La Verità, 8 giugno 2023
Come va il mercato mondiale delle moto
Il mercato globale delle due ruote è un’industria fiorente con circa 60 milioni di veicoli immatricolati nel mondo nel 2022, il secondo miglior risultato di sempre, nonostante le difficoltà negli approvvigionamenti e il calo della fiducia dei consumatori. Un comportamento migliore rispetto a quello dell’auto. «È l’Asia il mercato più grande e molti dei maggiori produttori sono, infatti, basati in Giappone e sempre più in India e Cina, che rappresentano i più importanti mercati motociclistici mondiali», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpertscf.
La tecnologia dei veicoli elettrici sta registrando una forte crescita anche nel settore dei motocicli, soprattutto in alcuni mercati come quello cinese (che vale quasi la metà del totale), mentre le vendite al di fuori della Cina rappresentano ancora pochi punti percentuali. A Pechino e dintorni questo mercato vale già 10 milioni di vendite annuali (il 17,5% dell’industria delle due ruote), ma lo scorso anno è diminuito per la caduta del mercato con le politiche zero Covid.
A ogni modo, il leader mondiale resta Honda che vale quasi il 30% del mercato, ma che anno dopo anno sta perdendo quota, mentre al secondo posto compare a sorpresa l’indiana Hero motor, seguita dalla cinese Yadea.
Fra i marchi italiani Piaggio (che detiene i marchi Vespa, Aprilia, Moto Guzzi, Gilera, Derbi) nel 2022 ha realizzato un utile netto di 84,9 milioni di euro, il risultato migliore di sempre, in crescita del 41,4% (60,1 milioni al 31 dicembre del 2021) su un fatturato di 2,1 miliardi di euro. I veicoli venduti nel mondo sono stati 625.000 (+16,7%) nonostante un quadro geopolitico e macroeconomico complesso, con il primo trimestre dell’anno partito molto bene e con ricavi in salita del 20%. Una tendenza positiva per Piaggio confermata anche a maggio sul mercato italiano (che vale il 10% circa del fatturato mondiale) con immatricolazioni in crescita del 12%.
Risultati forti e migliori delle attese che confermano l’ottimo momento per il settore e per l’azienda di Pontedera che in questi anni ha mostrato di essere un marchio del «made in Italy» con forti potenzialità ancora inespresse.
In Europa e in particolare in Svizzera è quotato un altro nome importante delle due ruote, Pierer mobility (con sede centrale in Austria), che è più conosciuto per alcuni marchi controllati come Ktm, Husqvarna motorcycles e Gasgas.
Anche questo produttore ha vissuto il 2022 con il vento in poppa, con vendite in aumento del 19% e un fatturato globale 2,44 miliardi di euro.
Una società che sta invece soffrendo il mercato è Harley-Davidson, nonostante gli utili del primo trimestre siano saliti oltre le attese con un fatturato aumentato del 20%. Le entrate sono cresciute grazie agli aumenti nei prezzi e all’export, ma la domanda di moto è crollata del 17% negli Stati Uniti. E non è molto piaciuto al mercato che la divisione servizi finanziari dell’azienda abbia registrato un calo della crescita del 32%, confermando il timore degli investitori che i consumatori stiano rinunciando a prendere in prestito denaro a causa dei tassi troppo elevati.