Il Messaggero, 6 giugno 2023
Non lvare i panni per non inquinare. La nuova moda dei vip «no wash»
C’è chi partecipa a vere e proprie competizioni, indossando un capo senza lavarlo per un anno, e chi mette i vestiti in lavatrice solo quando strettamente necessario, preferendo al sapone o al detersivo una nottata all’aria fresca. E poi c’è chi acquista marchi appositi, i cui capi sono realizzati in materiali che non richiedono lavaggi frequenti. Sono i seguaci del movimento «no wash», ovvero, «senza lavare», che hanno aderito a questa filosofia per svariati motivi, dalla sostenibilità ambientale, alla riduzione dei costi dell’elettricità, fino alla pigrizia. E tra questi ci sono anche volti noti.LA SCELTALa prima ad ammettere che lavava i suoi indumenti «solo quando strettamente necessario», era stata Stella McCartney, la stilista britannica che ha fatto della difesa dell’ambiente nella moda il suo marchio di fabbrica. «Non mi cambio il reggiseno ogni giorno e non butto qualcosa nella lavatrice solo perché l’ho indossata. Sono una persona molto igienica ma non sono una fan della lavanderia, dell’asciugatrice o di ogni pulizia in generale», aveva detto qualche tempo fa creando non poco scalpore. «Sono cresciuta in una casa dove si lavava tutto dopo un solo uso – ha raccontato invece Harry, una fedele no wash, a BBC Culture – poi ho incontrato mio marito che non lavava quasi mai niente». La svolta è arrivata durante la pandemia, quando hanno iniziato a fare hiking: «Ovviamente, in tenda, non puoi fare la doccia ogni sera o rinfrescare i tuoi vestiti», ha spiegato, aggiungendo che ha scoperto come, scegliendo i giusti materiali, poteva usarli per giorni e sentirsi ugualmente a proprio agio. «Mi sono chiesta, perché non farlo sempre, nella vita di tutti i giorni?». E così, ogni notte appende i capi indossati, li spruzza con aceto o vodka solo sulle ascelle. «Amo appendere, ogni sera, il mio abito in lana, i miei leggings e le mie calze. E la mattina li rimetto».L’AMBIENTEIl brand Wool&, infatti, che produce capi in lana merino, ha puntato tutto sulla difesa dell’ambiente, e sul fatto che i loro articoli possono essere lavati molto meno frequentemente di altri. Il marchio ha lanciato una competizione, chiedendo ai clienti di indossare un capo per cento giorni senza lavarlo. A seconda delle varie ricerche, si legge sul sito della compagnia, le abitudini post acquisto di un capo incidono dal 30% al 70% sulle emissioni di anidride carbonica di quell’oggetto, tra lavaggi e asciugatura. Non solo la lana, si presta a queste abitudini no wash. L’Indigo Invitational, per esempio, è un evento che attira persone da tutto il mondo, accomunate da una singolare abitudine: hanno indossato quel paio di jeans per mesi – qualcuno anche un anno intero – senza lavarlo. Oltre all’etica, in questo caso a motivarli c’è anche l’estetica. «Più a lungo puoi lasciare un nuovo paio di jeans senza lavarli, più bello sarà alla fine. Saranno anche unici per te. Ogni piega sarà stata creata dal tuo modo personale di sederti, camminare, anche in quale tasca hai messo il telefono», si legge sul sito del No wash club. «Si risparmia molta acqua, il che non solo rende i jeans più belli ma li rende ancora più rilevanti per l’impatto che hanno sul pianeta () Il nemico è proprio la lavatrice». D’altronde anche il ceo di Levi’s Chip Bergh aveva dichiarato di non aver mai lavato il paio di jeans 501 Levi’s che indossava in quel momento. E di non averlo fatto nemmeno dopo, per un totale di dieci anni.LE STARTra le celebrity, la moda no wash si estende anche ai propri corpi. Pare che Leonardo DiCaprio, una delle star maggiormente impegnate nella lotta al cambiamento climatico, si faccia la doccia una volta alla settimana e sia contrario all’uso del deodorante. Ashton Kutcher e Mila Kunis hanno ammesso di lavare i loro figli solo «quando vedono che sono sporchi». Brad Pitt, padre di sei figli, «non aveva tempo per farsi la doccia» e quindi bastava una salviettina umidificata, il più delle volte. Charlize Theron, invece, ha raccontato di non aver problemi a rimanere anche una settimana senza farsi una doccia. Un altro sex symbol di Hollywood, Jake Gyllenhaal, ha confidato di trovare la routine del bagno «sempre meno necessaria» perché «ci laviamo naturalmente da soli» e la pelle ne trae giovamento.