Corriere della Sera, 9 giugno 2023
È salpata Euribia, la nave green
Per riscaldare le sue cinque piscine da mille bagnanti e un parco acquatico non viene utilizzato neanche un goccio di gas in più: il calore arriva recuperando e convogliando quello prodotto dai suoi giganteschi motori bifuel, alimentati anche a Gas naturale liquefatto (Gnl), per navigare. Tutta l’acqua che serve per cucinare in 10 punti ristoro, capaci di servire oltre 25mila pasti al giorno, o tutta quella sgorgante dai rubinetti di 2.149 cabine che ospitano sino a 6.334 ospiti e 1.700 dipendenti è prelevata dal mare, dissalata e purificata. Alcune porte comuni hanno sensori per aprirle e chiuderle, evitando di lasciarle aperte e sprecare così energia in più per mantenere la temperatura ideale.
Non è un’avveniristica smart city green ma la ventiduesima nave della flotta di Msc Cruises. Ieri nel porto di Copenaghen ha avuto come madrina d’eccezione Sophia Loren che ha battezzato Euribia: la dea che per i greci sfruttava venti, clima e costellazioni per dominare i mari.
«È la più sostenibile di sempre – spiega al Corriere Pierfrancesco Vago, presidente di Msc Cruises e genero dell’armatore di Msc, Gianluigi Aponte – e il viaggio da Saint Nazaire a Copenaghen via Amsterdam è avvenuto per la prima volta per una nave da crociera a emissioni nette zero grazie anche al bioGnl: è la nostra visione futura che ci porterà a navigare a impatto zero entro il 2050».
Vago per averla ha pagato 1,1 miliardi di euro ai francesi di Chantiers de l’Atlantique. «La ammortizzeremo in 30 anni e la difficoltà nella progettazione è stata quella di capire quali saranno le tecnologie e i gusti dei nostri ospiti nel 2053», prosegue. Bisogna capire anche quale sarà l’alimentazione «green» definitiva. «È vero – dice Vago – ma siamo la compagnia leader al mondo nel settore commerciale e terza in quello crocieristico. Abbiamo il dovere di sperimentare tutte le tecnologie futuribili ed è importante che le navi costruite oggi siano pronte ad accogliere i nuovi carburanti sostenibili che si profilano: dalle fuel cell, all’idrogeno o al Gnl che, ora, è il combustibile marino più pulito ed efficiente su larga scala». Ogni attore dovrà fare la sua parte. «Si stima che di bio-Gnl se ne potrebbero produrre 600 milioni di tonnellate l’anno – spiega Michele Francioni, senior vicepresident di Msc Cruises – ma ora si arriva a 30 milioni che sono, subito, acquistate dalle aziende: bisogna produrne di più». In attesa di maggiori disponibilità, gli ingegneri sono riusciti a incidere su ogni aspetto. «Emette fino al 44% di gas serra in meno per passeggero al giorno rispetto alle navi costruite 10 anni fa», conclude Francioni. Per farlo sono tanti gli accorgimenti come un sistema di ottimizzazione costante dell’assetto dello scafo che abbassa consumi ed emissioni. Allo stesso tempo è stato migliorato il comfort dei crocieristi che, nella rotta fra Amsterdam e Copenaghen, non è stato scalfito neanche dal mare forza 4 e da venti sino a 30 nodi. Il relax è garantito da spettacoli diversi ogni sera nel Delphi Theatre da 945 posti, discoteche, 21 bar, palestre, Spa mentre per i bimbi ci sono 7 sette sale diversificate per fasce d’età. Chi vuole più esclusività può scegliere, invece, l’area Yacht club.
Nel mondo c’è voglia di crociere. «Abbiamo il 100% di prenotazioni in più rispetto al 2019: la pandemia è un brutto ricordo» dice Gianni Onorato, ceo di Msc Cruises. «Un risultato più rimarchevole se si considera che in sei mesi abbiamo varato tre nuove navi – conclude Leonardo Massa, managing director Italia di Msc Crociere – aumentando l’offerta di 7.200 cabine. Poi lanceremo il nuovo brand di lusso, Explora, la cui prima nave costruita da Fincantieri, con 461 suite vista mare, sarà varata a luglio».