Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  aprile 11 Martedì calendario

Biografia di David Michael Letterman

David Michael Letterman, nato a Indianapolis (Indiana, Stati Uniti) il 12 aprile 1947 (76 anni). Il conduttore superstar della televisione americana. Ironico e dissacratore. «Riconoscibilissimo per i suoi ricci grigi (e oggi per la lunga barba), per i suoi completi oversize dai colori smorti e per le calze rigorosamente bianche, Letterman è diventato un’icona e un punto di riferimento per chiunque ambisca a un tipo di conduzione brillante e fuori dagli schemi. La sua battuta pronta e il suo umorismo tagliente gli hanno anche attirato parecchi problemi, ma difficilmente si resiste per così tanti anni nello showbiz senza un innato talento» [Wired].
Titoli di testa «Quando non ci sarà più David non ci sarà più nessuno di cui avere paura» (Tina Fey)
Vita Figlio di Harry Joseph, un fiorista, e di Dorothy, segretaria della chiesa. Ha due sorelle: Janice e Gretchen. Cresciuto nell’area di Broad Ripple, non lontano dal Motor Speedway di Indianapolis, da bambino ama collezionare modellini di auto. Crescendo, si appassiona all’abilità del padre nel raccontare barzellette e nell’essere sempre al centro dell’attenzione. Durante l’adolescenza, frequenta la Broad Ripple High School e lavora come magazziniere in un supermercato. Vorrebbe iscriversi all’Indiana University, ma i suoi voti non glielo permettono: si accontenta, così, della Ball State University, dove si laurea nel 1969 nel Dipartimento di Radio e Televisione • Scampa alla guerra in Vietnam • Fa il «weatherman» per una televisione locale, in sostanza leggeva le previsioni del tempo. Però lo faceva a modo suo, ad esempio complimentando una tempesta tropicale quando veniva promossa a uragano, e con queste follie aveva attirato l’attenzione di chi fa ridere per mestiere [Paolo Mastrolilli, Sta] • Nel 1971 appare sulla ABC come inviato alla 500 Miglia di Indianapolis. Quattro anni più tardi si trasferisce a Los Angeles, in California, con la speranza di diventare un autore comico. Inizia a esibirsi al The Comedy Store, dove viene notato da Jimmie Walker, che lo chiama per scrivere alcuni dei suoi testi • Nell’estate del 1977 Letterman è un autore fisso del The Starland Vocal Band Show, trasmesso sulla Cbs. Seguono una partecipazione a Peeping Times e un’apparizione nel telefilm Mork & Mindy. E poi The Gong Show, Password Plus, Liar’s Club, The Mike Douglas Show • Poi il migliore di loro, Johnny Carson, lo nota e lo trasforma in ospite quasi fisso del suo spettacolo, quel Tonight Show che è la pietra di paragone con cui si misurano tutti gli altri conduttori [Mastrolilli] • Nel 1980 la Nbc lo premia prima con un show mattutino apprezzato dalla critica ma con pochi ascolti, poi affidandogli uno show, Late Night, che va in onda la sera subito dopo quello di Carson • Quando nel 1992 Carson si ritira, la Nbc sceglie Jay Leno per il Tonight Show. Letterman, offeso, lascia in polemica il network e passa alla Cbs, per condurre il suo Late Show in concorrenza diretta con la trasmissione che pensava gli appartenesse di diritto. Ne è nata una guerra durata vent’anni, fino al primo ritiro di Leno, quando ha ceduto la poltrona a Conan O’Brien, e al secondo, quando ha lasciato sul serio a Jimmy Fallon • Con un solo balzo, David Letterman attraversa il palcoscenico dell’Ed Sullivan Theater, quasi sospinto dalla fanfara della Cbs Orchestra diretta per anni da Paul Shaffer e dal rombo del suo presentatore, Alan Kalter, che annuncia il suo nome: «Daaaaa-vid Le-terrrr-maaaaaaaan» • Nel 1987 Marcello Mastroianni lo mette in imbarazzo parlando di come fosse pulita Los Angeles rispetto a Roma, dove invece c’erano molti escrementi di cane: «Non penso si possa dire merda a quest’ora», risponde