il Giornale, 12 giugno 2023
Quanto frutterà il Pantheon a pagamento?
Quasi dieci milioni di visitatori prima della pandemia: precisamente 9.330.835 nel 2019 e, a confermare il trend e la ripartenza, più di sessantamila 60.803 – ingressi durante le aperture straordinarie per le scorse festività natalizie, ossia il 26 dicembre, il primo e il 2 gennaio.Ancora, oltre 58mila nelle due giornate a ingresso gratuito del 2 giugno prevista per la prima volta quest’anno e poi del 4 giugno, in occasione della prima domenica del mese. Monumento più visitato del Paese, tra musei e luoghi di cultura statali, il Pantheon rappresenta un vero patrimonio, non solo di storia.Anzi, un tesoretto. Almeno lo sarà dal primo luglio, quando per visitarlo occorrerà acquistare il biglietto, al prezzo di tre euro, come annunciato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ieri, al forum in masseria a Manduria, in provincia di Taranto, durante l’intervista di Bruno Vespa sul ritocco dei prezzi d’ingresso nei musei.I FONDI«Dal primo luglio finalmente si paga al Pantheon, che è il sito museale più visitato in Italia. Con il ricavato del biglietto probabilmente riusciremo ad alimentare qualche mensa per i poveri, contro il disagio sociale. I fondi sono vincolati al Pantheon, faremo lavori di ristrutturazione e di rigenerazione, cercheremo di aprire anche un’altra parte e allestirla dal punto di vista museale», ha dichiarato il ministro.D’altronde, basta fare una moltiplicazione, per rendersi conto del potenziale economico che l’introduzione del biglietto porta con sé: le entrate, complessivamente, potrebbero essere pari a circa ventotto milioni di euro. Il condizionale è d’obbligo. Bisogna “scontare” qualche gratuità e le riduzioni. In generale, saranno mantenute tutte le gratuità stabilite dal Ministero per i musei statali, inclusa la prima domenica del mese, a partire dalla primissima, che sarà il 2 luglio. Gli under 18 non pagheranno alcun biglietto, come già avviene nei musei.LE RIDUZIONIE non mancheranno riduzioni per i giovani nella fascia 18-25 anni, per i quali l’accesso costerà solo due euro. Saranno esentati dal pagamento anche le categorie protette e i docenti che accompagnano le scolaresche. E l’ingresso rimarrà ovviamente libero per l’esercizio del culto e delle attività religiose, nonché per il personale laico e religioso anche volontario della basilica. Allo stato attuale, il regolamento d’uso, firmato dal Ministero e dal Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon lo scorso marzo, prevede che il ricavato della vendita dei biglietti vada per il settanta per cento in favore del Mic e per il restante trenta per cento alla Diocesi di Roma. A fronte dei ricavi il Ministero si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia. La Diocesi userà i fondi per attività caritative, culturali e per manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel suo territorio.IL TAVOLO TECNICORimane il tema di Roma e dei romani. Per i residenti nella Capitale, l’ingresso sarà gratuito, ma le modalità sono ancora in corso di definizione. Un tavolo tecnico ad hoc si terrà nei prossimi giorni per garantire la gratuità sin dal primo luglio e anche adeguati tempi di comunicazione. I romani comunque sono preparati o almeno dovrebbero. Da tempo si parlava della possibilità di introdurre un biglietto per la visita al Pantheon. E non è difficile capire i perché.Numeri e trend erano chiari. E importanti. Nel 2010 i visitatori erano meno di cinque milioni – per l’esattezza 4.721.200 già l’anno dopo erano saliti a più di sei milioni. Nel 2015 sono diventati oltre sette milioni e l’anno dopo hanno sfiorato gli otto milioni. Poi, i quasi dieci milioni del 2019. E la crescita si è dimostrata, di fatto, “regola”. Eccezionale, ma non un’eccezione. Ora si fa anche risorsa, nel pieno senso del termine. Per l’introduzione del biglietto, «c’è un motivo etico», sottolinea Sangiuliano, «una cosa, se vale, deve essere pagata». E lo sarà.