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 2023  giugno 12 Lunedì calendario

Intervista a Cristina Chiabotto


Quando la incontrano per strada, si sente puntualmente dire: «Ma quanto sei alta!» (1 metro e 84), «Che numero di scarpe porti?» («42… viva i feticisti!») e poi, immancabilmente, «…ma sei anche simpatica!». Come se una bella donna difficilmente potesse esserlo: «Non so come mai, ma si fatica ancora ad associare il fascino e una certa fisicità con l’ironia», conferma Cristina Chiabotto. Eppure lei stessa, domenica scorsa, ha conquistato tutti proprio con la sua verve. Dopo alcuni anni di lontananza dal video, l’ex Miss Italia ha infatti accettato di condurre con il Mago Forest una puntata di GialappaShow, su Tv8, conquistando pubblico e critica.
Com’è stato essere “torchiate” dalla Gialappa’s?
«Mi sono divertita molto. Tra l’altro ho ritrovato il Mago Forest dopo il Festivalbar del 2006, che abbiamo condotto insieme. Nonostante fosse passato parecchio tempo, era come se non ci fossimo mai lasciati. Lui è un professionista strepitoso oltre che una bella persona e, nell’ambiente dello spettacolo, quando trovi colleghi come lui te li tieni stretti! I Gialappi poi sono una garanzia di professionalità».
Su Instagram tutti si chiedevano: “Quando torna in tv la Chiabotto? “. Quindi le domando: quando torna?
«Eh, chissà! Diciamo che questa puntata è stata una sorta di test… sembra sia andata bene».
Nessuna fretta di rientrare in pista?
«Voglio riprendere a fare tv, ma con i miei tempi. Ho iniziato molto presto a lavorare, bruciando anche delle tappe: ora non ho più 19 anni, ma quasi 37. Non mi sento una donna vissuta, ma nemmeno una ragazzina: voglio procedere con calma. Non sento la necessità di esserci per forza, ma allo stesso tempo non mi immagino a stare per sempre a casa: non sarei io».
Come mai è scomparsa, per un po’, dalla tv?
«Sono diventata mamma. Credo che ci siano dei momenti nella vita in cui bisogna fare delle scelte: devi fare quel “giro della curva” per capire cosa capita nella tua vita personale e poi, di conseguenza, viene tutto il resto. Tra l’altro io ho avuto ben due gravidanze – le mie figlie hanno appena 13 mesi di differenza! – per di più in piena pandemia: era impossibile fare tutto!».
Noi donne potremo mai fare a meno dell’aut aut carriera o maternità?
«È un tema sul quale mi batto molto. Io vivo una situazione agevolata, perché la tv ti permette di organizzarti, ma molte donne si trovano davanti a un bivio appena mettono su famiglia. Qualche passo avanti è stato fatto, ma c’è ancora da lottare».
Se potesse scegliere, con che programma vorrebbe riproporsi?
«La comicità è un genere che potrebbe essere nelle mie corde. Sicuramente vorrei uno show leggero, spensierato, dove essere me stessa e regalare messaggi positivi».
C’è chi velocizza il proprio rientro partecipando a un reality: per lei sarebbe un’opzione?
«Non giudico chi, anche solo per ragioni economiche, accetta di partecipare a un reality. Personalmente non mi vedo nelle vesti di concorrente, quindi preferirei non togliere tempo alla mia famiglia e aspettare una proposta più idonea».
Nel frattempo sui social spopola il video dove “sfida” la Francia a colpi di gianduiotti, bonet e bicerin: noi italiani dovremmo difendere di più e meglio la nostra terra?
«Sì. Nel mio piccolo sto cercando di valorizzare la mia Torino: vorrei raccontarla in modo diverso, anche perché è una città dalle tante anime. Mi piace pensarla come una signora molto elegante ma che ha anche un’anima rock. Si può per esempio fare zumba ai murazzi, in mezzo alla gente, come faccio io, o fare un giro all’ex parco Dora».
Mi sa che ha riscosso più successo lei che non la campagna Open to Meraviglia…
«Le istituzioni svolgono un ruolo fondamentale. Noi non possiamo certo paragonarci a un ministero: il nostro contributo si ferma a una foto su Instagram e al racconto di un pezzo di città. Però sono convinta che anche questa goccia nell’oceano faccia la differenza».
Parlando di politica, è soddisfatta del ddl contro la violenza sulle donne?
«Molto. Purtroppo il femminicidio è un tema attualissimo ed è fondamentale che le donne si sentano aiutate e tutelate. La battaglia ora è anche educativa. Alcune tragedie accadono perché ci sono dei problemi, o dei traumi irrisolti, alle spalle: bisogna saperli riconoscere e farsi aiutare. E se qualcuno attorno se ne accorge prima, tanto meglio. Io poi sono a favore, in generale, all’andare in analisi: aiuterebbe tutti. Figurati che, in una ipotetica sliding doors, forse vorrei fare la psicologa».
Ha mai ricevuto avance?
«Sì, ma indirette e mai in termini ricattatori. Credo che mi abbia aiutato molto il mio filtro sabaudo: da buona piemontese, sorrido al mondo ma faccio entrare pochissime persone nel mio privato. Sul lavoro poi sono un robot: molto gentile e carina, ma non permetto di dire o fare…».
È contenta che Miss Italia potrebbe tornare in onda sulla Rai?
«Mi farebbe piacere rivedere in tv Miss Italia! È chiaro che il contesto è molto cambiato: all’epoca, non esistevano i social e c’erano ospiti come Bruce Willis e Sylvester Stallone. Credo quindi che Miss Italia debba fare come Sanremo: reinventarsi, trovando una formula più social e 2. 0». —