un allibito Letterman [SkyTg24] • Crea siparietti esilaranti, segnati da una folgorante scorrettezza politica, che diventarono sin da allora gli elementi caratteristici del suo trionfo: la Top Ten, gli stupid tricks, il lancio delle matite contro le finestre, e una serie di giochi demenziali, come il bombardamento del New Jersey con delle zucche sparate da Manhattan. Sin da quel momento riesce a dare allo spettatore l’impressione che l’intelligenza del suo show consista in una libertà e un disimpegno assoluti, che non contempla alcun tipo di censura o pretesa intellettuale. Conquista immediatamente le principali star di Hollywood, che si mettono in fila per partecipare al Late Show: dopo anni di separazione artistica e matrimoniale, Cher sceglie Letterman per riunificarsi in diretta con Sonny, e dopo di lei cominciano ad intervenire personalità che spaziano dai premi Nobel alle First Lady. Accettano tutti il suo umorismo “camp” e imprevedibile. Alcuni ospiti, come Julia Roberts e Harrison Ford, rivelano insospettate doti comiche, altri tengono fede al proprio personaggio irriverente: Madonna è passata alla storia per un turpiloquio mantenuto lungo tutto il suo intervento (1994), Drew Barrymore ha mostrato il proprio seno come regalo di compleanno per il conduttore (1995), mentre Ellen Barkin, invitata a partecipare ad uno stupid animal trick ha detto «non voglio essere leccata da nessuno con cui non vado dopo a letto». Molti elementi dello spettacolo basano il proprio successo su un carattere iterativo (il rapporto con il musicista Paul Schaffer e con il proprietario del ristorante accanto al teatro) e su una personalizzazione assoluta di ogni evento (la notizia della prossima paternità è stata annunciata in diretta televisiva), che smussa il disincanto con cui Letterman scherza sulla propria madre, sui cinque by-pass che gli sono stati impiantati, e sui suoi pochi insuccessi. Lo spettacolo non si è fermato neanche nei giorni successivi all’undici settembre, quando lo spirito al vetriolo si è incrinato per un attimo di fronte alle lacrime di Dan Rather e l’emozione dello stesso Letterman, che ha abbracciato il suo ospite prima di obbedire al comandamento dello show goes on, che prevedeva come sempre la Top Ten ed i giochi demenziali con gli animali» [Monda, Rep) • Quando si trasferì alla CBS, si parlò molto della sua rivalità con Jay Leno. Un’esagerazione? «No, non credo. Noi abbiamo prevalso per un po’, poi ho perso un po’ la strada. Un bel po’. E a quel punto, non c’era molto che potessi fare. Al pubblico piaceva più lui di me» • «Sospetto che abbia voluto un figlio per incontrare una baby-sitter» (Letterman parlando di Warren Beatty) • Un pazzo scatenato, che spella gli ospiti in studio, al punto che Cher, durante un’intervista, lo ha definito apertamente uno «stronzo». L’irriverenza eletta a sistema, come quando gira per gli studi con Andy Kaufman, interrompe gli spettacoli altrui, e si fa picchiare da un wrestler come Jerry Lawler [Mastrolilli] • «Per molti anni, almeno 30 o 40, sono stato ansioso, ipocondriaco e alcolizzato. Oltre a molte altre cose. So che sembra stupido, ma l’ipocondria mi stava uccidendo. I dottori continuavamo a cacciarmi via: “Dave, non hai niente. Davvero!”