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 2023  giugno 04 Domenica calendario

L'ARTE PRENDE QUOTA – NASCE ARTEX MTF, LA PRIMA BORSA REGOLAMENTATA NELLA QUALE LE OPERE D'ARTE SONO VENDUTE COME FOSSERO AZIONI – IL PRIMO QUADRO QUOTATO SARÀ "TRE STUDI PER UN RITRATTO DI GEORGE DYER" DI FRANCIS BACON, PER UN VALORE DI 55 MILIONI, CON QUOTE DA 100 DOLLARI. SEGUIRA’ UN’OPERA DI VAN GOGH – A CURARE LE NEGOZIAZIONI È LA SOCIETÀ DELL'EX SUPERBANCHIERE, YASSIR BENJELLOUN-TOUIMI E DEL PRINCIPE VENCESLAO DEL LIECHTENSTEIN. NEL CDA ANCHE LA NIPOTE DI PICASSO... -

Investire in arte, quella delle grandi collezioni, è roba da ricchi. Pezzi unici, battuti in asta per milioni di euro, contesi finora da una platea di 200-300 fortunati. C'è però un ex superbanchiere di Bnp Paribas, Bank of America e Ubs, Yassir Benjelloun-Touimi, che prova a inaugurare una via pop, democratica, per investire nei grandi capolavori. Insieme col principe Venceslao del Liechtenstein ha fondato Artex.

«Non un fondo, ma una borsa regolamentata», precisa il finanziere. Stiamo parlando di una classe di attività da 3,4 mila miliardi di dollari che al momento genera scambi limitati a 65 miliardi l'anno.

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Con la nuova borsa, nel cui consiglio siede anche Diana Widmaier Picasso, nipote dell'autore di Guernica, si potranno comprare grandi capolavori. Che, suddivisi in azioni dal taglio iniziale da 100 dollari, diventano accessibili a un pubblico ben più vasto.

Nel corso di una presentazione al Victoria and Albert Museum di Londra è stata annunciata la prima operazione: riguarda Francis Bacon e i suoi "Tre studi per un ritratto di George Dyer". Un trittico olio su tela del 1963 battuto all'asta da Chrystie's nel 2017 per 52 milioni di dollari e che ora sarà quotata per un valore che parte da 55 milioni.

A mettere l'opera sul mercato – si parte con 385 mila azioni, pari al 70% – sarà tecnicamente un veicolo di cartolarizzazione, Art Share 002 Sa, società costituita in Lussemburgo. Il pubblico potrà accedere, tramite banche e broker, comprando le azioni da 100 dollari l'una. La trafila è simile a quella di un'offerta pubblica iniziale di una società.

L'operazione, curata da Rothschild, è scattata il 19 maggio con il deposito del prospetto informativo in Lussemburgo. Un mese per il premarketing, poi la cosiddetta fase di bookbuilding, che inizierà il 5 luglio per terminare il 20 del mese. Dal 21 scatteranno le negoziazioni su Artex Mtf, sistema regolato dalle autorità del Liechtenstein nell'ambito della direttiva Ue Mifid II e con cui collaborerà Six Group, che controlla le borse di Zurigo e Madrid.

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 La liquidità? Non sarà un problema «perché avremo dei market maker, almeno due istituzioni finanziarie che la assicureranno per ciascuna opera quotata», afferma a Bloomberg Tv l'ad di Artex, Benjelloun-Touimi. Secondo l'ex banker che ha lavorato con Andrea Orcel ai tempi di Ubs, il momento è ottimale: «La gente cerca alternative a obbligazioni e azioni durante i periodi di inflazione». L'arte come alternativa che, dice, «può preservare il potere d'acquisto dei risparmi».

[…]  L'opera di Bacon è solo la prima di una lunga serie. La prossima quotazione riguarderà un Vincent Van Gogh. L'obiettivo sarebbe di quotare almeno quattro opere quest'anno, per proseguire al ritmo di uno-due capolavori al mese. Artex, poi, lavora per stringere accordi con i grandi musei e rendere così fruibili le opere quotate. E guarda anche all'Italia che, spiegano dal gruppo, «è un mercato con tanti mecenati, anche del mondo dell'impresa e della finanza, che possono essere un target importante per le prossime opere d'arte da quotare».