Anteprima, 6 aprile 2023
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Biografia di Bobo Gori
Bobo Gori (1946-2023). Calciatore. Attaccante, vinse quattro scudetti (Inter 1965 e 1966, Cagliari 1970, Juventus 1977), la coppa Campioni del 1965 (Inter), la coppa Uefa 1977 (Juve). Con la Nazionale fu nel 1970 vicecampione del mondo (3 presenze in tutto). «Nel rapporto presenze-vittorie è forse primatista mondiale» (Dizionario del calcio italiano) • «Nato a Milano, di origini toscane, veniva da una famiglia benestante e il padre Pietro era il proprietario di un ristorante meneghino covo di interisti, quasi fosse un segno premonitore di quel che sarebbe successo al figlio […] Quando si faceva la storia del nostro calcio, lui c’era. Lo si ricorda centravanti di movimento, abile a creare gli spazi, la spalla perfetta di Rombo di Tuono che quando si accentrava per caricare il sinistro o si lanciava in area per una delle sue acrobazie vedeva Bobo sfilarsi trovando tutta la migliore libertà di scaricare classe e potenza. A Cagliari viene girato insieme a Domenghini, nello scambio che porta Boninsegna in nerazzurro, vivendo inizialmente il trasferimento tra i mugugni come se fosse un declassamento: invece, tra il 69 e il 75, sarà il suo Eldorado per la magia di quella squadra tricolore (c’è la sua firma nella partita che consegna matematicamente lo scudetto con due domeniche d’anticipo: 12 aprile 1970 nel 2-0 contro il Bari è suo il raddoppio a 2’ dalla fine con una botta sotto l’incrocio dopo il vantaggio di Riva) e la chiamata in azzurro, pur se il feeling con Valcareggi non c’è e ci litiga quando in un’amichevole dell’Italia a Cagliari contro la Spagna lo tiene in panchina e Bobo se la prende. Dopo le stagioni sull’isola, di cui l’ultima chiusa con 10 gol suo record personale in A e che gli sono valse anche un posto nella Hall of Fame del club sardo, passa alla Juventus dove nel biennio dal 75 incrocia Parola che l’utilizza spesso e poi un giovane Trap che lo utilizza soprattutto da riserva. Gori chiude la carriera ad alti livelli nel 1978 con un altro anno a Verona, prima dell’ultima tappa vicino casa con il Sant’Angelo Lodigiano che milita in C2 e viene promosso, preferendo dopo il ritiro fare l’opinionista» [Boccucci, Mess].Se n’è andato a 77 anni nel letto della MultiMedica a Sesto San Giovanni dov’era ricoverato da un paio di settimane.