Anteprima, 3 maggio 2023
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Biografia di Andrea Augello
Andrea Augello (1961-2023). Politico e saggista italiano. Storico esponente del centrodestra romano. Quattro volte senatore (dal 2008 al 2018, poi di nuovo dal 2022). Nato a Novara, iniziò l’attività politica giovanissimo, militando nel Fronte della gioventù. Già iscritto di Alleanza nazionale e del Popolo della libertà. Già sottosegretario alla Pubblica amministrazione nel quarto governo Berlusconi. Dal 2017 era uno degli esponenti di spicco di Fratelli d’Italia nella Capitale • «Figlio di un ufficiale dei Carabinieri, divenuto “fascista” alla metà degli anni Settanta dopo aver visto suo fratello picchiato a scuola dai comunisti, era un sopravvissuto e ormai assestato galantuomo. Non amava la ribalta pubblica, raramente si faceva intervistare, ancora meno andava in televisione, addirittura possedeva soltanto un telefono degli anni Novanta, senza social media e senza Whatsapp, perché coltivava quella fiducia quasi assoluta nelle facoltà della ragione che in lui si accompagnavano al disprezzo della moderna imbecillità digitale. Non era conosciuto dal grande pubblico dei talk-show e delle risse catodiche, anche se quelle poche volte in tv erano a modo loro memorabili. Ancora adesso su internet si può ritrovare una vecchia registrazione di La7, di una decina di anni fa. Ecco un grillino descamisado che urla frasi incomprensibili. E Augello, con lo sguardo carico d’ironica flemma: “Caro ragazzo, non si urla così al mattino, sia gentile. E si metta una cravatta”. Se una subdola e incurabile malattia non lo avesse condannato a morire anzitempo, all’età di sessantadue anni, oggi quest’uomo che riusciva a rendere dolce persino la cadenza romanesca sarebbe al governo, a Palazzo Chigi, a esercitare quel ruolo di regista, di tessitore, nel quale eccelleva perché era capace di combinare temperato cinismo e fantasia, cultura e velocità di pensiero, indulgenza e spiritosa scioltezza. Tutte qualità che spesso mancano alla classe dirigente che circonda Giorgia Meloni. Andrea Augello era infatti senza dubbio il migliore di quella generazione di sopravvissuti agli anni folli delle spranghe e delle pistolettate» [Merlo, Foglio]. Ieri i funerali, nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli. Durante la cerimonia, Giorgia Meloni ha ricordato l’ironia di Augello, la sua spavalderia. «Era capace di ridere di tutto e far ridere tutti». E poi quel giorno in cui raccontò di essere malato: «Pensavo dovesse dirmi qualcosa di lavoro. Gli dissi: “Dimmi Andrea, ho solo 20 minuti”. Lui mi guarda e senza muovere un muscolo mi dice: “Sto morendo”. Io non riesco a dire niente. E lui: “Dai, Giorgia, non fare così. Pensa a me che devo dirti che devo morire in 20 minuti…”. Andrea era così!”». Ha concluso: «Saremo degni dei sacrifici che quella generazione ha fatto per consentirci di vivere questo tempo». Oltre alla premier, su richiesta dello stesso Augello, è intervenuto l’avversario storico, Goffredo Bettini, del Pd: «Parlo di amicizia e gli amici si appartengono, si attraversano, si fanno palombari dell’animo umano»