Corriere della Sera, 13 giugno 2023
I necrologi del Corriere
L’agenzia di comunicazione Armando Testa ha addirittura comprato una pagina del Corriere: «All’uomo che ha sempre creduto nel valore della comunicazione, e che con grande passione ha reinventato il nostro mestiere. Grazie». C’è anche questo modo, tra i tanti, per ricordare e rendere omaggio a Silvio Berlusconi.
Ma il più tradizionale, di fronte ad un lutto, è quello del necrologio, poche dense righe tra l’amore, l’affetto, l’amicizia, in un impasto di dolore e riconoscenza che dà la misura della perdita.
Sull’edizione di oggi del Corriere della Sera i messaggi di cordoglio sono centinaia (e per ragioni di spazio non è stato possibile pubblicare tutti quelli arrivati). Compaiono i nomi di parenti, amici, compagni di partito, avversari, imprenditori, uomini di spettacolo. In quei necrologi c’è tutto il mondo di Berlusconi.
Il primo è quello dell’ex moglie Carla Elvira Dall’Oglio : «Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e uno straordinario padre per i nostri figli». E poi via, un fiume interminabile di necrologi, a partire da quelli dei suoi più stretti collaboratori in Mediaset e degli amici. Il medico di fiducia, Alberto Zangrillo, scrive: «Presidente, ho sempre voluto darle del lei, solo oggi mi permetto di dirti ciao Silvio».
Giorgio Armani così ricorda Berlusconi: «Imprenditore di raro acume e coraggio, politico di fine intelletto, comunicatore dal fascino assoluto». Flavio Briatore sottolinea che «nessuno ti potrà mai dimenticare». Il regista Luca Guadagnino (con Carlo Antonelli) immagina la scena di una film: «Abbiamo passeggiato tutto il pomeriggio per Milano 2, ripensandoti.- Le villette color mattone, i ponticelli, la vecchia sede di molti uffici tuoi, il lago dei cigni che ogni tanto gettavano per te l’ultimo canto.- Poi, ai margini, i bagliori dei ceri dietro le finestre di case regalate.- E dappertutto, nelle strade vuote, l’eco delle tue risate».
Nei necrologi ci sono tanti spezzoni della vita del leader di Forza Italia. Anna e Stefania Craxi, nel ricordo di Bettino, sottolineano: «Con lui se ne va anche un pezzo della nostra famiglia». L’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini ricorda: «con nostalgia le innumerevoli battaglie sportive nella nostra Milano caratterizzate sempre da rispetto e lealtà». Miti Simonetto, la professionista che ha sempre curato l’immagine di Berlusconi, assicura: «Caro Dottore, la tristezza come l’amore è un sentimento che non si può descrivere. Io continuerò a curare la sua immagine per tutta la vita». Dal mondo dello spettacolo arrivano, tra gli altri, i messaggi di Claudio Bisio, Afef e Gerry Scotti. Dal mondo dei media, ecco i necrologici di Alfonso Signorini, Silvana Giacobini, Monica Mosca e tanti altri che hanno guidato o guidano testate giornalistiche.
Dai necrologi affiorano anche ricordi di un lontanissimo passato. «I ragazzi rossoneri di via Bognetti 9 ricordano con viva riconoscenza il Presidente Silvio Berlusconi senza il quale non avrebbero vissuto l’infanzia calcistica più bella di sempre» (in questo articolo, chi sono i ragazzi di via Bognetti). Un messaggio arriva anche dalla proprietà cinese dei rivali dell’Inter: «Il presidente Steven Zhang e tutta FC Internazionale Milano esprimono il proprio profondo cordoglio per la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi La sua figura ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro Paese. Le sfide tra l’Inter e il suo Milan hanno reso la città di Milano il cuore del calcio mondiale».
C’è anche l’aspetto religioso: «Davide Prosperi e tutto il movimento di Comunione e Liberazione sono vicini ai famigliari, agli amici e a tutti i collaboratori nel lutto per la scomparsa di Silvio Berlusconi protagonista di una fase travagliata della storia italiana e mondiale, nel suo impegno imprenditoriale, politico e istituzionale per la crescita della nostra società ha avuto l’importante merito di favorire l’esprimersi in vari ambiti della tradizione cattolico-popolare. Ha inoltre più volte dimostrato stima e sostenuto opere di bene originate dall’esperienza cristiana, tra le quali anche realtà promosse da membri di Comunione e Liberazione».
Ma su tutti prevalgono i messaggi di chi ha condiviso tratti di strada con Berlusconi. Come la famiglia di Ennio Doris, fondatore di Mediolanum: «Massimo, Sara e Lina Doris piangono l’amico di sempre Silvio e si stringono attorno alla famiglia tutta in questo momento di profondo dolore. Uomo lungimirante, imprenditore innovativo e straordinario, che ha creduto nel grande sogno di Ennio Doris. Il suo ricordo ci accompagnerà per sempre».