i 70 anni dalla morte di Stalin, i 50 anni dalla morte di Pablo Picasso, la cui mostra a Roma quest’anno ha attirato migliaia di classi anche da tutta Italia, e i 100 anni dalla nascita di Don Milani. Tra le tracce di attualità tiene banco, anche quest’anno, la guerra in Ucraina, ritenuta molto probabile per un maturando su 4. Seguono argomenti come il Metaverso e l’Intelligenza Artificiale nell’era di Chat GPT: a scommetterci è il 16% dei maturandi, anche perché si tratta di argomenti vicini ai giovani e che, negli ultimi mesi, sono stati trattati da diverse angolature. Rimane alta, tra gli studenti, anche l’attesa per un tema sull’incoronazione di Re Carlo III.Lorena Loiacono