Corriere della Sera, 19 giugno 2023
Biografia di Alessandro Buongiorno
Dalla spiaggia di Palma di Maiorca al debutto in Nazionale «senza sbagliare quasi nulla», come dice il c.t. Mancini. Tecnicamente, Alessandro Buongiorno era l’ultimo arrivato di questa Nations League, richiamato dopo il pre ritiro in Sardegna solamente per l’improvviso forfait dell’interista Bastoni, fermato dalla febbre. E invece la prima da titolare di uno dei capitani del Torino (è cresciuto nel vivaio e a Superga il 4 maggio ha letto lui i nomi degli Invincibili) ha consegnato alla Nazionale un difensore centrale duttile, concentrato, di personalità. Un dottore in Economia di 24 anni con le idee chiare, che dopo la decisione del gol annullato all’Olanda esulta come un matto: «Sì – sorride Buongiorno – ero molto contento: ci tenevo tantissimo a far bene e a portare a casa la partita. Per me è stata una settimana un po’ particolare, sono arrivato in Nazionale di notte, il giorno prima della partita con la Spagna: così ho dovuto ritrovare la concentrazione, rimettere in ordine le idee. E sono contentissimo di esserci riuscito: inizialmente l’emozione l’ho sentita, ma i compagni sono stati splendidi e mi sono messo subito tranquillo: Acerbi dice che ora dipende solo da me? Sì, con il duro lavoro quotidiano fisico e mentale».
Tra le cose che colpiscono di Buongiorno, oltre alla dialettica da universitario e alla personalità con il pallone tra i piedi, c’è la capacità di passare dalla difesa a 3 del Toro di Juric a quella a 4, senza battere ciglio: «Per me non fa differenza, anche perché quando ci sono giocatori intelligenti che si aiutano molto, è tutto più facile. Quindi ringrazio anche i compagni, spettacolari». La vacanza può cominciare sul serio: l’ultimo arrivato tornerà molto utile.