Anteprima, 22 maggio 2023
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Biografia di Martin Amis
Martin Amis (1949-2023). Scrittore, saggista e sceneggiatore britannico. Figlio del prolifico scrittore Kingsley Amis. «Nato a Oxford, romanziere formidabile e discontinuo, polemista fuori dagli schemi, intellettuale nemico dei cliché, con la sua prosa divagante e controllata Martin Amis ha contribuito a ridefinire, negli anni Ottanta e Novanta, la narrativa britannica, influenzando un’intera generazione di scrittori britannici come Zadie Smith e Will Self. Un’amicizia duratura e profonda lo legava a Christopher Hitchens, come lui saggista, critico, mente brillante, spirito polemico e dalla verve anticonformista, “la sola bionda di cui mi sia innamorato”, come lo definì una volta con l’ironia caustica che lo contraddistingueva. Era stata proprio la sua morte, nel 2011, a ispirargli l’ultimo libro, La storia da dentro (sottotitolo Come scrivere) che Einaudi martedì manda in libreria: una sorta di fluviale autobiografia romanzesca in cui, mescolando realtà, memoria, persone vere con nome e cognome, personaggi d’invenzione, riallaccia i fili della sua vita, già raccontata in uno dei libri più amati dai lettori, Esperienza, in cui aveva messo al centro il complesso rapporto con il padre Kingsley, anche lui scrittore […] Inserito dal Time tra i cinquanta intellettuali più influenti dal 1945, Amis è stato un osservatore attento del Novecento e delle sue ferite: “Ho scritto due libri su Hitler e due libri su Stalin, quindi ho già passato circa otto anni in loro compagnia. Ma non c’è modo di sfuggire a quei due, per come la vedo io”, annuncia nel Preludio del nuovo libro. Tra i suoi libri: Il dossier Rachel, Money, London Fields, L’informazione. Con La zona d’interesse, da cui il regista Jonathan Glazer ha tratto un film presentato a Cannes proprio in queste ore, ha raccontato la storia di un ufficiale nazista che si innamora della moglie del comandante del campo di sterminio. Polemista provocatorio nel tempo ha fatto arrabbiare le femministe, ha inveito contro l’islam, ha criticato la rivoluzione sessuale e addirittura s’è scagliato contro la vecchiaia, proponendo una eutanasia di massa per gli over settanta» [CdS]. Morto per un cancro all’esofago, la stessa malattia che ha ucciso il suo caro amico e collega scrittore Christopher Hitchens nel 2011. Lascia la moglie, la scrittrice Isabel Fonseca, e sei figli avuti con tre donne diverse.