. Alla fine ho capito che era solo una manifestazione dell’ansia». Oggi fa terapia regolarmente, la definisce «Una messa a punto emotiva» • «Intervistato dai giornalisti sul suo imminente matrimonio con una donna di quarantadue anni, il regista Roman Polanski ha detto ai giornalisti: “Per come la vedo io, lei equivale a tre quattordicenni”» (Letterman) • Nel 1995 viene chiamato a presentare la 67esima edizione degli Oscar: in questo caso, però, la critica non apprezza la sua performance, sottolineando come il suo stile irriverente abbia minato la tradizionale importanza dell’evento. Secondo molti, sarà anche il fallimento di questa esperienza a causare il parziale declino degli ascolti del Late Show • Si caccia in un mare di guai. Sul piano professionale, con liti storiche tipo quella con Madonna, o quella che per quindici anni lo ha diviso da Oprah Winfrey (litigarono in tv nel 1989 e faranno pace sempre in tv solo nel 2015) • Sul piano degli ascolti Leno lo batte • Nel 2000 un quintuplo bypass fatto d’urgenza: «Avevo paura di non poter più correre: per tutta la vita correre è stato un modo per chiarirmi le idee. Ero preoccupato che qualcuno prendesse il mio posto mentre io mi operavo, e che non mi riprendessero più vedendo quanto era bravo. Durante la convalescenza – mi avevano messo cinque bypass – avevo la paranoia che la mia vita fosse finita. Poi, sei settimane dopo l’operazione, ho fatto cinque miglia di corsa. La verità? Sono un eroe» [Dave Itzkoff, Rep] • «Durante la Maratona di New York mi sono stirato un muscolo. Dopo un’ora circa dall’inizio della corsa, son saltato giù dal divano» (Letterman) • Durante le prime settimane in ospedale, varie repliche del Late Show vengono introdotte da amici del conduttore fra cui Drew Barrymore, Robin Williams, Bonnie Hunt, Megan Mullally, Bill Murray, Julia Roberts, Bruce Willis, Jerry Seinfeld, Steven Seagal, Hillary Clinton, Danny DeVito, Steve Martin e Sarah Jessica Parker. Poi, più avanti, Letterman chiede che alcune celebrità assumano il ruolo di “conduttore ospite” e nuove puntate dello show vengono presentate - fra gli altri - da Bill Cosby, Kathie Lee Gifford, Dana Carvey e Janeane Garofalo • Letterman torna in studio il 21 febbraio 2000 e porta con sé i medici e le infermiere che lo hanno curato: “Queste sono le persone che mi hanno salvato la vita”. In studio, in quella puntata, anche i Foo Fighters che si esibiscono con il brano Everlong: “Il mio gruppo preferito, che suona la mia canzone preferita”, dice Letterman • Commovente il monologo dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, quando il conduttore dice: «Se non ci credevate prima, è facile capire quanto poco possiate esserne convinti adesso. Se non ci credevate prima potete crederci ora. New York City è la migliore città al mondo» [SkyTg24] • «Per tre giorni a settimana, Letterman si sveglia nel suo appartamento a Downtown alle 6 del mattino, guida fino al suo ufficio tra la 53esima e Broadway e torna a dormire. Prima si spostava in un orario più normale, ma ad un certo punto ha deciso che odiava troppo il traffico e preferiva dormire a pezzi piuttosto che passare anche solo 15 minuti in più imbottigliato nell’ora di punta. Quindi ora arriva nella sua suite al dodicesimo piano verso le 6.30, dorme altre tre ore e poi si alza: «Fresco e riposato, pronto per la giornata». Parla con i producer, fa qualche telefonata, rivede i monologhi ma partecipa raramente alle riunioni di redazione e non fa mai le prove. «Il mio contributo oggi è sempre minore» spiega «Di solito entro e dico: “I produttori siete voi, non io. Chiamatemi quando è tutto pronto, cominciamo e poi vediamo: andrà tutto bene oppure no” […]. Alle 14.45 scende al secondo piano, e va in camerino per truccarsi e indossare «il mio piccolo costume», alle 16.25 sale sul palco per un breve scambio di battute con il pubblico (in origine due minuti e mezzo al massimo, adesso se se la sente può arrivare anche a sette o otto), e poi comincia lo show. Quando finisce di registrare torna su per la riunione conclusiva (in cui ora, rispetto ai vecchi tempi, si sentono molte più risate che urla). Se un ospite è venuto a promuovere un film, lo guarda nella sala proiezioni. Alle 20.30 torna a casa, e alle 23 mette a letto suo figlio Harry. Il giovedì mattina porta Harry a scuola, va in studio, registra