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 2023  giugno 03 Sabato calendario

I visitors 40 anni dopo

Kenneth Johnson non si dà pace. Celebrato autore di iconiche serie tv come “La donna bionica”, “L’uomo da 6 milioni di dollari” e soprattutto “V-Visitors” – la distopica vicenda di un gruppo di temerari in lotta contro una specie aliena di predatori rettiliani che ha invaso la terra celandosi sotto sembianze umane – riceve ormai da anni mail di complottisti fanatici che gli chiedono come abbia fatto, e con tanto anticipo, “a capire che i rettiliani sono fra noi”. Ringraziandolo per averli” avvertiti”: appunto attraverso la fiction. Lo racconta lui stesso, intervistato in occasione del 40esimo anniversario della saga, aVanity Fair America.
Nata come miniserie in due puntate di 2 ore ciascuna, V(che stava perVictory,vittoria, e solo dopo diventò Visitors) andò infatti in onda la prima volta nel Maggio 1983: scioccando l’America. Pochi, però, compresero che quei fantascientifici lucertoloni vestiti di rosso, coi berretti da baseball e gli occhiali scuri a celare sguardi glaciali, erano, per il suo autore, metafora del fascismo: «L’idea mi venne pensando a come avrebbe reagito l’umanità davanti a una nuova forma di tirannia. E infatti c’è chi collabora, come fecero i francesi di Vichy coi nazisti. Chi tiene la testa bassa. E gli eroi che si ribellano...».
Peccato che dopo 40 anni, un sequel in 19 puntate datato 1984 e un remake realizzato nel 2009, i complottisti si sono appropriati della saga: usandola a bandiera, convinti dell’effettiva esistenza di una società segreta composta da umanoidi rettiliani a governare la Terra. In buona parte, seguaci di QAnon: sì, sostenitori della già folle teoria in circolo dal 2017 (e che ha raggiunto anche l’Italia attraverso la rete no-vax) secondo cui gli Usa sono controllati da una setta di satanisti-pedofili di cui fanno parte pure Barack Obama e Hillary Clinton. Coinvolti, insieme a certe star di Hollywood, in una tratta di bambini da violentare e divorare. Tesi contenuta nel libercolo “QAnon. An Invitation to the Great Awakening” – invito al “grande risveglio” – firmato da un fantomatico “Mister Q”: presunto ex alto papavero dell’amministrazione Trump. Per loro, The Donald è una sorta di messia, in guerra contro il “Deep State”, lo “Stato nello Stato”, per salvare appunto i bambini e assicurare alla giustizia i Clinton e gli Obama. Ebbene: per i più estremisti, insomma, quegli stessi personaggi oltre a essere satanisti, sono pure rettiliani.
Ne era convinto, per dire, Matthew Taylor Coleman, 40enne di Santa Barbara, California, che nel 2021 uccise con un fucile da sub moglie e figli di 2 e 10 anni convinto che “avessero Dna di serpente”. Un caso tutt’altro che isolato. Alla teoria degli uomini-rettile insinuatisi nella società sotto le sembianze della Regina Elisabetta, Barack Obama, e pure del leader dei Rolling Stone, Mick Jagger (nomi non scelti a caso) credeva pure Ashli Babbitt: la donna morta durante l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio. E Anthony Quinn Warner, l’attentatore di Nashville, Tennessee, che il 25 dicembre 2020 ferì con un ordigno tre persone, ossessionato pure dal G5.
Tesi nate da vecchie mitologie radicate nell’antisemitismo europeo, riadattate soprattutto dal complottista britannico David Icke (tra i più famosi sostenitori della “teoria dei rettiliani” e autore di un libro intitolatoIl segreto più nascosto ) e poi rilanciate, più di recente dall’estrema destra americana. Tanto che, lo dice un sondaggio delPublic Religion Research Institute il 15 per cento degli americani è convinto che nel loro
paese sia in atto una sorta diarmagèddon : la lotta fra il bene e il male.
Visitors è diventata solo col tempo una serie di culto: ma, colpì immediatamente l’immaginario degli american,: visto come fu dal 40 per cento degli spettatori di allora. Il sequel girato già l’anno dopo, fu peròsottratto al suo autore, ritenuto troppo ideologico e meticoloso nel lavoro: «Volevano qualcuno che non pensasse troppo e finisse in fretta, anche a costo di avere un prodotto finale incoerente e sporco» racconta. «Firmai la sceneggiatura con uno pseudonimo. E non ne volli mai vedere una sola puntata». Ora, però, ad ormai 80 anni dice di volersi riappropriarsi della sua idea: «Scrissi quella i storia anche per motivi personali: mia mamma era una bigotta che odiava gli afroamericani, mio padre un complottista ante litteram.Volevo liberarmi della loro ombra». E mira a farne un film ripulendo la trama dalle imposizioni dai produttori successivi. E soprattutto dalle ossessioni complottiste che ne hanno falsato il contenuto: «La riflessione originale sui pericoli dell’assolutismo, è oggi più rilevante che mai». D’altronde, spiega, deve molto al romanzo distopico datato 1935 “Qui non è possibile”, del premio Nobel Sinclair Lewis. Il libro ispirato dall’ascesa di Benito Mussolini in Italia e di Adolf Hitler in Germania, nato come monito agli americani sulla vulnerabilità della democrazia che tanto fu evocato all’avvento di Donald Trump, tanto da tornare in classifica nel 2016, dopo la sua vittoria delle presidenziali.
D’altronde nota, un’ultima coincidenza arricchisce la storia della saga. Furono i dirigenti di Nbc a voler alleggerire la trama considerata troppo politica (“Che ne sanno gli americani di fascismo?” gli dissero all’epoca i vertici della rete) spingendolo a virare sulla fantascienza. Ebbene: per un curioso corto circuito della storia Nbc è la stessa che a partire dal 2004 ha prodotto e messo in onda The Apprentice, l’apprendista. Il reality condotto per 14 stagioni proprio da quel Donald Trump idolatrato dai seguaci di QAnon (e che ora aspira a un secondo mandato) rendendolo celebre in tutto il Paese.