il Giornale, 10 giugno 2023
Fedez litiga sui soldi con Luis Sal
Si chiama «Muschio selvaggio», ma si legge mucchio selvaggio. Nel senso della zuffa. Innanzitutto contestualizziamo: «Muschio selvaggio» è il nome del podcast condotto da Fedez – di professione marito della Ferragni, noto anche come rapper e polemista di cause vinte e politicamente correttissime – e Luis Sal, giovane e talentuoso youtuber ma, soprattutto, amico del sopraccitato Federico Lucia. Ma tanto amico: vacanze insieme, lavoro insieme, società insieme, i figli dei Ferragnez che lo chiamano zio, lui che compare in tutte le occasioni social della famiglia più social di tutta Italia e loro due che si smarchettano a vicenda le varie sponsorizzazioni e iniziative che cadono come briciole dalla tavola della regina delle imprenditrici digitali. Tutto a favore di smartphone, ma anche di telecamera: perchè Luis e Fedez, con il loro fortunato format, finiscono pure in Rai a seguito dell’occupazione ferragnesca di Sanremo. Ecco, il format appunto: un’ora di chiacchiere senza filtro con ospiti di ogni genere ed estrazione, che spaziano da Vittorio Feltri ai più giovani creator digitali sconosciuti a chiunque sia nato prima del 2005, passando per Gerry Scotti, Belen, Paolo Maldini, Vladimir Luxuria, Nicola Gratteri e un rapper dal nome Babygang che pochi giorni dopo l’intervista finisce blindato a San Vittore. Da queste colonne – chi ci legge lo sa -, non abbiamo mai avuto parole tenere per Fedez, e non le avremo neanche oggi, ma «Muschio selvaggio» era un esperimento comunicativo molto interessante, un carotaggio umano che nel suo delirio restituiva un’immagine caleidoscopica e veritiera, seppur a tratti un po’ caricaturale, della nostra società. Ma aveva un solo problema: c’era Fedez che, in più di 120 puntate e con altrettanti ospiti, ha cercato incessantemente di intervistare Fedez. Senza rispondersi peraltro nulla di interessante. Poi, qualche mese fa, il giocattolo si rompe e Luis Sal sparisce dal programma. E, a quel punto, rimane solo Fedez che parla con Fedez, a margine di qualche trascurabile e trascurato ospite di passaggio. La scomparsa del sodale e socio diventa subito un giallo da fare invidia a quella di Ettore Majorana, una storia perfetta per rimbalzare e crescere in rete, diventando sempre più grossa passando di smartphone in smartphone e di social in social. Fino a quando, due giorni fa, il cantante decide di fornire la sua versione dei fatti. Ed è uno spettacolo. Roba da prendere i popcorn e mettersi sul divano: una rissa selvaggia a base di società, dipendenti che non capiscono più chi gli paga lo stipendio, avvocati agguerritissimi e famiglie scatenate nella difesa economica dei propri pargoli plurimilionari. Fedez in un noiosissimo video di 15 minuti sputtana il suo ex amico, accusandolo di aver fondato la società e di essere scappato, impedendogli di dare spiegazioni al pubblico fremente. Luis, con un video di 5 efficacissimi minuti, rispedisce le accuse al mittente e accusa il rapper di egocentrismo patologico (Ma va? E lo scopri solo ora?) e di aver messo di mezzo i legali e la madre manager per una mera questione di soldi (Ma va? E lo scopri solo ora? Bis). Poco importa chi abbia ragione dei due, probabilmente lo decideranno le toghe. I giudici dei social hanno già condannato senza appello il signor Ferragni. Rimane il fatto che anche nel mondo digitale, come da tradizione analogica, chi fa troppo il moralizzatore finisce per essere moralizzato. Regola che vale sia per l’uno che per l’altro.