due puntate: «E poi torno a casa e prendo i cani» (i suoi due Labrador, Sully e Dutch). Sale in macchina, guida fino alla sua casa a Westchester Country, ad un’ora da New York: «E a quel punto comincia il vero divertimento».» [Josh Eels, Rolling Stone] • Alcune delusioni? «Scarlett Johansson non è stata delle più brillanti. S’era presentata vestita da pin up e ha parlato tutto il tempo della neve, di come amava passeggiare, del provincialismo dei francesi. Ma lo sa che andiamo in onda in tutto il mondo? Era priva di presenza scenica». Qualcuno ha mai cambiato il copione? «Se qualcuno tentava di farlo prima di registrare, scattava un vero e proprio braccio di ferro. Abbiamo annullato una puntata con un famoso cantante per questo». Chi? «Non posso dirlo. Ma posso farle un altro esempio: Blake Lively ha voluto conoscere le domande prima. Poi, quando è arrivata in studio, ha iniziato a parlare dei suoi nipotini che l’avevano vista nuda, di una notte passata in un bordello. Tutto improvvisato, per me». Non potevate interrompere? «Certo, ma perché farlo? Se era così che voleva apparire, peggio per lei. Avrebbe fatto audience comunque». C’è molto cinismo verso il mondo dei divi, eppure sono stati l’anima del suo show per oltre trent’anni. «Molti di loro sono solamente ben sponsorizzati, senza avere alcuna reale qualità. Pensi a Justin Bieber: non conosce nemmeno la geografia elementare. È tutto un prodotto della casa discografica! [Francesca Romana Genovivi, Unlibroalvolo.it ] • Qual è stata la puntata più difficile? Forse il monologo dopo l’11 settembre? «Quello è stato un momento complesso, solenne, sì, ma era preparato e io ero giovane. No, il momento più difficile è stato il tributo a Robin Williams. Avevo pensato di non andare in onda, quel lunedì. Ma poi… lui avrebbe voluto così» [Genovivi, cit.] • «Ieri era qui, oggi non c’è. Non abbiamo capito niente e noi che eravamo suoi amici dovevamo capire tutto» (Letterman a proposito di Robin Williams) • C’è il momento in cui Letterman nel 2008, durante un’intervista assolutamente nella norma, cambiando di colpo il tono della conversazione, chiede a Paris Hilton “com’era la prigione?”, alludendo a un arresto dell’ereditiera avvenuto pochi mesi prima e mandandola evidentemente in confusione [SkyTg24] • Roberto Benigni, che nelle sue visite a Letterman fa di tutto: balla, tenta di baciarlo, dice che da piccolo voleva fare il Papa e si dilunga in una serie infinita di “grazie” [SkyTg24] • Tra i suoi ospiti anche Maurizio Costanzo e Raffaella Carrà • «Nel 2011 esce la notizia di una minaccia di morte a Letterman a causa di una battuta fatta dal conduttore sulla morte del leader Ilyas Kashmiri: “Le autorità del Dipartimento di Stato stanno indagando - dice Letterman nella puntata del 22 agosto - Non prendono la cosa alla leggera. Stanno facendo indagini, interrogatori, c’è una pista elettronica, ma lo sanno tutti che è stato Leno”» [SkyTg24] • Nell’aprile del 2014, David annuncia l’intenzione di ritirarsi l’anno successivo, nel 2015: un pezzo di storia della tv americana sta per andare in soffitta: «Mi sono ritirato e non ho rimpianti. Ero felice. Ero soddisfatto, e poi un paio di giorni fa Donald Trump ha dichiarato di volersi candidare alla presidenza... Ho fatto il più grande errore della mia vita, signore e signori». Questo l’addio di David Letterman nel 2015 dopo 6.028 episodi del suo show, 67 nomination agli Emmy e 16 vittorie • «Come ricordo i presidenti Usa? Per esempio attraverso ciò che hanno detto. George Washington è famoso per aver detto “non so dire bugie”, è una sua frase famosa. Abramo Lincoln, che disse “tutti gli uomini sono stati creati uguali”. Il presidente Clinton: “il sesso orale non è adulterio”» (Letterman) • L’ultima puntata del Late Show va in onda il 20 maggio 2015 