ItaliaOggi, 14 giugno 2023
Usa, arriva il robot agricoltore
Bello non è. Nel senso che sembra un incrocio sfortunato tra un Transformer ed Edward mani di forbice. Però il suo lavoro lo fa. Nei campi, del resto, l’estetica non conta: servono mani forti, spalle robuste e resistenza fisica. Caratteristiche che Titan, il robot agricoltore creato dalla società americana FarmWise, possiede all’ennesima potenza.
Illuminato da luci stroboscopiche sincronizzate, un computer di bordo crea un’immagine digitale di ogni piantina, confrontandola con tutta la vegetazione che potrebbe trovare in un campo di ricchi terreni agricoli della Salinas Valley, a Sud di San Francisco.
In una frazione di secondo c’è una corrispondenza (in questo caso si tratta di broccoli): il computer si concentra sul centro esatto della pianta, creando un grafico della sua posizione. «Significa che ha riconosciuto di che pianta si tratta», ha spiegato Todd Rinkenberger di FarmWise. «Tutto il resto è erbaccia».
Il set circolare di lame metalliche del robot si muove agevolmente, in modo che siano proprio di fronte alla pianta, quindi si apre e si chiude con uno scatto, scavando con precisione nel terreno su ciascun lato della piantina di broccoli, distruggendo le erbacce e lasciando il germoglio intatto e pronto per crescere.
«È stato un bel cambiamento», ha sottolineato Luis Vargas, che ha iniziato la sua attività agricola con squadre di diserbo di 20 persone e ora gestisce una flotta di quattro robot diserbo per Tanimura&Antle, un coltivatore e venditore di verdure fresche in California e Arizona. «Quando entri in un campo super infestante il lavoro è lento, difficile, faticoso. E fa un gran caldo. A queste macchine, invece, non importa nulla del clima».
I robot come Titan sono impostati per risolvere una serie di problemi. Il più grande è ridurre la necessità di massacranti lavori agricoli. Ci sarà ancora bisogno dei lavoratori umani, ma si dedicheranno a far funzionare i robot invece di svolgere pesanti mansioni fisiche. Un po’ quello che avviene nelle catene di montaggio e nelle fabbriche.
Un altro vantaggio dei robot agricoli è che sono più piccoli e leggeri rispetto ai tradizionali trattori di grandi dimensioni. Significa che gli agricoltori possono iniziare presto a lavorare nei campi, quando il terreno è ancora troppo umido per sopportare il peso dei normali veicoli, offrendo ai coltivatori una stagione di crescita più lunga senza preoccuparsi di compattare e danneggiare il suolo. Braccia umane rubate all’agricoltura? Non per programmatori e utilizzatori. E per i lavoratori? I sindacati americani vogliono vederci chiaro. «I robot vengono utilizzati per rendere più sicuro il lavoro agricolo e ridurre il carico sui corpi delle persone oppure è solo un altro strumento per massimizzare i profitti alle spalle dei lavoratori agricoli?», ha detto a UsaToday Antonio De Loera-Brust, direttore delle comunicazioni della sigla sindacale United farm workers of America. «Vogliamo che i lavoratori abbiano voce in capitolo sull’implementazione dei robot».
Negli Stati Uniti, nel frattempo, è iniziata la sperimentazione di macchine che utilizzano telecamere ad alta risoluzione per osservare ogni pianta e darle uno spruzzo di fertilizzante misurato a seconda della salute del vegetale. Qualcuno lo chiama progresso.