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 2023  maggio 11 Giovedì calendario

Biografia di Willie Landels

Willie Landels (1928-2023). Artista e art director. «Eclettico e visionario, la sua vita è stata interamente dedicata al mondo del bello, spaziando come designer e artista dalla creazione di riviste alla progettazione di divani. La sua “visione” è stata quella che ha poi ispirato la creazione di Harper’s Bazaar. Storica figura di spicco dell’agenzia pubblicitaria J. Walter Thompson, dove si occupò tra i primi della direzione artistica di campagne di prodotti di largo consumo, come il sapone Lux e il Campari, prima di essere chiamato a lavorare nel settore editoriale. Nato a Venezia, figlio di un banchiere scozzese, Reynold Landels e di un’italiana, Carla Manfredi, l’artista è cresciuto sul Lago di Como. Nel 1946 studiò per alcuni mesi al Liceo Artistico in Brera a Milano, e dal 1947 al 1948 frequentò il Teatro alla Scala di Milano come allievo scenografo. Nel 1947 allestì una mostra personale di collages surrealisti alla Biblioteca Vinciana di Milano e lavorò anche per l’architetto Gio Ponti. Nel 1950 si trasferì a Londra per dedicarsi alla pubblicità. Nel 1965 divenne direttore artistico della rivista di moda della società Queen, fondata nel 1861 e originariamente intitolata The Queen, che fu acquistata nel 1958 dal dirigente editoriale Sir Jocelyn Stevens, che spostò la sua attenzione sulla generazione più giovane. Nel 1970 i Queen si fusero con Harper’s Bazaar diventando Harper’s & Queen. Landels fu nominato editore e con la sua creatività lasciò un’impronta indelebile sul nuovo titolo. Ha anche lanciato le carriere di Anna Wintour e Sir Nicholas Coleridge. Già nel 1965 aveva progettato, per la sua casa, un divano ready-made in materiale poliuretanico. L’imprenditore Aurelio Zanotta, sempre alla ricerca di idee e forme nuove, lo scoprì e mise il divano in produzione con il nome di Throw Away (letteralmente "da buttare via", in riferimento al costo contenuto e al nuovo materiale di cui era composto). È stato il primo divano nella storia a essere privo di struttura portante e costituito da blocchi incollati tra di loro. Questo primo esperimento fu la base per tutta una serie di sperimentazioni, in perfetto stile Pop che portarono poi alla realizzazione della poltrona in Pvc gonfiabile Blow (1967) e la Sacco, imbottita di polistirolo espanso (1968)» [Damiata, Giornale].