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 2023  giugno 03 Sabato calendario

Intervista a Jane Fonda

Per scoprire qualche segreto di longevità, forse, basterebbe chiederlo a lei. Jane Fonda, 85 anni, se le fai notare che è»bellissima» ringrazia con il sorriso di una ragazzina, lo stesso che abbiamo ammirato in Barbarella uno dei suoi film più famosi. Lo stesso che, la sera sul red carpet di Cannes in qualità di ambasciatrice L’Oréal Paris nell’elegante abito nero, strappa applausi e ovazioni.
In tanti si chiedono dove trovi l’energia.
«Spesso mi fanno questa domanda. Ma vi sembra che io abbia più energia di altre persone?
È’ l’immagine che trasmette.
«Beh, sono sana e in salute. Dormo molto, almeno nove ore a notte, ne ho bisogno. E poi mangio bene. Niente cibi spazzatura. Recentemente ho trascorso un paio di mesi in Italia, dove la cucina è strepitosa, e non ho mai rinunciato a pasta e gelato. Non ho preso un etto».
Fa ancora sport?
«No, no: sono lontani quei tempi. Ora cammino molto».
Qualche anno fa aveva confidato che, per tenersi in forma, la sera ballava in casa. Balla ancora?
«Come potrei! Questo ginocchio è finto. Le anche sono finte. La spalla è finta. Metà della schiena è finta».
Non lo dica: è bellissima…
«Ma è la verità. Non ballo, non faccio più sport ma sono davvero contenta di vivere in un’epoca in cui possono sostituirci i pezzi quando iniziamo a romperci».
Compiuti 84 anni aveva detto: «Mi sento giovane». È ancora dello stesso parere?
«Anche se fisicamente non mi sento giovane, lo sono a livello emotivo e mentale. Sì, mi sento giovane».
Come mai ha accettato i capelli grigi?
«Ho avuto fortuna, è un bel colore. Quando si arriva a questa scelta non si può mai sapere a che cosa si andrà incontro: mi sono sempre colorata non potevo immaginare come sarebbero stati. Poi, tre anni fa, mi sono detta: basta voglio lasciarli naturali. Ed è andata bene».
Motivi di salute?
«Ero semplicemente stanca. Ci volevano ore per tingerli, in più era molto oneroso: per chi continuare a farlo?».
Niente a che vedere con il momento difficile che ha appena attraversato? (Sei mesi fa un linfoma non Hodgkin, annunciato con un post)
«Non saprei. Uno dei pregi di diventare vecchi e che c’è una consapevolezza diversa. Migliora con l’età: quando accade qualcosa di davvero brutto, di molto doloroso, uno si può dire: “Ah, è già successo, ci sono già passata,sono sopravvissuta”. L’importante è cercare di capire il ruolo che abbiamo avuto. Chiedersi: cosa ho fatto perché accadesse? Qual è stata la mia responsabilità? Perché così uno impara dalle esperienze negative».
Adesso va tutto bene?
«Molto bene. Nei due mesi in Italia, per girare Book club-il capitolo successivo di Bill Holderman, mi sono ritrovata con le mie amiche, tra cui Diane Keaton e Candice Bergen, ci siamo proprio divertite. Ho lavorato in diversi Paesi ma la vostra è una realtà particolare. Non conosco bene l’attuale situazione politica ma, almeno, da voi l’istruzione è gratuita fino alle superiori, come l’assistenza sanitaria. Inoltre c’è maggiore parità. E quando un Paese riesce ad aver questo, le persone sono diverse, non spigolose ma più accomodanti e gentili. Direi felici».
Attivista e icona: in quale ruolo si sente meglio?
«Entrambi. Non sarei felice se fossi un’attrice e non cercassi di fare la differenza rispetto, ad esempio, al clima. E non sarei felice se fossi solo un’attivista e non recitassi. Mi piacciono entrambi i ruoli».
Come si vede oggi come ambasciatrice di L’Oréal Paris?
«Molto orgogliosa di poterlo essere alla mia età».
La sua beauty routine?
«Oggi (indicando il suo staff) c’è lui che si occupa del make up, lui dei capelli. Ma quando sono a casa da sola, a Los Angeles, faccio l’indispensabile».
Si vede ancora come la bellissima ragazza famosa che sogna di cambiare il mondo?
«Certo, sono ancora io. Oggi l’obiettivo è cambiare il mondo ma non da sola. L’esperienza mi ha portato a capire che da soli non si può nulla. Per questo faccio parte di organizzazioni che lavorano per migliorare. Soprattutto il clima. E la ragazza bellissima? A quella non ci penso mai».
È felice?
«Sì, molto».
Ha raccontato di sentirsi meglio come nonna che come mamma.
«È diverso. Con i nipoti quando ci si stanca si può anche andarsene. Ora ho più tempo per essere una buona nonna. Quando i miei figli erano piccoli lavoravo tanto».
Una domanda indiscreta...
«La chirurgia plastica? Sapevo che stava pensando a questo. Sì, vi sono ricorsa ma non lo rifarei. Non ne vado fiera. Ammiro la mia amica Vanessa Redgrave, mi piace il suo viso più naturale che conserva l’esperienza degli anni. Io non potrò più averlo e mi dispiace».

Qual è il prodotto di bellezza a cui non può rinunciare?
«Il mascara, anche se, avendo la pelle secca, mi coccolo con i trattamenti idratanti».