la Repubblica, 9 giugno 2023
Il nuovo potere sfila alla masseria di Vespa
MANDURIA (TA) – Il telo è rosso, l’abbronzatura dorata, l’acqua riflessa dalla roccia di un verde smeraldo. Bruno Vespa esce dalla piscina, si asciuga. Scena iconica, sguardo profetico (in realtà probabilmente già sapeva). «Spero che la Meloni non faccia ritardo, altrimenti la serata si complica». La premier fa di più: annulla l’intervista pubblica delle 19 con cui si apre il Forum nella masseria Li Reni, regno incontrastato del direttore. Arriva all’ora di cena, accompagnata dalla figlia Ginevra. Salta pure la puntata diCinque minuti in cui doveva essere ospite, tutto slitta alle 11 di oggi. E il potere accorso tra i vigneti resta deluso, anche se già a metà pomeriggio si rimedia con panzerotti, focaccia pugliese e un calice di “Bruno di Vespa” e “Rosso di Vespa”, di scontata produzione autoctona.
Niente di nuovo tra le vasche etrusche della masseria, in realtà. La presidente del Consiglio non è nuova a forfait dell’ultimo secondo, inseguendo un’agenda strizzata e sfidando un’attitudine cronica al ritardo. Alle 18 il termometro segna 28 gradi, i delusi si ritrovano tutti accaldati nel cortile, con lo sguardo perso: sono le decine di uomini del dispositivo di sicurezza e i rappresentanti degli sponsor che hanno litigato per partecipare al gran ballo della destra di governo. «Impegni internazionali», sorride Vespa.
Sorride, nulla lo scuote. È ascoltato da Meloni. E sa maneggiare il potere anche avvolto dal telo rosso, dopo un bagno in piscina assieme allo storico autore diPorta a Porta, Maurizio Ricci (uno che ha mosso i primi passi accanto a Ermanno Olmi). «Riunione di lavoro». Progettano l’evento, che durerà quattro giorni.
Arriveranno in Puglia otto ministri: Crosetto e Sangiuliano, Fitto – queste sono le sue terre – Lollobrigida, Pichetto Fratin e Urso, Schillaci e pure Matteo Salvini. Di opposizione solo una spruzzata: verrà soltanto Giuseppe Conte (e il governatore pugliese dem, Michele Emiliano): «Programma sbilanciato? Assolutamente no – risponde Vespa – c’è Conte. Schlein era invitata, ma ha scelto di non venire. E d’altra parte, l’anno scorso era pieno di ministri del governo Draghi e per l’opposizione c’era soltanto Meloni».
La masseria vanta dodici stanze. Quella imperiale è stata riservata alla presidente del Consiglio. Nel salone degli ospiti un dolce odore di albicocca, nel cortile sedie a forma di cactus (il primo istinto è non sedere sulle spine, ma è solo un attimo). Di rosso, oltre al vino del direttore, soltanto quello dei cuscini. Per il resto, mille sfumature di fiori e il lilla della bouganville. Tanti i brand che hanno voglia di sostenere chi sta occupando ogni centimetro del Paese. Quest’anno, raccontano, la coda degli sponsor era talmente lunga che hanno dovuto prevedere una selezione all’ingresso. Alla fine l’hanno spuntata Poste italiane, Bmw, Confagricoltura, Ferrovie, Novartis, Aiscat Servizi, Ance, Banca Ifis, Philip Morris Italia, Ntt Data, Maire, Siram Veolia, mentre a gestire l’organizzazione dell’evento è stata chiamata Comin & Partners. A loro, Vespa ha riservato le altre stanze della masseria. Qualche ministro, invece, si è dovuto accontentare degli alberghi in paese, poi dicono che la politica non soffre i poteri forti.
Si cena nel giardino, cucina uno chef stellato arrivato in trasferta da Pompei. Nel menù ci sono tagliatelle di seppia e mentuccia, risotto con riccio, gamberi e lampone, cornucopia di orata ripiena di scarole, olive, capperi e colatura di alici. Si chiude con una cassatina pugliese, si brinda con il bianco “Donna Augusta 2021” (Augusta è Iannini, magistrata e moglie del giornalista). E con “Zoe”, un Fiano Salento Passito. Zoe è la cagnolina di famiglia.