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 2023  giugno 12 Lunedì calendario

Chi è Casey, la moglie di Ron DeSantis

Roger Stone, consulente e lobbista conservatore, uomo di Trump, prima di avergli voltato le spalle, ha scomodato persino William Shakespeare per dire la sua sulle primarie repubblicane: nessun dilemma esistenziale, piuttosto il gusto di dare l’etichetta di “Lady Macbeth” a Jill Casey DeSantis, moglie di Ron, 43 anni il 26 giugno, nativa dell’Ohio, laurea in economia a Charleston, cattolica come il marito, giornalista e producer tv. L’appellativo di Stone non è l’unico. Qualcuno l’ha definita perfidamente “Walmart Melania”, per sottolineare che con la signora Trump condivide l’avvenenza, ma in quanto a stile, l’ex modella slovena frequenta le boutique, la reporter di golf, i grandi magazzini più popolari d’America. Non è vero, ma l’iperbole rende. Una resta silente e reclusa nel lusso di Mar-a-Lago, l’altra in jeans e scarpe basse stringe mani fra granai e tavole calde di Iowa e New Hampshire.
Il 13 maggio durante il tour del marito – pochi giorni prima che questi annunciasse la candidatura – Jill Casey ha consegnato ai fan, curiosi di scoprire la chimica che tiene insieme coppia, la sua verità ripetendo una risposta già mandata a memoria per quella e future occasioni. «È il padre che si è occupato dei miei bambini mentre non potevo». E lo stesso ha ripetuto all’evento della senatrice Joni Ernst in Iowa, Roast&Ride, sabato 3 giugno. «Era lì per sorreggermi quando ero a terra e non riuscivo letteralmente a stare alzata, era lì, Ron, a lottare per me quando non avevo le forze per combattere per me stessa». Sono le parole con cui Casey ha ricordato i mesi della lotta contro un tumore al seno, reso pubblico il 4 ottobre del 2021 da cui è uscita vincente il 3 marzo del 2022. Quella lotta e il sacrificio sono diventati impegno per la comunità, tema di sensibilizzazione politica e anche macchina elettorale poiché attorno a Jill Casey i finanziamenti per la ricerca e il sostegno alle famiglie con malati di tumore in Florida sono aumentati.
Nel primo scorcio di campagna elettorale i DeSantis si sono presentati al completo: Ron, Casey e i tre figli. La coppia sprizza freschezza e solidità, vigore e rappresenta decisamente un asset nella campagna elettorale. Il soldato dell’Iraq, studente ad Harvard e Yale tre legislature al Congresso federale e la giornalista capace di farsi un nome dal nulla. E di ironizzare anche sul luogo del matrimonio: Disney World a Orlando, anno 2009. Quattordici anni dopo la galassia Disney è vista come il male da DeSantis perché dipendenti e leadership hanno osato esprimere un’opinione sulla legge che vieta libri e lezioni sul genere nelle elementari. Sul matrimonio a casa del nemico, Ron ha scherzato: «La famiglia di Casey è proprio quella prototipo di Disney, mica potevo deluderla».
Il giornale Politico in un profilo al vetriolo su Casey ne metteva in dubbio la capacità di incidere, sottolineando che forse più che un asset la signora possa diventare un limite. Alcuni esponenti dello staff di DeSantis hanno lamentato che Ron cambiava decisione spesso dopo aver parlato con la moglie. I due non amano avere staff grandi, Ron non si fida, e lei non si fida del fatto di poter essere esclusa. Ron ha una sua agenda chiara e che ha nella guerra culturale contro la visione liberal e woke il fulcro; Casey ne ha una sua e chi li frequenta dice che dietro le quinte la persegue. Cosa distingua le due visioni non è chiaro, ma quel che un esperto repubblicano confida è che “combaceranno fintanto che servirà”.
Don vuole la presidenza, Casey – spifferano i maligni – la vuole ancora più di lui. Lei vorrebbe che Ron dicesse che il suo cognome si pronuncia all’italiana, “Deh-santis”, lui scivola più spesso verso l’inglese “Dee-Santis”. Trump li prende in giro: come fa a essere presidente uno che cambia persino la pronuncia del suo cognome?
Dall’Iowa un operativo repubblicano racconta che Jill Casey, vista l’esperienza che ha nel mondo dei media, potrebbe aiutare Ron a modulare il messaggio contro Trump. Quest’ultimo è uno showman solo al comando che cambia avvocati e spin doctor come i calzini; Casey è scaltra, sa che il marito ha bisogno di veicolare ogni cosa, la posa, il look, il linguaggio. Vander Plaats, notabile conservatore ha incontrato la coppia aspirante presidenziale poco tempo fa e ha confessato a The Hill: «Lui ha bisogno di lei, e Casey si è fatta da sola».
E quanto a Ron serva qualcuno che sappia avere un contatto con la gente, lo dimostra una storia: a un cronista che gli chiedeva lumi su una supposta ritrosia a stare in mezzo alla gente, Ron ha risposto piccato: «Mai sei cieco?», evidenziando che proprio in quel momento stava con i suoi fan. Il video è diventato virale. Come quello di Jill Casey che a stento trattiene le lacrime parlando dell’adorato Ron e della malattia. «Umanizzare il compagno facendo le cose che lui non è in grado di ottenere è quello che spesso fanno le aspiranti first lady» ha detto Debbie Walsh, direttore del Center for American Women in Politics della Rutgers University. Forse Casey più di Ron ha già iniziato a camminare verso da Walmart verso la Casa Bianca. —