e viene vista da 13,76 milioni di persone nei soli Stati Uniti: partecipano Alec Baldwin, Barbara Walters, Steve Martin, Jerry Seinfeld, Jim Carrey, Chris Rock, Julia Louis-Dreyfus, Peyton Manning, Tina Fey e, ovviamente, Bill Murray. L’episodio termina con un video che racchiude i momenti più memorabili dello show, mentre i Foo Fighters - di nuovo - suonano Everlong. Appaiono sullo schermo anche George H. W. Bush, Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama, che scherzando dice: «Il nostro incubo nazionale è finalmente finito» • «Vi ricordate Dick Cheney, vicepresidente Usa per otto anni? Ha scritto un libro di memorie sulla sua vita... di ben 1.000 pagine! È un libro straordinario, potete usarlo come gradino per prendere un libro migliore» (Letterman) • Ha un team automobilistico che gareggia nella formula Indy. Gioca a golf. Porta il figlio a pesca • Nel 2016 fa il corrispondente ospite allo show documentaristico sui cambiamenti climatici intitolato Years of Living Dangerously: va in India, dove intervista il primo ministro Narendra Modi e documenta gli sforzi del Paese nell’espandere la propria rete energetica, alimentare l’economia e portare l’elettricità per la prima volta a 300 milioni di cittadini • Torna sullo schermo nel 2018 come protagonista di una miniserie Non c’è bisogno di presentazioni (My Next Guest Needs No Introduction) in sei episodi in onda su Netflix • Nel 2022 ha intervistato il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj in una stazione della metropolitana di Kiev • «Tutti hanno uno scopo nella vita. Forse il vostro è quello di guardare la televisione».
Amori Nel 1969 sposa il suo primo grande amore Michele Cook, il matrimonio però finisce nel 1977. Dopo un flirt con Merrill Markoe ha iniziato poi una relazione con la manager di produzione Regina Lasko alla metà degli anni Ottanta. I due hanno avuto un figlio nel 2003, Harry Joseph Letterman • Nel 1988 Margaret Mary Ray, una donna affetta da schizofrenia, inizia a perseguitarlo. Lo segue ovunque per anni. Farà irruzione nel campo da tennis privato di Letterman, ruberà la sua Porsche con a bordo il figlio di tre anni. Nell’arco di qualche anno Ray farà irruzione per otto volte a casa di Letterman. Lui non la denuncia, si limita a fare battute nel suo show. Spera che lei possa ottenere l’aiuto di cui ha bisogno, ma il finale è tragico: Ray si è tolta la vita nel 1998, a 36 anni, inginocchiata sui binari mentre passava un treno. Letterman esprimerà pubblicamente compassione dopo la sua morte: «Questa è la triste fine di una vita confusa» • David e Regina si sono sposati in Montana il 19 marzo 2009 con una cerimonia privata. Letterman ha annunciato il suo matrimonio in diretta il 23 marzo • Solo qualche mese dopo scoppia lo scandalo. Il 1° ottobre 2009 Letterman annuncia in diretta di essere vittima di un tentativo di estorsione legato alla sua infedeltà. Joe Halderman, un produttore di Cbs News e fidanzato dell’assistente del David Letterman Show Stephanie Birkitt, è arrestato per aver tentato di estorcere 2 milioni da Letterman minacciandolo di rivelare la sua relazione con Birkitt • Birkitt non fu l’unica: «Sì, ho avuto relazioni con alcune delle ragazze del mio programma e mi dispiace per loro che dovranno ammettere di averlo fatto con uno brutto come me». Dopo che la notizia si è sparsa, Letterman si è scusato con sua moglie in diretta: «Lei è stata duramente colpita dal mio comportamento, e quando accade qualcosa di così grave, se ferisci una persona ed è tua responsabilità, allora devi porre rimedio». La coppia si è riconciliata e ora abitano con il loro figlio in un appezzamento di terreno di 108 acri in North Salem, New York [Rampini, Rep].
Titoli di coda «Lo so cosa state pensando: accidenti, Dave Letterman fa ancora sesso?».