Corriere della Sera, 17 giugno 2023
Un musical per la Carrà
Domani Raffaella Carrà avrebbe compiuto 80 anni. Nessuno di noi però ha il ricordo di lei anziana, 78enne, l’età che aveva quando è scomparsa il 5 luglio 2021. Per tutti noi lei è «Fiesta» e «Rumore», «Tuca Tuca» e «Come è bello far l’amore da Trieste in giù».
Un omaggio alla nostra grande artista arriva dalla Spagna, dove Raffa è una leggenda: ieri a Madrid è stato presentato in anteprima mondiale, il musical «Bailo Bailo» che andrà in scena il 2 novembre nella capitale spagnola. Uno show con tutte le canzoni che hanno segnato la carriera della Carrà, pur non essendo un musical sulla sua vita. Ma ispirato a lei, «alla sua energia, alla sua vitalità, al senso di libertà che ha regalato a tante generazioni» dicono attori e regista. Al Teatro Capitol, sulla Gran Via di Madrid, diventata una vera Broadway, arriva anche l’ambasciatore italiano a Madrid a testimoniare l’amore infinito che quel Paese nutre ancora per la nostra Carrà.
Un amore che la gente italiana le ha dimostrato fino all’ultimo, un po’ meno le istituzioni. La Rai per esempio non ha mai mandato in onda uno speciale dedicato alla grande artista. Motivo di amarezza anche per Sergio Japino, compagno di lavoro e d’amore di Raffaella, presente ieri alla conferenza in qualità di supervisore del musical. «Mi dispiace che la Rai non abbia omaggiato Raffaella. E non so il perché. Nessuno mi ha mai chiamato». Domani Raffaella avrebbe compiuto 80 anni… «Organizzerò una cena intima con le persone più care nella sua, nella nostra, amata casa dell’Argentario». Sorride Japino alla numerosa stampa spagnola che vorrebbe farlo parlare della sua compagna di tanti anni, ma lui gentilmente si sottrae. Dice solo: «Devo ringraziare Valeria Arzenton, produttrice dello show, per due motivi: il primo è per aver voluto fortemente questo progetto; il secondo perché è stata forse l’unica, dopo la scomparsa di Raffaella, ad aver mantenuto ciò che ha promesso per renderle omaggio. Quando mi ha detto che voleva il debutto mondiale a Madrid ho pensato che questo musical sarebbe stata la più grande Fiesta che si potesse immaginare per celebrare i suoi 80 anni. E adesso, come direbbe Raffaella, basta cazzeggiare, lavoriamo tutti per fare tanto Rumore!».
Valeria Arzenton ha dunque portato avanti questo progetto che in Italia si spera approdi nel 2025-2026. Prima starà in Spagna molto tempo e poi partirà per un lungo tour nei paesi del sud America. «Sono orgoglioso di presentare “Bailo Bailo” – commenta l’ambasciatore Giuseppe Maria Buccino Grimaldi – e di dare il Patrocinio dell’Ambasciata italiana in Spagna per questo musical. Raffaella ha contribuito al cambiamento della storia e del costume». Lo spettacolo è una co-produzione italo-spagnola anche se il cast è quasi tutto spagnolo. Attori, attrici, ballerini: tutti adorano Raffaella e parlano di lei come una artista leggendaria: «Lei ha ispirato Madonna e Lady Gaga, è un’icona di libertà».
La storia del musical racconta di Maria, giovane ballerina che combatte per la libertà all’inizio degli anni Settanta, in una Spagna ancora franchista, rigida e segnata dalla censura. Accanto a lei, amori e amicizie, gioie e tristezze con un finale chiaro: segui i tuoi sogni sempre, combatti per raggiungere la felicità. E colonna sonora, ovviamente, tanti successi di Raffaella, tra cui quello che dà il titolo al musical. La protagonista è l’attrice Lydia Fairen, mentre Natalia Millan, attrice molto famosa in Spagna sia al cinema che in tv, interpreta la sua cara amica.
Commenta la produttrice: «Gli spagnoli ci invidiano Cristoforo Colombo e Raffaella Carrà. Una donna professionale, una grande artista. Mi hanno aiutato Japino e i familiari della Carrà per questo musical (ispirato al film “Explota explota” di Nacho Alvarez, ndr). Ringrazio anche Amadeus che ci ha dato spazio nella serata finale di Sanremo del 2022». Aggiunge Federico Bellomo, regista: «Nel musical c’è l’anima di Raffaella, non la sua storia e questo perché non vogliamo fare una brutta copia di Raffaella, ma onorarla. Per questo musical abbiamo preso tutte le eccellenze di tanti Paesi come la nota coreografa inglese Gillian Bruce». La quale riflette: «Raffa è immortale. Vogliamo portare sul palco i suoi successi, rinnovandoli, così che anche i giovani possano innamorarsi di lei». Al Teatro Capitol sono commossi: «Le stelle ispirano, ma non devono essere imitate, mai». Raffaella sarebbe stata orgogliosa della «sua» Spagna...