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 2023  giugno 16 Venerdì calendario

“SONO BERLUSCONI, OFFRO 50 MILA € PER QUEL QUADRO”. RISPOSTA: “E IO SONO NAPOLEONE”. CLIC – ALESSANDRO ORLANDO, CELEBRE VOLTO DELLE VENDITE NOTTURNE DI ARTE SULLE RETI LOCALI DI TUTTA ITALIA, RACCONTA LE MOLTEPLICI CHIAMATE DEL CAV (“DA ME AVRÀ SPESO INTORNO AI 3 MILIONI DI EURO”): “LA PRIMA VOLTA INIZIALMENTE FU LIQUIDATO. MA UNA COLLABORATRICE, CHE POI SCOPRIMMO ESSERE MARTA FASCINA, DISSE CHE CHIAMAVA DA PARTE DEL PRESIDENTE CHE VOLEVA FARE UN’OFFERTA PER IL QUADRO”. ECCO COME FINI’

E pensare che all’inizio quel cliente particolare non fu preso neanche sul serio. «Era il 2018 se non sbaglio e, come tutte le sere, ero in diretta dalle 21 alle 1. Il programma prevede una specie di asta: espongo i quadri e la gente decide quanto vuole spendere e si dà un tetto».

Il racconto è di Alessandro Orlando, se il suo nome può non suonare familiare sicuramente il suo volto è più che noto: chi non è incappato nelle sue vendite notturne di quadri di ogni tipo e misura che da trent’anni ne hanno fatto un personaggio nelle tv locali di tutta Italia, tanto da essere tra gli ispiratori di un celebre personaggio di Corrado Guzzanti.

Ecco, se durante lo zapping siete rimasti a guardare sappiate che tanti, tantissimi, telefonano e acquistano. E uno di questi era l’ex premier Silvio Berlusconi scomparso lunedì scorso. Orlando continua il racconto di come tutto cominciò: «Quella sera nello spazio principale c’era il quadro di un pittore della bottega del fiammingo Antoon van Dyck. Una madonna con bambino ed eravamo arrivati sui 45 mila euro. A uno dei miei centralinisti arriva la chiamata di un signore che dice “sono Berlusconi, offro 50 mila”. Lui rispose “e io sono Napoleone” e riagganciò». Ma il tele-cliente non si dà per vinto: «Richiamò, il numero era privato e fu liquidato».

«Qualche minuto e chiama un cellulare, una collaboratrice — che poi scoprimmo essere Marta Fascina — disse che effettivamente chiamava da parte del presidente Berlusconi che voleva davvero fare un’offerta per il quadro. In studio iniziarono a fare dei gesti e poi mi dissero fuori inquadratura che forse era davvero lui». Alla fine quel quadro Berlusconi se lo aggiudicò per 62 mila euro. «Richiamammo per i dettagli di consegna e rispose proprio lui disponendo di portare l’opera il lunedì successivo ad Arcore. Con 30 anni di tv e una certa notorietà ancora pensavo a un mezzo scherzo ma alla fine andai. Mi feci annunciare dal servizio di sicurezza al cancello: “Sono Alessandro Orlando della galleria Orlando”. “Prego, si accomodi”. No, non era uno scherzo».

In un salottino l’incontro con Berlusconi: «Mi riempì di complimenti, mi disse che ero il più grande venditore d’Italia. Che mi seguiva da anni». L’acquisto rimase lo sfizio isolato di una notte davanti alla tv? Tutt’altro, spiega Orlando: «A quella seguirono altre 25 visite. Villa San Martino, ma anche villa Germetto negli anni: beh ha comprato 2.500 quadri da me in 2 anni e mezzo». Se il numero impressiona, altrettanto fa la cifra totale pagata da Berlusconi per i suoi acquisti.



«Da me avrà speso intorno ai 3 milioni di euro» dice senza esitare. Da lui, perché pare che gli acquisti tv non si fermassero a quei quadri. Ma il loro rapporto divenne speciale: «È durato più o meno due anni e mezzo, fino al Covid — dice — Quasi tutte le sere si sintonizzava e mi svuotava letteralmente le pareti, con tanto di altri clienti fedeli che si lamentavano. Era un cliente curioso, chiedeva, si fidava anche molto, mi chiedeva consigli».

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