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 2023  giugno 20 Martedì calendario

Come funziona il sottomarino che porta al Titanic

Il miliardario appassionato di imprese impossibili, il pilota di sommergibili chiamato “Mr Titanic”, il ceo e fondatore della Ocean Gate, la società che alla cifra di 250mila dollari offriva «una occasione per uscire dalla vita di tutti i giorni e scoprire qualcosa di veramente straordinario». Sono i primi nomi dei possibili passeggeri del Titan, il sottomarino da cinque posti della OceanGate Expediction scomparso mentre si sta avvicinando al relitto del Titanic situato a 3.800 metri di profondità.
Mentre proseguono le ricerche c’è ancora molto riserbo su chi fosse a bordo del mezzo: il primo nome, confermato dai parenti, è quello del miliardario britannico di 58 anni Hamish Harding a capo della Action Aviation, società legata all’aviazione con sede negli Emirati Arabi. Lo stesso Harding, appassionato di spazio e avventure, aveva condiviso poco prima sui social tutta la sua gioia per prendere parte all’esplorazione dell’antico relitto.
Con lui anche Paul-Henri Nargeolet, 76 anni, forse uno dei maggiori esperti al mondo di Titanic. Ex membro della marina francese per 25 anni, Nargeolet era colui che guidò il Nautilus, piccolo sottomarino che nel 1987dopo le prime scoperte confermò la presenza della nave e permise dopo 34 diverse immersioni di recuperare oltre 1800 oggetti del Titanic. In attesa di conferme sulla sua reale presenza sul mezzo, alcuni parenti hanno confidato che prima di partire «non si fidava di questo nuovo sottomarino in materiale composito e con oblò da 60 centimetri, ma ci sarebbe andato lo stesso per la bellezza della spedizione».
L’altro passeggero sembrerebbe essere, ma il condizionale è obbligatorio, il ceo della OceanGate Expedition, l’ingegnere aerospaziale Stockton Rush. Dal 2010 l’inizio del suo sogno: lui che voleva andare nello spazio ma non poteva per problemi alla vista, scelse di aprire le porte del turismo di profondità per permettere a persone facoltose di essere «uno dei pochi a vedere con i tuoi occhi il Titanic».
Quelli della Ocean Gate sono infatti oggi gli unici mezzi commerciali in grado di arrivare a poca distanza dallo storico scafo: offrono un pacchetto di “otto giorni sette notti” sul sottomarino per cinque persone, con tanto di wi-fi e bagno disponibili. Costo a passeggero, quasi 250mila dollari, oltre un milione per ogni discesa negli abissi.
Rush e i suoi avevano già fatto più spedizioni, finora operate con successo, raccogliendo anche materiali video utili per la ricerca scientifica. Sul sito della società si legge che la missione in corso era prevista dal 12 al 20 giugno: solitamente, prima di ogni immersione, ai turisti veniva fatto un briefing e un corso di sicurezza per poi immergersi per qualche ora, anche dieci talvolta.
A bordo tutti i comfort: dalla compagnia avevano fatto sapere con un tweet pochi giorni fa che le comunicazioni e Internet erano garanti “grazie al sostegno dei satelliti Starlink” di Elon Musk. Sempre Rush in precedenti interviste aveva specificato che i turisti disposti a pagare tali cifre erano solitamente «per metà ossessionati dal Titanic, per l’altra grandi appassionati di profondità oceaniche». In questo caso con lui c’erano entrambi, miliardari ed esperti.
Quando lanciò il suo programma, Rush ricordò di essersi ispirato dalla lettura di un articolo che diceva come «ci sono tre parole in lingua inglese che sono conosciute in tutto il Pianeta e sono Coca-Cola, Dio e Titanic». Per questo, complice il fascino e il successo del film di James Cameron, aveva puntato tutto sul Titanic, aumentando la capacità dei sottomarini da due a cinque persone e dotandoli di vetri lisci per poter osservare i segreti di quella nave che per molti, lui compreso, era una grandissima passione.